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La guerra dei drones di Obama


Nella campagna elettorale per le presidenziali del prossimo novembre ha fatto ingresso il tema della "Guerra dei drone" condotta da Presidente Obama. Nei 27 mesi dal suo arrivo alla Casa Bianca Barack Obama ha autorizzato 286 missioni di drone, aerei senza pilota teleguidati da postazioni spesso lontane migliaia di chilometri dagli obiettivi scelti sia per perlustrazione che per attacco missilistico. Nel suo secondo periodo di presidenza George W. Bush ne autorizzo' 48.  In compenso migliaia di soldati americani morivano in Irak e Afghanistan.
L'approccio di Obama e' sostanzialmente diverso. L'utilizzo su larga scala dei drones risponde a due esigenze: la prima e' quella di garantire l'incolumita' delle truppe americane ottenendo il massimo risultato. La seconda e' limitare la voragine delle spese in armamenti che ha dilapidato l'economia americana durante gli otto anni dell'amministrazione Bush.
Barack Obama e' accusato di avere causato la morte di centinaia di civili nelle varie operazioni condotte in Afghanistan, Irak, Pakistan, Somalia e Yemen. Talvolta le autorita' americane hanno riconosciuto che si e' trattato di errori. Spesso i civili sono morti perche' i militanti di Al Qaeda se ne sono fatti scudo.
La 'Guerra dei drones' viene condotta in console da giovani militari che appartengono alla generazione di quelli che sono cresciuti con una play station in mano.
Fondamentale per l'individuazione degli obiettivi e' il lavoro dell'intelligence, messo a rischio dalle soffiate che sono state fatte da ambienti della Casa Bianca ai media e che hanno determinato da parte del Presidente infuriato la creazione di una commissione di inchiesta per scoprire le fonti che hanno messo in pericolo la vita di agenti undercovered e dei loro contatti locali.
Un altro tema dibattuto in America in questi giorni e' l'autorizzazione concessa dalla FAA, Federal Aviation Administration (l'agenzia federale preposta al controllo e regolamentazione del volo sul territorio degli Stati Uniti) che in sostanza permette l'uso dei drones non solo per il controllo della criminalita' ma anche per il traffico (oggi sulle arterie americane intorno alle metropoli il traffico viene monitorato da aerei superleggeri ed elicotteri della polizia). 
Si parla di un'ulteriore limitazione della privacy di ogni individuo, gia' messa pesantemente a rischio dai controlli incrociati sulle carte di credito, Internet, telefoni fissi e cellulari. 
Il termine drone indica un mezzo tecnico teleguidato, il che non significa necessariamente che debba trattarsi solo di aerei di piccole o grandi dimensioni. Alla categoria appartengono elicotteri, macchine per il disinnesco di esplosivi, sottomarini per esplorazione e operazioni complesse.

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