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Doppio trapianto di braccia ad un soldato


Brendan Marrocco, 26 anni, il 12 aprile del 2009 e' saltato in aria in Iraq mentre guidava il suo mezzo corazzato. Era alla sua prima missione. Ha subito una quadrupla amputazione (gambe e braccia).
Il 18 dicembre e' stato operato al Johns Hopkins Hospital di Baltimora. L'operazione e' durata molte ore data la complessita' dell'intervento. Al momento le condizioni del giovane sono definite buone. Oltre ai farmaci antirigetto gli sono state praticate infusioni derivate dall'nterno delle costole del cadavere del donatore (bone marrow). Questa procedura dovrebbe assicurare una riduzione dei pesanti effetti collaterali che i medicinali antirigetto generano.
A Brendan Marrocco era stata applicata una complessa protesi. Ma i giovani soldati feriti e amputati spesso non vogliono usare queste costose protesi. Il complesso intervento chirurgico e' stato condotto dalla equipe del professore W.P. Andrew Lee che in una intervista ha detto che al momento sono 60 le persone che nel mondo hanno avuto trapianti di braccia. Secondo questo chirurgo la tecnica operatoria adottata sara' intensificata nel giro di pochi anni. Anche se le funzioni delle braccia trapiantate non saranno al 100%, tuttavia il paziente potra' avere un'autonomia di movimenti molto superiore a quella assicurata dalla protesi per quanto sofisticata. Si tratta di ua doppia operazione condotta da tre chirurghi per ogni team. La prima prevede l'asportazione delle braccia dal cadavere del donatore e la seconda l'inserimento nel corpo del ricevente. Prima si connettono le ossa con delle placche metalliche, poi i muscoli e i tendini. Ed infine si cuce la pelle. Quanto ai nervi del donatore (che sono morti) vengono sostituiti dal quelli del ricevente che si attivano un centimetro al mese per volta. Il trattamento del paziente dopo l'operazione e' strettamente controllato per evitare infezioni.

(questo articolo e' stato scritto elaborando informazioni contenute in un servizio del Washington Post)