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Un autentico ristorante italiano a Malibu'

Regola numero uno per il turista  in America e' diffidare dei cosiddetti ristoranti italiani. Si tratta in genere di accrocchi, con in cucina chef salvadoregni che scodellano orride fettuccine Aldredo a mollo in salse disgustose. Senza parlare poi dei locali italiani per famiglie che ti servono una porzione da un chilo di spaghetti supercotti che la gente e' felice di portarsi come avanzi a casa nel doveroso 'doggy bag', una usanza americana che fa storcere il naso agli italiani che mai si permetterebbero di chiedere il servizio nella Penisola.
Ma qualche eccezione esiste, nonostante il film di culto Big Night che narra delle vicissitudini di due connazionali che volevano aprire a New York un vero ristorante italiano.
Da febbraio un nuovo locale a Malibu' chiamato Gravina sta attirando stuoli di clienti che non si limitano a gustare la vera cucina italiana ma scrivono anche apprezzamenti entusiasti sui siti specializzati.
Il proprietario si chiama Pino ed e' uno che si e' fatta una lunga esperienza gestendo locali nell'area.
Affiancato da una moglie graziosa e molto professionale nel gestire le pubbliche relazioni, Gravina ogni sera fa il pieno, famosi artisti di Hollywood compresi ed in aumento.
Chi scrive, animato da un sano scetticismo, ha voluto mettere alla prova lo chef ordinando un branzino, contorno di spinaci. Il pesce era freschissimo cucinato a puntino e 'sezionato' dal capo cameriere Max meglio conosciuto come il 'chirurgo' per l'abilita' nel preparare il pesce al cliente.
Pino e consorte sono di Bari e quando accolgono un cliente italiano lo riempiono di attenzioni come se l'avessero conosciuto da dieci anni.
Accanto al nostro tavolo due stangone molto belle accompagnate da un paio di giovani asiatici. Hanno ordinato a raffica pappardelle al cinghiale, spaghetti allo scoglio, carbonara, ed altri tipi di pasta. Il tutto innaffiato da qualche bottiglia di rosso e bianco di annata. Per finire questa escursione nel mondo dei carboidrati di qualita' si sono rifugiati in megaporzioni di torte ai pinoli.
E sono usciti dal locale felici, consapevoli che a quell'eta' le calorie del ristorante Gravina si bruciano velocemente in altro modo.
Noi ci siamo rituffati nel  nostro ottimo branzino con un po' di tristezza.
Oscar