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New Hampshire, grande voglia di cambiamento su tutti i versanti





Jake Buird throws popcorn and shouts in celebration after seeing Trump up close. (Photo by Jabin Botsford/The Washington Post) 

La scontata supervittoria di Donald Trump nel piccolo stato del New Hampshire e' la conferma che la gente e' stufa del 'politically correct', e preferisce dare il voto a chi parla alla pancia e non alla testa, a chi usa parole e volgarita' analoghe a quelle che si dicono ogni giorno. Si aggiunga che per molti cosiddetti conservatori di destra uno come Trump, che ha costruito la sua fortuna con i Casinos e finanzia con i suoi soldi la campagna elettorale, e' sempre meglio di quelli che invece i soldi li chiedono alla gente comune per programmi fatti solo di parole. Nella costante mischia dei troppi candidati repubblicani Trump ha trovato la chiave giusta per proporsi e imporsi all'attenzione della meta' americana della popolazione che vota a destra e considera i democratici dei comunisti mascherati.

Quanto alla Clinton, anche se tagliera' molte teste del suo staff accusato di non avere trovato giuste tematiche, la sua vittoria che sembrava sicura si fa sempre piu' imprecisata. Vedremo tra qualche giorno in Sud Carolina e Nevada. A marzo saranno 35 gli stati in cui si voteranno le primarie.
Molti ci chiedono per quale ragione uno come il senatore Bernie Sanders abbia potuto a 74 anni suonati (ne dimostra di piu') prendersi la maggioranza dei voti dei giovani sia in Iowa che, soprattutto, nel New Hampshire. 
La risposta e' stata da tempo coniata: Sanders parla di un sogno ad un popolo libertario e di sinistra i cui sogni sono svaniti nel nulla o sono stati infranti. A conferma che la gente vuole avere dei traguardi anche impossibili sui quali puntare. Perche' questa e' la cultura di fondo dell'americano medio, sotto qualsiasi angolazione lo si voglia considerare.
Hyllary sconta alcune gravi improprieta' della sua immagine e del suo bagaglio di esperienza. Presentarsi con al fianco un marito superinvecchiato e con un passato contaminato costituisce per molti una remora antimonarchica (lo stesso Jeb Bush sta pagando un prezzo analogo sull'altro versante).
In piu' l'eccidio dell'ambasciatore americano a Benghasi (11 settembre 2012) con i suoi quattro assistenti CIA, l'incauto uso del suo account personale di posta elettronica per trasmettere messaggi confidenziali quando era segretario di stato, le accuse del suo competitor di avere avuto sempre un occhio di riguardo a Wall Street anche se sono strumentali e mostrano la corda riescono comunque a scalfire l'immagine della candidata.
Hyllary sperava e spera nel sostegno delle donne che non viene certo accreditato dalla popolazione femminile rurale che preferisce uno come Trump che non invoca la riduzione delle armi e ce l'ha a morte con i musulmani.

Conclusione senza conclusione: e' presto per tirare delle valutazioni defintive su chi andra' a rimpiazzare Barack Obama alla Casa Bianca. Ma l'impegno profuso da tutti i candidati che hanno speso cifre da capogiro per accaparrarsi poche migliaia di voti del New Hampshire conferma che questo staterello da sempre costituisce un utile punto di riferimento per le votazioni successive.
Mentre la TV snocciolava le exit polls delle primarie del New Hampshire, due gentili signore, ospiti a casa mia, dichiaratamente democratiche, affermavano all'unissono che vedere solo Hyllary a loro fa venire il mal di stomaco.





Jake Buird throws popcorn and shouts in celebration after seeing Trump up close. (Photo by Jabin Botsford/The Washington Post)