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Vuoi la busta di plastica? E allora paga!

Nel mese di gennaio il governo della Capitale degli Stati Uniti ha applicato una norma che impone il pagamento di 5 centesimi per ogni busta di plastica che venga consegnata al consumatore nei supermercati e nei negozi. La tassa ha generato 150mila dollari nel primo mese di applicazione, somma che va al fondo creato per la conservazione della Baia Chesapeake, il grande fiordo che si apre sulla costa est degli Stati Uniti e nel quale tra i vari fiumi si getta il Potomac che bagna Washington DC. Secondo gli osservatori specializzati, la legge ha ridotto sostanzialmente l'utilizzo delle buste di plastica che rappresentano uno dei pericoli piu' gravi per la conservazione dell'ambiente. Le autorita' del governo di DC sono sorprese per la pronta risposta che i cittadini di Washington hanno dato alla disposizione. Ormai nei supermercati ed esercizi vari la gente si reca con le proprie borse di tela per caricare la mercanzia.

Francesco Cafiso ed il suo Quartetto italiano.

Francesco Cafiso ha appena 21 anni. Ed e' un nome affermato nel difficile e competitivo mondo del jazz. Gia' a nove anni si fa notare nei principali festival. Nel 2002 Wynton Marsalis lo scopre al Festival del Jazz di Pescara e lo adotta musicalmente portandolo con se' nel suo European Tour del 2003. Lo abbiamo ascoltato in un concerto che il Gran Maestro del Grande Oriente, Gustavo Raffi, ha voluto organizzare per i Fratelli massoni e per i profani nel corso di una serata ritagliata appositamente per il giovane musicista. E noi che da tempo frequentiamo i jazz club americani alla ricerca dei talenti noti o nascosti siamo rimasti impressionati dalla sensibilita' di questo giovanissimo musicista che si basa su una tecnica raffinata. Francesco, accompagnato da tre musicisti di valore, ha dato vita ad un programma di un'ora e mezzo suonando sue composizioni e standard americani rielaborati con una inventiva creativa e arrangiamenti di grande valore. Francesco Cafiso, nato a Vittoria (Ragusa) fa parte di quella pattuglia di artisti siciliani che nel mondo stanno riproponendo una immagine della loro isola benedetta da dio, in contrasto con lo stereotipo della terra dominata dalla mafia e dal crimine organizzato. Francesco con il supporto sofisticato di musicisti del calibro di Dino Rubino al piano, Paolino Della Porta al basso e Stefano Bagnoli alla batteria ha fatto cantare il suo sax alto, cogliendo negli arrangiamenti alti momenti di dodecafonia. Un quartetto questo che piu' che solleticare gli istinti commerciali del vasto pubblico si propone come un laboratorio musicale. E chi ha voglia di modificare le proprie consolidate e talvolta sclerotizzate conoscenze jazzistiche, trova nella musica di Francesco ampi spunti e sollecitazioni per avventurarsi in un mondo inesplorato di nuove sonorita'. Il jazz, e' stato detto nella presentazione di Francesco Cafiso, e' musica che penetra direttamente e va al cuore ed alla mente dell'asoltatore.
La serata organizzata dal Grande Oriente d'Italia nell'immenso tempio allestito al Palazzo dei Congressi di Rimini e' stata l'occasione per le centinaia di ospiti stranieri per scoprire un grande talento. E per le decine di americani venuti da diversi stati della Federazione per rendersi conto che il Jazz non e' solo e non piu' un prodotto della piu' grande democrazia del mondo.

info@francescocafiso.com

i grandi campioni in bancarotta

I grandi atleti americani, quelli che guadagno decine e decine milioni di dollari quando terminano la carrier finiscono in bancarotta in larga percentuale. Questo e’ quanto emerge da una inchiesta promossa da Sport Illustrated. A trovarsi a mal partito sono soprattutto I giganti del football Americano che fanno parte della National Football League. Per l’80 % dopo due anni dal ritiro si ritrovano senza un centesimo. Se la cavano un po’ meglio quelli della pallacanestro che finiscono in bolletta per un 60% e dopo cinque anni dal pensionamento. Le ragioni di questi diffusi dissesti finanziari sono: decisioni avventate, prodigalita’ tipica di chi viene fuori da famiglie povere, il circondarsi di pescecani che sfruttano la loro ingenuita’. Il quattro volte campione dei pesi massimi Evander Holyfield ha guadagnato nella sua carriera 250 miioni di dollari che ha sperperato prendendo decisioni finanziarie, diceva lui, molto intelligenti e comprandosi una dimora da venti miioni di dollari con 109 stanze. Dopo aver dichiarato bancarotta oggi non sa dove sbattere la testa.

