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I porcelloni della Fox News

 It seems Bill O'Reilly couldn't keep this sexual harassment scandal a ...
Va bene, è la solita storia: cherchez la femme!

Ma nel caso di Bill O’Reilly, il potente, seguitissimo, ammirato, commentatore politico di Fox News i punti interrogativi si sprecano.

Un anno fa a fare le spese delle proprie prodezze sessuali fu Roger Ailes, il super dirigente di Fox News che in 20 anni  è riuscito a rendere questo canale televisivo il più seguito degli Stati Uniti.

Le sue profferte erotico sentimentali fatte a Gretchen Carlson, bionda e fascinosa anchor, alla fine si sono trasformate in una costante ossessione di linciaggio professionale dato che la donna, al contrario evidentemente di molte altre colleghe, non aveva voluto cedere alle lusinghe di questo ciccione in là con gli anni.

Roger Ailes, al culmine della tempesta mediatica nella quale si crogiolavano gli altri canali televisivi di diversa impostazione politica, pesantemente sollecitato dal suo editore, l'australiano Rupert Murdoch, è stato costretto ad "accettare" una consistente liquidazione purché si levasse dalle scatole.

Un precedente di tutto rilievo che metteva all'angolo la radicata cultura machista di Fox News accettata e gestita per decenni.

Ma Bill O’Reilly si sentiva tranquillo nella sua nicchia, intoccabile per gli sponsor pubblicitari che da anni garantiva alla Fox, sicuro per la più volte confermata amicizia con Donald Trump, il quale del resto non aveva fatto mistero di essere sulla stessa linea di comportamento e di giudizio nei confronti del cosiddetto gentil sesso.

Basta ricordare la famosa frase che dedicava agli incontri con eccitate bellezze pronte a tutto: "Grab them by the pussy" che tradotto in italiano suona come "Afferrale per la figa", in sostituzione di una normale stretta di mano.

A far precipitare  la situazione è stato un articolo pubblicato dal New York Times nel quale si riferiva che Fox o lo stesso Bill O’Reilly , oppure ambedue, avevano pagato 13 milioni di dollari per tacitare cinque collaboratrici del commentatore televisivo che altrimenti lo avrebbero inchiodato alle sue responsabilità mettendo in evidenza il suo comportamento maniacale.

Rupert Murdoch, pressato dai figli che ormai gestiscono in prima persona l'impero editoriale, è stato costretto a licenziare anche questa star della televisione conservatrice.  Ma già si parla di decine di milioni di dollari che dovranno consolare Bill O’Reilly.

Quello che stupisce in queste due vicende di erotismo da andropausa è la psicopatia da cui sono affetti personaggi famosi i quali credono che sia loro permesso e  concesso di fare, dire, proporre qualsiasi cosa.

Si tratta forse di un inconveniente paranoico dovuto ad un uso scriteriato del Viagra o del Cialis.

Ma se uno pensa all'accanimento retorico usato da Bill O’Reilly ad esempio, nei confronti dell'ex presidente Obama, viene spontaneo pensare che questi campioni del conservatorismo d'accatto sono in realtà delle figure sgradevoli, corrotte, convinte di essere dei semi dei.

Queste due storie sono inoltre un segnale per tante donne che negli ambienti di lavoro o in famiglia hanno sempre vissuto convinte che il loro ruolo dovesse essere quello di tacere, accettare, non reagire.

Riusciranno tante altre donne a trovare la forza e la convinzione di queste americane, di gettare il cuore al di là dell'ostacolo, sapendo bene che questa volontà di indipendenza etico morale avrà sicuramente un prezzo da pagare?

Oscar