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L'America sta crollando

Il 1 agosto dello scorso anno un viadotto autostradale subito fuori Minneapolis e' crollato nell'ora di punta coinvolgendo centinaia di mezzi, con morti e feriti. Si e' venuti a sapere poi che il viadotto era stato dichiarato insicuro e pericolante da mesi, ma chi doveva intervenire non lo aveva fatto perche' non c'erano i soldi. Secondo una coraggiosa trasmissione messa in onda da CNN per ricordare questo tragico fatto, sono 600mila i ponti negli Stati Uniti. E di questi uno su quattro e' a rischio.
L'American Society for Civil Engineers ha scritto nel 2006 che ci vorrebbero circa 10 miliardi di dollari ogni anno per almeno venti anni per ripararli. Ma i fondi per la riparazione dei ponti e delle strade si stanno esaurendo. Alcuni di questi fondi vengono dallo Highway Trust Fund, che gli americani pagano ogni volta che fanno benzina. Ma proprio per il crescente costo del carburante, gli americani stanno sempre di piu' utilizzando il car pooling (viaggiare in piu' persone su una sola macchina dividendo le spese), i mezzi pubblici. Il traffico lo scorso mese di maggio e' diminuito del 4% rispetto all'anno scorso.
Il Department of Transportation prevede che le tasse diminuiranno e non potranno garantire i progetti di ristrutturazione. Cosi' molte strade e ponti saranno chiusi al traffico con ulteriore danno per il traffico locale e nazionale.
Campbell Brown, astro nascente tra i reporters della CNN, ha intervistato il governatore della California Arnold Schwarzenegger, il sindaco di New York Bloomberg e il governatore della Pennsylvania Ed Rendell. Tutti hanno riconosciuto la gravita' della situazione, Ma nessuno si e' avventurato sul terreno scivoloso del ritiro immediato delle truppe americane dall'Iraq che costa al contribuente un fiume di danaro al giorno. La politica, come sempre, ha avuto il sopravvento. Ogni stato ha una crisi finanziaria e si trova nell'impossibilita' di affrontare con determinazione il problema.
Ma strade e ponti pericolanti non sono il solo tema che affligge gli americani. CNN ha dimostrato come le strutture di distribuzione dell'energia elettrica siano vecchie di 25-30 anni. Cinque anni fa un blackout mise in crisi New York per giorni. La possibilita' di altri 'outages' e' aumentata, complice anche l'incremento dei consumi determinati dalle apparecchiature Internet, giochi elettronici, etc. E questo, aggiungiamo noi, fa parte della cultura americana secondo la quale la costruzione di infrastrutture non e' considerata un investimento e tanto meno la manutenzione delle stesse. Eppure, per citare un solo esempio, la rete autostradale e' stata fatta dal presidente Eisenhower nel 1954 con grandi vantaggi per tutta la nazione. L'America sta crollando sotto il peso delle sue contraddizioni e meno male che i media riescono ancora a far leva sulla coscienza collettiva, mettendo all'angolo l'inefficienza della classe politica ad ogni livello.

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