Un emigrante momentaneamente in Italia

Milano, per il mio corso al Master di Comunicazione internazionale dello IULM. Albergo, jetlag e stanchezza dopo sei ore di lezione. Per fortuna ho una classe formidabile (20 ragazze e tre maschi tutti superlaureati).
Dopo un light dinner al ristorante interno me ne vado a letto. Un po' di televisione. Canale Rai 1. Trasmissione iniziata con Carlo Nesti. Tutto molto autoreferenziale: si osannano le trasmissioni RAI con relativi protagonisti. Siparietto con un comico, all'anagrafe Claudio Bisio, che conduce una trasmissione chiamata Zerlig. Sembra che sia molto seguita. Il Bisio duetta con una sua scoperta, un giovane in camicia regolamentare fuori dei calzoni che declama in rima baciata un po' di fesserie. Il Bisio gli fa da spalla e ad un certo punto introduce le parole 'gnocca' entrata nel gergo comune per indicare in maniera volgare una bella donna. E' la volta poi di 'mussa' che nel dialetto genovese si riferisce anch'essa al sesso femminile e che in genere veniva usata nela dialetto locale nell'angiporto e case di tolleranza. La trasmissione va in onda dopo il telegiornale che ha chiuso alle 20:30. Credo che i bambini italiani siano ancora alzati.
Le cronache del giorno dopo riferiscono di un applaudito comizio a Napoli del Presidente del Consiglio Berlusconi che riferendosi alla sua ministro Carfagna (nota in tutto il mondo per i calendari in cui era fotografata come Dio l'ha fatta), l'ha definita "una donna con le palle".
Ed anche questa e' Italia.

Nuovo limite di velocita' in Virginia: 70 miglia

Il primo intervento legislativo del nuovo governatore repubblicano appena eletto in Virginia e' stato quello di aumentare la velocita' consentita sulle autostrade extraurbane del suo stato a 70 miglia pari a quasi 113 chilometri all'ora. Il che potra' sembrare ridicolo agli eruopei (in particolare ai tedeschi ed agli italiani). Ma per gli americani si tratta di un provvedimento di grande importanza che si limita a fotografare una situazione preesistente. Infatti, nonostante i controlli della polizia stradale,i laser, le multe fotografiche, aerei ed elicotteri che controllano il traffico, gli automobilisti da queste parti hanno cominciato a pigiare sempre di piu' sull'acceleratore. E questo in contrasto con la diffusa cultura del rispetto di leggi e regolamenti. Il precedente limite di 55 miglia orarie (pari a quasi 90 km) era stato imposto a tutta la nazione nel 1973 a causa del primo shock petrolifero. Nelle citta' come Washington DC le fotocamere riprendono chi supera la soglia delle 25 miglia che corrispondono ai nostri 40 km. In New Mexico, Nevada e Idaho in pratica non ci sono limiti di velocita' ed un amico che anni fa era possessore di una Ferrari si recava in quegli stati per levarsi la voglia di far cantare il motore del suo bolide. Anche se negli ultimi anni i morti per incidenti sulle autostrade americane sono diminuiti (nel 2008 'solo' 37mila rispetto ai 45mila del 1996) la maggioranza di questi avviene comunque per eccesso di velocita'. E poi bisogna considerare cosa significa viaggiare a piu' di 110 km all'ora, stando immersi in un tappeto di auto, su un'autostrada a cinque corsie, sperando che a nessuno venga un coccolone, un momento di distrazione o un colpo di sonno. Senza pensare agli ubriachi e ai drogati.

