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Stupra e sodomizza una ragazza ubriaca. Basta avere i soldi.


Ma si': se ti capita tra le mani una ragazza ubriaca ci puoi ballare insieme per qualche minuto. Poi la trascini fuori dal party dove ti trovi con altri ragazzi del college. La sbatti dietro un bidone dell'immondizia.

 Le strappi gli slip e il reggiseno e la violenti. Tanto e' ubriaca. E poi e' una donna, un essere inferiore. Tu invece sei non solo ricco ma anche un famoso nuotatore dell'Universita' di Standford.

Poi non contento le ficchi dentro la vagina delle pietre, dei pezzi di legno. Con un bastone la sodomizzi. E che ti frega se è piena di sangue e ha perso i sensi ed è diventata floscia come un sacco di patate.

Adesso che ti sei divertito, tirati su i calzoni, datti una spolverata e con la tua aria spavalda di ragazzotto che viene da una famiglia molto importante, torna alla festa e ricomincia a bere. Quanto a quella ragazza che si arrangi. Sei convinto che non ti potra' scordare. E poi cosi' impara a come stare al mondo.

 Questo in sintesi l'antefatto che ha visto in un'aula del tribunale di Palo Alto, California, il rampollo di una delle famiglie più potenti d'America e una ragazza il cui nome non è mai stato conosciuto né pubblicato. I giornali l'hanno chiamata "Emily Doe".

Il nome del ragazzo invece è Brock Allen Turner, una promessa della squadra olimpica americana di nuoto.

Ha avuto inizio un processo che ha visto schierato a fianco dell'imputato un collegio di difesa composto da luminari della scienza legale con parcelle milionarie.

Quando è toccato alla ragazza di parlare e rendersi disponibile alle domande insinuanti degli avvocati del suo aggressore, Emily ha letto un memoriale di 12 pagine, ripercorrendo le sofferenze fisiche e morali alle quali era stata sottoposta. Questa lettera e' stata poi inviata dalla Contea di Santa Clara al Palo Alto Online e al  BuzzFeed News.

Il pubblico ministero di Santa Clara County, Jeff Rosen, ha detto al giornale locale che si e' trattato della testimonianza piu' sconvolgente ascoltata in venti anni di professione.

Il giudice ha condannato il giovane aggressore di Emily alla pena di sei mesi da scontare nel carcere circondariale. Che e' come dire stare a cinque minuti da casa, magari in cella-appartamento riservato e pasti recapitati dal maggiordomo.

Questa sentenza sta facendo scandalo negli Stati Uniti, corroborata oltretutto dalla dichiarazione del giudice che ha detto di avere ridotto drasticamente la pena al giovane aggressore perche'  "...il carcere potrebbe nuocergli psicologicamente."

Molti commentatori sottolineano che in casi simili in cui l'aggressione era sta fatta da un nero o da un latino la pena irrogata non e' mai stata inferiore ai dieci anni di carcere.

Stanford swimmer Brock Turner on his way to court in Palo Alto, Calif., on Thursday (© Dan Honda/Bay Area News Group/AP)



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Precisiamo che siamo nella ultra democratica California e che qui negli USA i giudici sono chiaramente legati alla politica, poiche' di carica elettiva.

Pace e bene

Armando St.
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Che schifo.
Da noi è il buonismo che fa sì che una assassina che uccise madre e fratellino di dieci anni esca dopo 7 anni neanche molto pentita.
Questo fa forse anche più schifo perché le implicazioni classiste e razziste fanno ancora più impressione in una nazione puritana e ossessionata, apparentemente, dalla necessità di presentare una rassicurante legge del taglione come standard nazionale

Clark M.