Gentile Signor Presidente:
Il 17 marzo mi trovavo in Italia e stavo guidando sotto una pioggia battente sulla Autosole da Firenze a Roma. Ho seguito la Sua allocuzione di fronte alle Camere riunite.A causa di inconvenienti tecnici nella ricezione su Radio 1 mi sono trasferito su Radio 24 dove il segnale era corretto. Il Suo intervento e' andato bene al di la' della consuetudine formale. Grazie alla vigoria della Sua interpretazione, le nobili considerazioni da Lei fatte e l'appello alla volonta' di ciascheduno per ridare energia collettiva ad una Nazione da troppo tempo immiserita moralmente e piegata in una stagnazione che confligge con i talenti, la fantasia, l'immaginazione del Popolo Italiano, mi hanno profondamente colpito. E ridato speranza. Grazie, Signor Presidente.
Oscar Bartoli
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