Banda larga per tutti. Negli USA

Entro pochi anni la maggioranza delle case americane potra’ essere collegata a Internet in banda larga, con velocita’ intonro ai 100 megabits al secondo. Oggi gli Stati Uniti d’America, anche se all’avanguardia rispetto ad altri paesi, sono divisi per quanto riguarda Internet in due grandi categorie: il 65% della popolazione collegata in banda larga ed il resto invece connessi alla rete con tempi lunghi e frustranti. A farne le spese sono non soltanto i non abbienti. Si calcola che il collegamento con la banda larga sia intorno ai 45 dollari al mese con una spesa annua superiore ai 500 dollari. Ma le principali aziende del settore stanno rialzando i prezzi. Ad essere interessati alla broadband sono in particolare quelli che abitano e operano nelle zone rurali il cui impatto sull’economia americana e’ molto importante. L’annuncio fatto poche ore fa dalla FCC, Federal Communication Commission, fa seguito alle decisioni contenute nel pacchetto di ‘stimulus’ approvato mesi fa dal Congresso e voluto dal presidente Obama che prima della sua elezione era costantemente attaccato al suo Blackberry. A trarre vantaggio da questa situazione saranno i consumatori perche’con l’ingresso di nuovi competitor avranno la possibilita’ di avere collegamenti scontati.

Appello di un candidato per bene

Riceviamo e volentieri pubblichiamo perche' conosciamo e stimiamo la dottoressa Infelise


Carissimi,

come sapete, da mesi sono impegnata nella campagna elettorale per la candidatura al Consiglio Regionale della Calabria. Un consiglio che ritengo debba assumere il ruolo di “assemblea costituente” ovvero avviare una fase rifondativa delle istituzioni regionali e dei modelli di governante.

Dopo un anno di lavoro intenso, dopo aver provato tutte le strade di coinvolgimento delle popolazioni attraverso incontri tematici, “passeggiate verso il destino della nostra regione”, il movimento “Commossi & indignati_La Calabria che resiste”, in questi giorni, come ai vecchi tempi della ‘politica dal basso’, vado nelle strade e nelle piazze dei piccoli e grandi comuni della provincia di Cosenza per incontrare la gente.

Vi scrivo per dirvi che, dopo questa mia esperienza in campo politico, la mia prospettiva sarà totalmente diversa: ho trovato, in Calabria, una popolazione annichilita, resa serva dal ricatto, senza coraggio e stima di sé. Ho trovato un intreccio solido tra bieco potere personale e familismo, riprodotto a cascata dai più alti vertici del potere politico, sino all’ultimo sindaco, dell’ultimo paesino ormai totalmente spopolato. Questo il modello imperante di “governance” della sinistra e della destra calabresi.

Eppure, come dimostro nei documentari che abbiamo realizzato con il mio staff (www.youtube.com/liliainfelise) e come voi ben sapete, c’è una Calabria che resiste! Una Calabria positiva e instancabile!

Vi sarebbe bisogno di un nucleo numeroso, forte, energico, appassionato veramente al bene comune, non con lo spirito narcisistico di molti ‘missionari laici e non’, bensì con la grinta di chi dice: in questa aria io non riesco a respirare e neppure la mia famiglia”! Un sano familismo alla rovescia!

Vi invio una lettera che potrete utilizzare per proporre alle persone della vostra rete (associativa, amicale e parentale) il sostegno alla mia candidatura. Il file “Gazebo Tour” vi mostra i miei impegni sulle piazze della provincia di Cosenza.

Vi propongo di diffondere l’invito sia all’incontro nelle piazze sia alla visita del sito www.liliainfelise.eu e al sostegno con il voto.

Vi abbraccio confidando nel vostro sostegno.

Lilia Infelise

La vita a Milano


Un amico giudice di Washington mi ha rilanciato questa nota che sta dacendo il giro del web in Italia


"Salve, sono un cittadino dell'Italianistan.

Vivo a Milano Due, in un palazzo costruito dal Presidente del Consiglio e lavoro a Milano in una azienda di cui è grande azionista il Presidente del Consiglio. Anche l'assicurazione dell'auto con cui mi reco a lavoro è del Presidente del Consiglio, così come del Presidente del Consiglio è l'assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa.

Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale, di cui è proprietario il Presidente del Consiglio. Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio. Al pomeriggio, esco dal lavoro e vado a far spesa in un ipermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende partecipate dal Presidente del Consiglio.

Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del circuito di proprietà del Presidente del Consiglio e guardo un film prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio (questi film godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto dal Presidente del Consiglio).

Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente del Consiglio con decoder prodotto da società del Presidente del Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati dall´agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio. Soprattutto guardo i risultati delle partite, perché faccio il tifo per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario.

Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio, guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente del Consiglio ha fatto eleggere.

Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet, leggo un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio.

Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in Italianistan è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi che vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della sua maggioranza sono dipendenti ed avvocati suoi, cioè sempre... del Presidente del Consiglio

... che governa nel mio esclusivo interesse..... per fortuna"

Il Freccia Rossa


Arrivato a Roma con il volo 966 della United (regolarmente strapieno alla faccia dei dirigenti Alitalia che per anni hanno sempre negato la possibilita' di effettuare un volo diretto tra la Capitale degli Stati Uniti e Roma) ho preso un Freccia Rossa, il famoso treno italiano.
Mi trovo alla stazione Termini. Devo fare biglietto e prenotazione e, nonostante il suggerimento di mio figlio che mi dice di andare ad un totem elettronico, ho la cattiva idea di infilarmi in una lunga fila fuori della biglietteria dei treni Freccia Rossa. Molti gli stranieri, russi, arabi chiaramente residenti in Italia. Quasi nessun turista. Un solo impiegato amministra i clienti. Gli altri colleghi sono in pausa pranzo che, specialmente a Roma, e' sacra e deve essere rispettata a norma sindacale. E chissenefrega se ci sono cento persone che attendono di fare il biglietto. Passa il tempo e la speranza di prendere il Freccia Rossa delle 13:15 svanisce ben presto. Sono ormai le 13:30, alcuni impiegati rientrano al posto di lavoro e finalmente e' il mio turno. Attesa che il convoglio in partenza alle 14:15 arrivi al binario e salgo nello scompartimento di prima classe. Deo assolvere ad una emergenza idraulica e mi avvio alla toilette. Mancano i fazzoletti di carta, il distributore del sapone non funziona, la tazza e' sporca.
Stiamo per partire e un messaggio registrato assicura che nel treno c'e' un 'assistente' con il compito di effettuare la manutenzione dei servizi al quale ci si puo' rivolgere.
Partiamo mentre gli altoparlanti della Stazione Termini diffondono l'annuncio che il Freccia Rossa che doveva partire alle 13:15 ha un ritardo di 45 minuti perche' si e' rotto il locomotore.
Arriviamo a Milano in perfetto orario ale 17:45 dopo la sosta a Firenze e Bologna.
Peccati venialidi un servizio pagato a caro prezzo: andata e ritorno 228 euro. Sempre meno che negli Stati Uniti.

Fincantieri approda in Ambasciata


Grande evento voluto ed organizzato dall'ottimo Ambasciatore Giulio Maria Terzi di Sant'Agata per Fincantieri. Il party ha visto la partecipazione di membri del Congresso, societa' americane collegate con questa azienda che vanta da sempre una presenza a livello mondiale di primissimo livello e che ha illustrato con i suoi transatlantici l'immagine di un'Italia che non e' solo spaghetti e mandolino, ma uno dei protagonisti industriali piu' importanti nell'arena competitiva dei costruttori di navi. I prodotti di Fincantieri vanno dalle famose navi da crociera (alla fine del mese e' annunciato a Trieste il varo di una grande unita'), ai mezzi tecnologici delle unita' da guerra, oltre ai ferries e trasporti veloci di piccolo cabotaggio. Il record del Blue Ribbon conquistato nella traversata dell'Atlantico dal Destriero e' tutt'ora imbattuto. Giuseppe Bono, ceo della compagnia, ha illustrato in dettaglio le attivita' della societa'. Presente Corrado Antonini, presidente di Fincantieri, da una vita in Fincantieri. Antonini fa parte di quel centinaio di super dirigenti dell'ex IRI che hanno dato slancio alle produzioni delle societa' che facevano capo a questo importante conglomerato finanziario-industriale, riuscendo a dribblare per anni l'asfissiante pressione dei politici che all'Istituto chiedevano solo quattrini ed assunzioni di protetti e raccomandati.

