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Il sindaco di Los Angeles cerca casa e lavoro



Si chiama Antonio Villaraigosa. A luglio scade il suo secondo mandato come sindaco di Los Angeles. Otto anni alla guida della metropoli californiana, punteggiati da successi come l'espansione dei trasporti pubblici in una citta' ossessionata da milioni di automobili. Una citta', Los Angeles che si estende per 80 miglia da un estremo all'altro. Alcune promesse non mantenute. Ma anche gli avversari riconoscono al sindaco Villaraigosa di essere riuscito a limitare la criminalita' organizzata che a LA e' divenuta quasi un motivo di attrazione turistica. Al punto che alcune agenzie organizzano tour nelle aree piu' degradate con contatti con i boss delle diverse gang che oltre a mostrarsi coperti di tatuaggi chiedono mance ai turisti per la loro apparizione.
Antonio Villaraigosa in questi anni non si e' rsiparmiato, ne' come sindaco, lavorando intensamente molte ore al giorno. E neanche come focoso esemplare del macho latino. Il suo matrimonio e' andato in fumo per colpa di una avvenente giornalista di una televisione. Ogni sera a ballare in qualche locale o a seguire concerti rock.
"Dopo il primo luglio dovro' trovarmi una casa, una macchina, un lavoro", dice il sindaco. Sara' dura abituarsi ai ritmi di vita di un normale cittadino, sopportando l'impegno di pagarsi le fatture, il caffe' del mattino oltre agli alimenti per la moglie divorziata.
Antonio Villaraigosa e' stato tra i principali sostenitori di Obama l'anno scorso durante la campagna per la rielezione del Presidente. Sono in molti a scommettere che Barack Obama portera' all'interno della sua amministrazione il focoso sessantenne Antonio Villaraigosa.