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LA NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI


(By Cristiano Del Riccio)

Il '25 Luglio' del Cavaliere si apre con un prologo al curaro. Martedi'
sera, alla vigilia della Waterloo di Berlusconi, il conduttore Floris mette
perfidamente i due esponenti del PDL Sallusti (direttore de 'Il Giornale' e
compagno della Santanche') e il parlamentare Cicchitto a sedere uno accanto
all'altro nel salotto Tv di Ballaro'.
Lo spettacolo, nella tensione del momento, e' garantito. I due compagni di
partito si sbranano a vicenda, con una foga mai vista prima in un dibattito
TV tra due seguaci dell'Unto del Signore.
- Sei un vigliacco! - accusa Sallusti scatenando tutta la sua bile
(Cicchitto ha appena annunciato che l'indomani votera' per la fiducia al
governo Letta).
- E tu sei un picchiatore di Berlusconi, peggio dei fascisti!
- E tu sei un traditore, che pugnala alle spalle l'uomo che lo ha tolto
dalla strada!
- Stai zitto! Mi sa che porti jella! - incalza Cicchitto (un ex membro
della P2).
- E tu sei uno sporco Piduista - ribatte Sallusti (detto Zio Tibia per la
forma del teschio), sparando l'inevitabile insulto.
Davanti a loro, una deputata del PD tace e sprride. Non ha bisogno di
aprire bocca. I due amici-nemici si stanno dilaniando a vicenda.
Comincia cosi' la notte piu' lunga del Caimano. Che fiuta il disastro e il
tradimento. Nella notte ordina al suo scagnozzo Denis Verdini di fare la
conta dei senatori fedeli e di quelli in odore di Giuda. ''Anche a costo di
svegliare tutto il partito''. Il numero magico e' 20, un numero sufficiente
per dare la maggioranza all'odiato Letta.
Al mattino Verdini consegna al Signore di Arcore un responso incoraggiante:
- Sono soltanto 12 i voltagabbana. Ce la possiamo fare!-
- Secondo i miei conti sono soltanto otto - aggiunge il petulante Brunetta
mettendo ancora piu' fuori pista Berlusconi. In realta' sono gia' ben 23
come riveleranno i fatti. La cifra sbagliata fa tornare la speranza nel
campo dei fedelissimi del Cavaliere. La linea ufficiale, all'alba del
giorno decisivo, continua ad essere il 'NO' alla fiducia.
Berlusconi ordina al suo portaborse Bondi di fare un intervento al Senato,
a nome del PDL, pieno di accuse nei confronti dei traditori.
- Vergognatevi! Ci avete spaccato ma fallirete! Il vostro e' solo un
governicchio! - urla con indignazione, vera o falsa, il povero Bondi giunto
a pochi minuti dalla piu' clamorosa umiliazione mai vissuta da un politico
italiano. Dai banchi del PD rispondono - Basta! Stai zitto! Vergognati tu! -
Il premier Letta, che ha i numeri giusti, presenta al Senato un programma
fatto su misura per catturare gli eventuali incerti del PDL. Cita per due
volte miti liberali (Luigi Einaudi in apertura, Benedetto Croce in
chiusura) nonche' il cantante Gaber. Il super-traditore Alfano, seduto al
suo fianco nel bancone del governo, tiene la testa un po' abbassata.
I cinque ministri prestati dal PDL al governo vivono momenti di tensione.
La bella Lorenzin (sosia di Meg Ryan) ha il volto pallido come un cencio
(e' stata nominata ministro della salute dopo una telefonata bizzara del
Cavaliere: ''Sai fare le punture? Le sai fare! Allora andrai alla salute'').
Il ministro De Girolamo (sposata ad un deputato PD, Boccia, e quindi in
odore perenne di tradimento) piange senza ritegno. Il ministro Lupi, radici
DC, prega intensamente. Il ministro Quagliarello tiene casualmente tra le
dita un foglio con le firme dei 23 traditori. Alfano comunica a Letta,
bisbigliando, il segno del trionfo: il loro governo ha gia' la maggioranza
al Senato. Ma il colpo di scena piu' colossale deve ancora venire. Ma ptima
ci sono le dichiarazioni di voto.
- Bisogna bastonare i traditori! - urla il super voltagabbana Scilipoti, il
cui cognome e' simbolo di opportunismo.
- Il discorso di Letta e' una miserabile montagna di palle! - osserva il
senatore PDL Corsaro.
La senatrice grillina Taverna si caccia due dita in gola, facendo finta di
vomitare, schifata dallo spettacolo in corso al Senato. Un'altra
ex-grillina, la senatrice De Pin, fa sapere che votera' Letta. Scatenando
la rabbia del 5 stelle Castaldi, che si proietta come un missile verso la
malcapitata: ''Non esci di qua! Ti aspettiamo fuori!''. La ex-grillina
scoppia a piangere.
- Queste sono cronache da ospedale neuro-psichiatrico, non da partito
politico! - osserva disgustato il 'traditore' Cicchitto. ''Sei un mezzo
uomo!'' ribatte la pitonessa Santanche'.
Bondi spiega perche' il PDL votera' 'NO' alla fiducia. Il Cavaliere, che ha
gia' deciso invece di votare 'SI'', gli lascia mettere tranquillamente il
piede nella merda politica, facendone carne di cannone. Infatti dopo pochi
secondi e' il Cavaliere a prendere la parola, annunciando la clamorosa
conversione a U: tutto il partitio, e non solo i 23 traditori ufficiali,
voteranno per Letta. Il piu' stupito, nell'aula,sembra essere proprio
Letta, che mormora ad Alfano, con sguardo ancora incredulo: ''E' un
Grande!''.
I due fanno un 'batticinque'.
In un istante l'intero PDL (si puo' udire lo scricchiolio dei freni) cambia
posizione. - Al PD Zanda glielo abbiamo messo in quel posto - osserva con
la solita finezza Alessandra Mussolini. ''Angelino non ha mai avuto le
palle con Berlusconi'', sottolinea la ex-modella di nudo Mara Carfagna.
''Il Cavaliere e' come il crodino, fa impazzire i PD - afferma la pitonessa
Santanche' - Ma li avete visti? Sono basiti, spiazzati! Berlusconi,
prevedo, fara' impazzire il PD''. Ma non riesce a nascondere la sua
delusione per dover votare a sostegno dell'odiato Letta. Si giustifica con
la stessa frase pronunciata dalla bella Contessa di Castiglione, inviata da
Cavour nel lettio del Re di Francia: ''Lo faccio per l'Italia!''.
Letta ha vinto. Ma Berlusconi, incredibilmente, e' convinto di non aver
perso. Il bel Casini stringe la mano del Cavaliere mormorandogli: 'Sei
invecchiato ma non rincoglionito'. E' una buona sintesi.

Nota Bene - Nessun dettaglio di questo articolo e' stato inventato...

(FINE).