Mr. Chaz Bono

Lo shermo TV incornicia la faccia di un giovane, glabro, senza ombra di barba, voce a meta' strada tra il femminile e quella di un adolescente affetto da tempesta ormonica.
Do' un'occhiata al titolo e viene fuori che a parlare e' Chez la figlia di Sonny e Cher Bono. Il servizio e' stato fatto da CNN con molti spezzoni della coppia quando teneva uno show molto seguito nell'America di allora e la figlia piccolina era ospite delle gag dei genitori e si comportava con molto spirito. Poi i due Bono si separano, arriva il divorzio. Sonny e' eletto deputato per i repubblicani e viene a stare proprio nella casa accano alla mia a Hillandel con la nuova moglie che, dopo la sua morte per un incidente di sci, prendera' il suo posto a Capitol Hill.
'Castita' rivela alla madre di essere lesbica. Diventa attivista dei movimenti di liberazione sessuale. Scrive due libri sulle sue esperienze. Nel 2008 decide di cambiare sesso e di volere iniziare una drastica cura, perche' nel suo corpo di donna si sente a disagio. Si sottopone a mastectomia per eliminare il seno e viene imbottita di testosterone. Il termine della trasformazione e' previsto per la fine del 2010. Oggi si presenta a milioni di spettatori nella sua nuova veste di quasi maschio e lo spettacolo non e' entusiasmante, ma gronda di patetico. Ed uno non sa che pesci prendere: se giudicarla una povera inferma oppressa da una congenita malattia depressiva o inneggiare alla liberta' di quelli che rinunciano al proprio corpo e ne vogliono uno nuovo. Boh.

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Matrimoni gay a Washington DC

Christopher Cahill e Richard Marshall hanno avuto gli onori della prima pagina del Washington Post. Si tratta di una coppia di omosessuali che hanno deciso di spostare la celebrazione del loro matrimonio dal Massachussetts, uno degli stati che ha approvato una legge sulle unioni unisex sei anni fa. I due stanno mettendo su un evento importante nella capitale degli Stati Uniti che da poco ha autorizzato questo tipo di matrimonio. La cerimonia non gli costerà meno di 100mila dollari visto che gli invitati saranno più di 130. Sono duemila le coppie gay pronte a convolare a nozze a Washington DC. E già si fanno previsioni sul ritorno per l’economia locale di questi eventi. In una città dove il tasso di disoccupazione è pari al 12 per cento, si prevede che i matrimoni omosex creeranno 700 posti di lavoro e 52 milioni di dollari di business che a livello nazionale raggiungerà i 17 miliardi di dollari. Forte l’opposizione dell’Arcidiocesi cattolica di Washington. Alcune persone hanno disdetto le prenotazioni negli alberghi che esponevano gli sconti per coppie omosessuali. Sono in arrivo frotte di coppie decise a sposarsi nella Capitale, soprattutto da New York.

Mangia un hamburgher con patate e guarda cosa succede...

In America siamo 304 milioni di cittadini, secondo l'utimo censimento. Di questi il 33% e' obeso. Si tratta quindi di quasi cento milioni di americani che sono fuori misura di parecchi chili sino ad arrivare a quei ballonzolanti enromi grassoni ai quali le compagnie aeree stanno facendo le pulci costringendoli a scendere dall'aereo su cui si sono imbarcati o a pagare un doppio biglietto. Gli obesi stanno reagendo con siti specializzati che stanno sorgendo a decine per rilanciare l'orgoglio di essere grassi, denunciando la discriminazione. Si tratta di tentativi ammirevoli ma patetitici, perche' i primi pagare per la loro condizione fisica sono proprio loro.
Cio che stupisce e' che questo fenomeno si stia sviluppando in America, una nazione che secondo i media tiene molto alla cura dell'immagine dei propri abitanti. Ma l'America e' la patria del fast food, che secondo i piu' recenti studi e' la causa scatenante del fenomeno obesita' dalle dimensioni epidemiche. Una persona normale ha bisogno di circa 60 grammi di grasso al giorno pari a 2000 calorie. Bene: se ordinate un hamburgher con patate fritte e ci bevete sopra una delle solite super reclamizzate bibite gazzose il vostro stomaco ingurgitera' una dose di piu' di 50 grammi di grasso pari appunto al consumo medio giornaliero di una persona normale. Con la differenza che trattandosi di prodotti alimentari industriali e processati, come si dice da queste parti, privi di fibre, ma arricchiti con sale, condimenti, questi cibi offerti dal fast food aumentano il tasso glicemico nel sangue. Una volta sparito l'effetto si scatena la fame. Gli americani non sanno mangiare e non hanno una tradizione culinaria alla quale attingere. Le donne che si dividono tra impegni di lavoro, figli, marito e esigenze di socializzazione avranno anche molte qualita'. Ma in genere non sanno mettersi ai fornelli, nonostante che le case della media borghesia siano attrezzate con cucine astronautiche. In gran parte si e' perduta la sana abitudine di ritrovarsi la sera tutti insieme intorno a un tavolo. Chi ha fame apre il frigorifero e si prende quello che trova, E se si vuole fare proprio uno strappo alla regola si mette nel forno a micro onde un piatto surgelato.
L'obesita' determina malattie cardiovscolari, diabete, cancro alla prostata ed altre piacevolezze, gravi problemi ortopedici. Ma il suo impatto negativo sull'economia sta crescendo a dismisura. Questo spiega perche' Michelle Obama abbia dato il calcio di inizio (e' proprio il caso di dirlo) ad una campagna volta a far cambiare le abitudini dietetiche agli americani.

