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Scrivono a Matteo



Caro Matteo,
mi viene in mente di proporti una mia, ulteriore osservazione/suggerimento. Io spero, ovviamente, che tu riesca a superare la prova delle primarie. Nel frattempo, in questi prossimi giorni, non usare più il linguaggio del tipo “se non passo, non voglio poltrone, ritorno a fare il Sindaco se i fiorentini lo vorranno”. Su questo punto, lascia trapelare il “NI”. Perché questo mio suggerimento? Perché, a mio modesto avviso, il Partito Democratico ha bisogno di una forte, benefica e autorevole componente cattolica sensibile alle esigenze dei più deboli (in linea con il progetto di Romano Prodi) che tu solo puoi meglio di altri rappresentare, oggi, considerato l’autorevole e sorprendente largo consenso che raccogli a destra e manca e, di certo, nel cuore della maggioranza degl’italiani, e non solo. E ciò nella prospettiva di fare del PD un vero partito europeo, una vera, ampia, sinistra moderna alternativa alla destra in questo momento ancora in  fieri. E ciò, soprattutto, per il bene dell’Italia che è ancora afflitta da una miriade di Partiti e Partitini che sono la vera causa dell’ingovernabilità, come diceva tanti anni fa il dimenticato Giuseppe Maranini (già mio Preside al “Cesare Alfieri” di Firenze )nel suo libro “La Partitocrazia”.
Spero tu legga questo messaggio prima di domenica prossima.
Sincerely.
Savino Chiariello (Firenze)