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Bersani e Romney




Dicono che Pierluigi Bersani sia una brava persona. E comunque questa è l’immagine che i suoi PR gli hanno creato addosso. Per sopravvivere in un campo di Agramante come il Partito Democratico bisogna avere una qualità preclara: essere insignificante e non cercare di rompere le scatole ai manovratori occulti. Una brava persona, insomma.

Abbiamo seguito le apparizioni televisive del segretario del PD in differita da Washington. Ogni volta automaticamente ci è venuta in mente la figura di Mitt Romney. Sappiamo che questo accostamento non gli farà piacere ma si tratta di dati di fatto.

Per quanto riguarda il ‘linguaggio del corpo’ (importantissimo quando la competizione è soprattutto in televisione) lo stesso ritmo lento che deve suscitare nello spettatore una sensazione di sicura calma.
Lo stesso sorriso melenso che non riesce mai a trasformarsi in scherno perché altrimenti metterebbe a rischio l’immagine complessiva che gli hanno imposto di ‘padre della patria’.

Lo stesso modo di affrontare i gravi problemi del suo paese con battutine dialettali per titillare le menti meno attrezzate. Come scrive Marco Travaglio del Fatto: “col suo eloquio da bocciofila emiliana, le sue battute alla piadina, le sue metafore allo squacquerone col lambrusco: "Girare la ruota", "mettersi le dita nel naso", "'sto paese qua", "'sta mafia è un dramma", "non puoi tagliare il braccio e il ramo su cui sei seduto", "la politica costa, vedi Clistene e Pericle".”

Non sappiamo perché Matteo Renzi non abbia citato i finanziamenti ricevuti dalla famiglia Riva (quelli dell’ILVA) e destinati personalmente a Bersani. Una sorta di rispetto che forse gli costerà cara. Perché nelle primarie non si può andare giù di fioretto ma, come l’America insegna, i competitori di oggi sono avversari e non compagni di partito.

Mitt Romney ha ricevuto centinaia di milioni di dollari per la sua campagna anche da quell’imprenditore che controlla la maggior parte dei casini, quelli dove si gioca d'azzardo (qualsiasi riferimento all’ UDC è puramente casuale) in tutto il mondo e che sperava insieme ad altri benefattori di potergli presto presentare il conto.

Poi un’altra analogia, tra le tante tra Bersani e Romney: i repubblicani hanno continuato a mettere in atto negli stati nei quali hanno il controllo politico tutti i giochi sporchi di cui sono grandi esperti da decenni per scoraggiare il voto delle minoranze orientate a votare Obama. Si andava dall’intimidazione alle fila in attesa fuori dei seggi, alle leggi che venivano smantellate dai giudici che non erano asserviti al potere politico locale, dal mancato funzionamento delle macchinette elettorali del voto, alla richiesta di foto aggiornate alla settimana precedente la consultazione.

La struttura del PD ha messo in atto una serie di barriere al voto del prossimo ballottaggio che gridano vendetta e sono assimilabili solo alle elezioni farsa che si tenevano nell’Unione Sovietica e nei paesi della sua costellazione imperiale.

Bersani e Romney, quante analogie: brave persone, per carità, dalla lacrima facile, molto tenere, bambolotti nelle mani di burattinai dalla pelle molto dura……
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Bello!
Cosimo
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Io ho votato Renzi, ma voterò Bersani.
Sono sconcertato dalle visioni da guru alla Travaglio, che, in mancanza di Berlusconi, devono prendersela con qualcuno. Renzi non voleva il ballottaggio (che ha voluto Bersani) ed ora vuole cambiare le regole in corsa. In ogni caso state rovinando lo spettacolo per una volta decente di un confronto politico fatto bene. Ma che cosa c'entra Bersani con Romney? Forse che le capacità di un responsabile politico si devono giudicare dall'impostazione della voce e/o dal linguaggio del corpo? Romney è un personaggio di bieca destra col quale il mondo avrebbe corso il rischio di qualche guerra in +  e l'Europa di essere ignorata. Fino a prova contraria sull'onestà di Bersani e di Renzi non c'è assolutamente niente da dire, a quanto pare.
Se uno vuol votare Renzi lo faccia, ma lasci stare la descrizione caricatrurale di un Bersani campagnolo ed imbecille perchè è falsa e non fa bene a nessuno.
Cordiali saluti

Andrea Bassanetti
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Ritengo che Matteo Renzi sia un buon voto comunque poiché ho giurato di non votare più alcun candidato sopra i50 anni. Basta coi vecchi. L'età deve essere la prima discriminante. Poi guardiamo chi non ruba infine anche chi mette meno tasse... Tanto i programmi non li riesce a fare nessuno. Comunque anche se vince Bersani il premier sarà monti bis. Vogliamo scommettere? Luca g 
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Complimenti
Massimo Rosa
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Caro Oscar Bartoli,
la presente per confermare la pubblicazione di un link al tuo sito web su Nove da Firenze, giornale locale on line: www.nove.firenze.it
Buon lavoro e grazie

Nicola Novelli
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Caro Oscar, hai sbagliato paragone  non era Romney ma Obama e Michelle con Prodi e Bersani  che si baciavano teneramente poi sia Obama che Bersani piangono che belli!
Bianchi35
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Caro Oscar,

mi spiace ma questa volta sono davvero in disaccordo con Lei sull'abbinamento Romney/Bersani.
Quest'ultimo non ha mai modificato il suo modo di essere e non si capisce perché dovrebbe farlo ora, magari solo per scimiottare il giovanilismo di Renzi ...
E quanto ai finanziamenti ... guardi che ne ha parlato, se ne è parlato e se ne parla.
Cordialmente
Anna Casati
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Carissimo, 
non sono d’accordo con il tuo ritratto di Bersani.
Anzitutto non sono d’accordo sull’inizio “Dicono che…” Sono certissima che sia una brava persona, Penati o non Penati.
Non sono d’accordo neanche sul fatto che ricordi Romney. Naturalmente non mi sono applicata assiduamente ai duelli televisivi Romney/Obama e quindi ho un’idea piuttosto vaga del comportamento del primo (che – detto in camera caritatis – non mi dispiaceva per niente) ma mi sembra che Bersani (scarpe grosse e cervello fino) non sia questo disastro che descrivi tu. Come ministro dell’industria è stato – è vero – piuttosto mediocre, ma come dice il proverbio “a ognuno l’arte sua e il lupo alle pecore” sarebbe un ottimo presidente di regione, sindaco, presidente di provincia. Come premier mi sembra un po’ scarsino anche perché si porta appiccicato addosso l’odore delle case del popolo e una propensione a strofinarsi a SEL che sicuramente prima o poi lo fotterà (Bertinotti con Prodi docet).
Su una cosa hai ragione: ha modificato lo statuto di queste stramaledette primarie per consentire a Renzi di partecipare ma (e qui sta il cervello fino) lo ha modificato in maniera tale da non consentire a Renzi di vincere.
I soliti salutoni Kathia 
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Caro Oscar, il mio solito grazie e la mia totale adesione circa quanto pensi su Bersani.Un abbraccio e buonanotte. Maurizio.
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