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Quando la suburra va al Parlamento





(Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo scritto dal noto giornalista Cristiano Del Riccio)

Dal Vaffa Day a Fort Apache. Le truppe del generale Grillo, dopo l'assalto
vittorioso al tetto di Montecitorio, hanno interrotto per alcune ore il
loro Grande Nulla per scatenare una delle zuffe piu' spettacolari della
storia del Parlamento. Ottenuto dalle piazze d'Italia fumanti di rabbia il
mandato per spedire 'Tutti a Casa' I politici incapaci e ladroni, I Rambo a
Cinque Stelle si sono perduti gia' nella loro Marcia su Roma: arrivati nel
bunker nemico, da scardinare ''come una scatoletta di tonno'', hanno
esaurito l'impeto del loro assalto sul bagnasciuga della Bouvette di
Montecitorio disorientati dall'infido listino prezzi e dal complesso
meccanismo del rimborso scontrini. I guastatori a 5 Stelle non sono stati
aiutati dalla evidente incongruenza della Catena di Comando: la 'doppia
chiavetta' Grillo-Casaleggio riduce a zero il raggio d'azione e di manovra
delle truppe impegnate nella Mission Impossible di stabilire un solido
avamposto sui divani di Montecitorio e Palazzo Madama. Cosi' al secco 'Al
mio segnale scatenate l'Inferno' di Beppe Maximus, I Rambo del Gladiator di
Genova, dopo tanta frustrante inattivita', si sono lasciati prendere un po'
la mano. Il pretesto era risibile: una legge molto oscura su Bankitalia.
L'obiettivo era chiaro: riconquistare la visibilita' perduta. E' stata la
decisione della Presidente della Camera Boldrini di por fine, con la
raramente usata 'ghigliottina', all'ostruzionismo dei Grillini a provocare
scene da Saloon del Far-West. Come uno tsunami umano I giovani Rambo
pentastellati si sono lanciati dall'alto dei loro banchi contro il muro
umano degli interdetti Commessi sbriciolandone subito la fragile
resistenza. La prima testa di ponte, I banchi vuoti del governo assente, e'
stata subito occupata da Grillini che alzavano le braccia al cielo,  si
imbavagliavano la bocca, soffiavano nei fischietti, esibivano cartelli con
scritto 'Corrotti' e 'Giu' le mani da Bankitalia'. I deputati PD
esplodevano dalle loro tribune nel coro "Fascisti!' e intonavano una
stonata 'Bella Ciao'. Quelli dei Figli d'Italia intonavano invece,
giustamente, 'Fratelli d'Italia'. L'ex-ministro La Russa, al settimo cielo,
lanciava monetine di cioccolata mentre il suo collega di partito Fabio
Rampelli si lanciava nel caotico emiciclo sventolando il tricolore e
resistendo con ammirevole tenacia a tutti I tentativi dei Commessi di
strappargli di mano l'amato vessillo. Ma le cose degeneravano tra spintoni,
urla e insulti.  Un grillino si stendeva per terra facendo il morto, un
Commesso paciere veniva morso alla mano da una feroce grillina, la On.
Loredana Lupo si tuffava con veemenza verso la inorridita Boldrini difesa
affannosamente dal deputato-Questore Dambruoso (un omone di due metri). Il
bodyguard, che nella vita fa il magistrato, sferrava una gomitata sulla
faccia della grillina (scena poi mostrata all'infinito e col fermo immagine
da tutti i TG, stile 'era rigore'?). La donna, piangente, perdeva nella
botta anche una lente a contatto. Il costernato deputato (Scelta Civica) ha
poi spiegato che era stato un gesto 'involontario' aggiungendo pero' che
'in una colluttazione non esistono uomini e donne'. Il caos dilagava
ovunque. I lavori della Commissione Giustizia venivano interrotti
dall'assatanato grillino De Rosa che, casco in mano, urlava alle deputate
del PD: ''Siete qui solo perche' siete brave a fare I pompini!''. La frase,
che lasciava basite le deputate PD - finora tale accusa era stata rivolta
solo alle Amazzoni del Cavaliere - aveva il potere di 'sdoganare' sui media
italiani la parola 'pompino' diventando oggetto di intriganti dibattiti. Le
accusate, quasi tutte avvocatesse, facevano subito causa - con una 'querela
orale' (sic) - al gia' pentito De Rosa che cercava invano di rimediare
('Non sono sessista, mi riferivo anche agli uomini'). Il telegenico Ale Di
Battista (il 'Renzi' dei 5Stelle) urlava al timido PD Speranza: 'Burattino,
pagliaccio, fascista, venduto, fai schifo!' e, con occhio fisso alle
telecamere, tono monocorde stile Taxi Driver, sibilava 'non mi mettere le
mani addosso' (una idea che non aveva mai sfiorato Speranza). Aggiungendo,
lo stesso Ale De Niro, la chiusura killer: ''Gli italiani hanno fame e voi
avete tolto loro il pane!''. Intanto dai banchi della Camera l'On. Segoni
si lanciava in gesti osceni (indicando le sue pudenda) da infimo
Cinepanettone mentre la collega Cera sollecitava le grilline Rambo ''a
trovarsi un fidanzato''. Schizzi di fango anche per la Boldrini: sul Web si
diffondeva a ritmo virale una sua foto nuda (genitali in primo piano) di
una recente vacanza al mare. Ma un grillino ammetteva: 'e' un
fotomontaggio'. Il piu' insoddisfatto, al termine dell'epica giornata, era
un raro Grillino dai capelli grigi: ''Avevo detto a tutti: facciamo una
protesta stile Gandhi. Non mi ascoltano mai''. Il piu' felice, manco a
dirlo, era Grillo in persona: ''Questa e' la Nuova Resistenza''. Ma il
Giudizio Finale, come sempre, spetta al 25 per cento degli elettori che
hanno votato per lui.