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Una storia di oggi avvenuta molti anni fa.....


 

Ieri

S. era un giovane molto prestante, aveva frequentato la Scuola Nazionale Federale di Equitazione,conosciuto come una promessa nel salto ostacoli, ufficiale di cavalleria, 25 anni.

Contro il parere dei suoi genitori decide di sposare lei, I. coetanea, vedova con una bambina di quattro anni. Il marito era morto perché, nel tentativo di saltare il servizio militare, aveva ingerito una pozione nella quale aveva sciolto una decina di sigari toscani.

Tra i due sboccia una grande passione corroborata da una forte intesa sessuale.

Il matrimonio, come era nelle previsioni, dura poco meno di due anni, il tempo di mettere al mondo un figlio.

La madre di S., nonostante la difficile situazione economica, decide di sobbarcarsi tutte le spese della separazione legale purché il piccolo le sia dato in affidamento.

Passano due anni, ma del bambino e della mamma non si ha notizia.

La nonna E. decide di prendere un treno e andare a Roma. Ha soltanto un vecchio indirizzo dove la sua ex nuora dovrebbe stare con la bambina e il piccolo nipote.

Arrivata a Roma si fa portare da una carrozzella in quella casa situata in un quartiere popolare. Sale tre rampe di scale, si trova davanti una porta tutta graffiata e scortecciata con l'indicazione del cognome della sua ex nuora che poi è il suo cognome.

Suona il campanello; una vecchia apre la porta. La giovane e' fuori casa. Chiede di vedere il bambino. La vecchia la introduce in una stanza. Nel centro un recinto nel quale sta accovacciato un  esserino coperto da una sorta di camiciola, strabico, le gambe arcuate per la mancanza di calcio. Il piccolo è pieno di cacca che si mette anche in bocca.

La nonna afferra una coperta da una poltrona, avvolge il bambino, e, incurante degli strepiti della vecchia, fugge. Arrivata in strada ha la fortuna di vedere un taxi fermo poco più avanti e dice al conducente di andare alla stazione Termini. Arrivata si avvia verso le 'ritirate' e trovato un lavandino lava alla meglio quel bambino.

Si rivolge poi ad un capotreno che trova al vertice di un binario e gli chiede quando sarebbe partito il prossimo treno per Firenze. "Tra un'ora signora, ma deve andare alla cassa per rifare il biglietto."

La nonna con il suo fagottino in braccio si avvia alla biglietteria ed alla fine quando tocca a lei, dopo una lunga coda, paga con le poche lire che le restano.

Il bambino viene allevato dalla nonna e dalle zie, due belle ragazze alle quali veniva attribuito come figlio della colpa ogni volta che lo portavano fuori con il passeggino.

La guerra. Bombardamenti su Firenze. Poi i duelli di artiglieria da una sponda all'altra dell'Arno.

Fame, tanta fame. I tedeschi fanno saltare i ponti di Firenze, meno, per fortuna, il Ponte Vecchio.

Il nonno L. e il padre S. sono in Africa orientale.

Lunga prigionia. Il nonno grande invalido .
S. dopo otto anni di campi concentramento in diversi paesi, distrutto nel fisico e nel morale torna in Italia.

La legge sul divorzio e' approvata in Italia il 1 dicembre del 1970.

I. chiede a S. di acconsentire allo scioglimento del matrimonio per potere regolarizzare la sua situazione con il compagno e le figlie. Si incontrano in un'aula di tribunale a Firenze. Nessuna domanda sul figlio.

Passano i decenni, il ragazzo si è diplomato al liceo Michelangelo, ha cominciato a suonare la chitarra e a cantare con diverse orchestre nei locali di Firenze.

Si laurea in giurisprudenza. Dopo un tentativo mal riuscito di sfondare nel campo della musica leggera, decide di abbandonare quel mondo e si mette alla ricerca di un lavoro.

Esperienze in una ditta che vende ricambi auto, alle Assicurazioni Generali Venezia ed infine in una grande azienda specializzata nella produzione di semilavorati di rame e sue leghe.

Supera il concorso per avvocato.

Scrive come pubblicista su molti giornali.

Si specializza in comunicazione e giornalismo che insegna anche all'universita'

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Oggi

L'ex bambinello, ormai bene in la' con gli anni, riceve un messaggio Facebook da un tale che dichiara di essere suo nipote, figlio di una sua sorella. La madre infatti dopo molte traversie, ha avuto un compagno con il quale ha messo al mondo altre due figlie.

Il tono della e-mail è molto cortese, l'invito è quello di continuare il contatto, oppure di perdonare l'intrusione nella sua sfera personale.

I contatti proseguono animati anche da un paio di collegamenti via Skype perché l'ex bambinello vive ormai in un altro continente.

In occasione di una delle sue numerose visite in Italia, il  nuovo nipote gli organizza un incontro con le sorelle che non ha mai conosciuto. L'ultima sorella è passata a miglior vita un paio di anni prima.

Quindi all'incontro potrà intervenire solo la sorella figlia di primo letto e la seconda, madre del nipote che ha messo in moto tutto il meccanismo di ricongiungimento familiare.

Una sera, con una tramontana che flagella la piazza del Duomo di Frascati, l'appuntamento con le sorelle, figlie e famiglie allargate.

Luogo della rimpatriata la trattoria La Frasca. Grande imbarazzo iniziale, tutti a guardare con intensità quel tale con i capelli bianchi che si aggiunge, solo per l'arco di una cena, alla numerosa famiglia.

Il nome dell'ex bambinello è Oscar.
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Sì potrebbe fare un film...davvero la realtà spesso supera la fantasia.
Loredana (Roma)
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commovente amico mio         un abbraccio  dimitri
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Histoire d'O...
Complimenti.
Bello
Clark (Washington)
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Grazie Oscar!

 se e quando ti farà piacere, parleremo insieme di quanto è giovane, quindi innocente e crudele al tempo stesso, la nostra specie animale
Daniele
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Caro Oscar,
ogni tanto leggo anche le tue , e questa del bambinello valeva proprio la pena di essere letta.
Ci siamo conosciuti un poco da compagni di scuola (ricordi la ginnastica pre-tennistica?) e forse capitera' di ritrovarsi. Uno dei miei figli vive vicino a S.Francisco, ogni tanto vado a trovare lui e la sua bella famiglia; se le compagnie aeree facilitassero le soste intermedie mi fermerei a Washington per rivedere te, Alberto PZ e altri amici, ma comunque spero nel tuo prossimo viaggio in Italia.
Un caro saluto,   Roberto
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Ci lasci in sospeso… e ora?
Vi siete piaciuti? vi rivedrete?
……
Baci,
MLuisa
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Bella e toccante storia. 
Roberta
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Paolo Walter  (Palestrina)
Una storia incredibile per chi l'ha vissuta in prima persona che fa riflettere sul valore della vita e dei rapporti umani dalla quale trarre una lezione fondamentale: non c'è distanza, non c'è lite, non ci sono accadimenti, ne' interessi personali che possano, neanche lontanamente, giustificare il distacco tra un figlio e la sua mamma, ne' dei suoi figli tra loro. Merito a Oscar per la sua grande forza e il suo grande coraggio. 
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Maria Rosaria Petti
6:09pm Mar 14
Caro Oscar ho letto il tuo sorprendente racconto. Veniamo da molto lontano e portiamo sulle spalle storie sconosciute con tutto il carico di dolore abbandoni incontri e passioni improvvise. Il nostro mondo è più grande di quanto si possa immaginare. E penso che la scrittura scaturisca anche da questa ricerca inconsapevole di chi siamo veramente.