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Mario Maraviglia: 'omen nomen', come dicevano i padri romani.


Mario Maraviglia a 17 anni se ne va in Svizzera a lavoare come commis di ristorante all'Hotel Du Rhone di Ginevra. Non è che gli svizzeri fossero particolarmente ospitali nei confronti dei giovani lavoratori stranieri di cui, comunque, avevano un gran bisogno. Mario dopo un anno decide di andare a lavorare in Inghilterra a Oxford sempre come aiuto cameriere. Rientra in Italia per il servizio militare, una parentesi di grande esperienza come la definisce insospettatamente Mario Maraviglia, perchè ha prestato servizio prima come responsabile del magazzino viveri che dispensava tremila pasti al giorno e poi come responsabile di sala qando la Corte Costituzionale si riunì per il Caso Lookeed.
Alla fine del servizio militare Mario prepara nuovamente i bagagli e se ne va Reinbek un paese vicino ad Amburgo in Germania.Unico italiano tra 50mila abitanti impara a servire la birra alla tedesca e nel frattempo impara anche la lingua.
Il più grande rimpianto professionale, dichiara Mario, è quando il famoso Sirio Maccioni, proprietario del Le Cirque di New York, lo vede e lo apprezza al bar del Grand Hotel La Pace di Montecatini. Gli offre di andare con lui a New York e Mario con la morte nel cuore declina perchè innamorato.
Il suo scoramento viene mitigato dalla vittoria del Campionato mondiale junior Barman.
Inizia la sua nuova carriera al ricevimento dei Grandi alberghi.
Nel 2000 Mario Maraviglia decide di scommettere contro se stesso e di ripartire nuovamente da zero. Ristruttura e avvia un hotel boutique, il Palazzo Alexander di Lucca, che è oggi uno dei più apprezzati alberghi della stupenda città toscana, meta di un turismo culturalmente selezionato.
Dal 2005 insieme a due soci, Mario Maraviglia ha ristrutturato e riaperto lo storico bar Stella Polare situato sulla piazza Napoleone di Lucca.

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