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La triste sorte delle donne soldato americane



Il Pentagono ha stabilito che le donne possano andare in prima linea nei teatri di guerra a sparare con i commilitoni maschi.
Questa disposizione che puo' sembrare un riconoscimento delle capacita' psicofisiche di una donna anche in situazioni estreme come quelle di un combattimento ha purtroppo un controaltare. Il numero di donne, veterane di guerra, che sta ingrossando le fila dei senza tetto e' in continuo aumento.
Mentre i reduci diventano homeless a causa della dipendenza dalla droga e dei disturbi mentali, le donne che vanno a dormire sotto i cartoni lo fanno non solo per queste due cause ma anche perche' non riescono a trovare lavoro, non hanno una famiglia nella quale rientrare ed hanno subito un MST ovvero un 'military sexual trauma' durante il servizio essendo state oggetto di violenza da parte di commilitoni o di ufficiali. Si tratta di situazioni che quasi sempre non sono state dichiarate dalle donne-soldato per timore di reazioni superiori. Ma che rimangono come ferite profonde nel loro subconscio.
Sono 141mila i veterani senza casa che nel 2011 hanno passato almeno una notte in un dormitorio pubblico. Di questi il 10% e' rappresentato da donne secondo le elaborazioni fatte dal Department of Housing and Urban Development. Nel 2009 erano il 7.5 per cento e l'aumento e' dovuto al fatto che la presenza femminile e' arrivata al 18% della Army National Guard and the Reserves.  
Molte donne veterane senza casa vivono nelle loro macchine e qualcuna in tenda.
Secondo il New York Times molte hanno subito violenze durante il servizio o pesanti  stalkings.
Un grave problema che si aggiunge a quelli 'tradizionali' dei reduci dall'Iraq e Afghanistan, guerre maledette mai vinte dagli Stati Uniti, che si trovano a fronteggiare i problemi di riadattamento dei veterani ambosessi oltre a quelli di decine di migliaia di giovani feriti nel fisico e nello spirito. Il tutto con un pesante aggravio per la fragile economia americana.