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Garibaldi e i massoni di Catania

Catania, splendida citta' alle falde dell'Etna, e' stata la sede del Convegno Mondiale che ha riunito centinaia di 'fratelli' in rappresentanza delle Logge Garibaldi sparse in ogni continente.
La Loggia Garibaldi locale guidata dal suo Maestro Venerabile, professor Giuseppe Ettore e da Salvo Pulvirenti, grande ufficiale del Grande Oriente d'Italia, ha offerto un'organizzazione giudicata perfetta dai tanti convenuti.
Ma l'aspetto piu' significativo e' stata l'apertura di questa manifestazione ai 'profani' ovvero alla cittadinanza locale.


Il convegno si e' tenuto nei saloni del Palazzo Biscari della famiglia Paterno' Moncada. Presente tra i vari oratori ed esponenti del mondo culturale ed economico nazionale anche Annita Garibaldi pronipote del grande Condottiero.
Il sindaco di Catania ha ricevuto una delegazione che ha posto una corona e targa ricordo al monumento cittadino di Garibaldi.
L'assessore alla cultura ha voluto partecipare all'evento a dimostrazione che nella citta' etnea l'Istituzione piu' antica del mondo viene interpretata oggi come un elemento di unione e di rafforzamento dei modelli ideali verso i quali deve essere ricondotta una societa', come quella italiana, che sta vivendo un momento di forte disorientamento morale oltre che sociale.
Negli interventi sono state sottolineate le grandi similitudini tra George Washington e Giuseppe Garibaldi. Ambedue grandi uomini d'arme che hanno costruito un nuovo stato. Quando la politica ha preso il sopravvento questi due Cincinnatus, come vengono definiti in America, hanno preferito ritirarsi nelle proprie terre.
Si trattava di uomini rinascimentali che, oltre al genio strategico nell'impostazione delle battaglie, univano anche una spiccata sensibilita' nel gestire i loro rapporti con gli uomini piu' influenti del momento per portarli dalla loro parte.
Ne e' testimonianza la famiglia Orlando di Messina che, perseguitata dai Borboni perche' composta da liberali, fu costretta a emigrare dalla Sicilia. Nel loro peregrinare fondarono i cantieri Orlando di Livorno e quello di Quarto dove vennero allestite le navi della spedizione dei Mille dell'armatore Rubattino sulle quali andarono due ufficiali: Paolo e Rosolino Orlando. Negli archivi di questa famiglia, che rappresenta la piu' antica dinastia industriale italiana, si conserva una cambiale di 500 lire firmata da Garibaldi per l'acquisto di fucili.
Nel suo intervento conclusivo Salvo Pulvirenti ha ricordato che, grazie alla guida del Gran Maestro Raffi del Grande Oriente d'Italia, Catania puo' oggi vantare 325 'fratelli' ed il raddoppio delle Logge.