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Guidare a Los Angeles

Il sig. Mario Rossi momentaneamente ospite del fratello a Los Angeles era sicuro di se'. Ottimo guidatore nel caotico traffico romano, in grado di ridurre i tempi di percorrenza dall'Olgiata al centro sorico della capitale italiana grazie al suo talento nel fare slalom tra le auto e trovare scorciatoie, pilota affermato di kart, si accinse a guidare il Durango di famiglia nelle autostrade cittadine di Los Angeles. Arrivato ad un incrocio decise che avrebbe girato a destra anche se il semaforo era rosso. Ma gli avevano detto che in America si puo' girare a destra col rosso sempre che il flusso di auto provenienti da sinistra lo consenta e non ci siano cartelli che lo vietano. Ma il sig. Mario Rossi non si era reso conto che sopra la sua testa era acceso un piccolo segnale luminoso con il divieto di svolta a destra. Dietro lo SUV del sig. Mario Rossi si piazzo' un'auto della polizia, ma senza lampeggiante. Il sig. Mario Rossi comprese che avrebbe dovuto fermarsi. Il poliziotto gli contesto' numerose infrazioni. Patente sospesa, obbligo di ripetere l'esame di guida. Il sig. Mario Rossi non credeva ai suoi occhi ed orecchi. Dopo dieci giorni eccoci al giorno dell'esame. Il fratello accompagna il sig. Mario Rossi che non puo' guidare perche' se lo beccano dietro il volante finisce in prigione. Esame orale e tutto va bene.Poi esame di guida. E viene bocciato: non ha guardato sufficientemente a sinistra , davanti e a destra quando si trattava di girare a destra; non conosce i gesti che con la mano bisogna fare fuori del finestrino se non funzionano le frecce per indicare la direzione che si vuol prendere o lo stop del veicolo (e non si tratta di inventare, ma bisogna seguire lo standard gestuale); impressionato dall'esaminatore il sig. Mario Rossi guida a 25 miglia all'ora, troppo piano perche'nel traffico cittadino biosgna stare vicino al limite che e' di 35 miglia all'ora. Bocciato. Ripassi tra dieci giorni e nel frattempo divieto di guida. Il sig. Mario Rossi passo' i peggiori dieci giorni della sua vita alla merce' di parenti ed amici che lo conducevano in giro in macchina. La notte prima del rinnovato esame non riusci' a dormire. Si alzava in continuazione a ripassare gli articoli del codice della circolazione. Il sig. Mario Rossi si fa accompagnare dal padre al DMV di Santa Monica, la sezione della motorizzazione che accettava di rifargli l'esame. Lunga attesa. Arriva l'ufficiale: esame delle luci, frecce, freni. Poi inizia il giro nel traffico mattutino della splendida cittadina in riva all'Oceano. Il sig. Mario Rossi dopo mezz'ora raggiunge il genitore in ansia: "Esame superato, ma per il rotto della cuffia. Questo esaminatore non voleva che guardassi troppo a sinistra e destra prima di girare." Il sig. Mario Rossi rispetta a Los Angeles i segnali, non fa slalom, non cerca scorciatoie e controlla i limiti di velocita'.

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