CONVEGNO INTERNAZIONALE

11-12-13 MARZO 2010

Carlo Botta nel bicentenario della pubblicazione della “Storia della guerra dell’independenza degli Stati Uniti d’America”(Parigi 1809)

11/03/2010:Teatro Regio (Torino), ore 9-13; 15-17,45

12/03/2010: Castello di San Giorgio Canavese, ore9-13; 15-18,30

13/03/2010: Centro Congressi “La Serra” (Ivrea); Castello di Pavone (Pavone Canavese), ore 9-12; 15-17,45

Il Capo del Governo...

........«Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini?

Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.

Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.

Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare.»

il testo è di Elsa Morante.

È stato scritto nel 1945 e si riferisce a Mussolini.

A Washington preservativi femminili gratis

La Capitale degli Stati Uniti, guidata dal sindaco nero (ma non troppo perche' la madre e' italiana) Andrew Fenty sta occupando le prime pagine dei media con le sue iniziative.
Dopo gli storm di neve (che ancora copre i bordi delle strade secondarie), Washington e' rinata a nuova vita con l'approvazione dei matrimoni omosessuali. Molti sono gli interessati che decidono di cambiare residenza, venendo nella Capitale per coronare il loro sogno d'amore.
Ma non basta. Il Distretto di Columbia diventera' la prima citta' negli Stati Uniti nella quale sara' iniziata la distribuzione gratuita dei preservativi femminili. La decisione e' motivata dalla esplosione epidemica dell' HIV che colpisce ormai soprattutto le donne, molte delle quali devono dipendere economicamente dal maschio e non hanno quindi spazio e autonomia per proteggere la propria intimita'. La popolazione di Washington DC e' composta per il 70 per cento da AfricanAmericans ed e' soprattutto in questa componente razziale che si sta verificando il maggior incremento nei casi di AIDS. Il preservativo femminile, che e' stato introdotto in Europa venti anni fa, ha avuto l'approvazione della FDA (Federal Drug Administration) nel 1993 ma il suo uso e' sempre stato molto limitato negli States. Lo scorso anno la FDA ha approvato lo FC2, un nuovo tipo di condom, fabbricato con un poliuretano molto piu' sottile ma la sua utilizzazione resta ancora insoddisfacente. Nella Capitale sono stati creati dei team che organizzano incontri con le donne per illustrare loro i vantaggi delllo FC2 e le tecniche di utilizzo.

Pilota svedese con falsa licenza da 13 anni

E poi dicono della fertile fantasia dei napoletani...
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A Swedish pilot suspected of flying with a bogus license for 13 years was busted Thursday in his cockpit - as he was about to take off in a plane carrying 101 passengers.

The 41-year-old pilot was at the helm of a Boeing 737 bound for Turkey when Dutch cops collared him at Amsterdam's Schiphol airport.

Authorities said the audacious pilot had logged more than 10,000 flight hours using forged documents that helped him land gigs in Belgium, Britain and Italy.

The stress of carrying on the charade was apparently taking its toll: The pilot expressed relief when he was arrested.

"The pilot said he was relieved that his misdeeds had come to light, and he pulled off his stripes at the time of his arrest," a Dutch police statement said.

A tip from Swedish authorities led investigators to the pilot, who had worked for Turkish airliner Corendon for two years.

The Milan-based pilot had an expired commercial pilot license. Even if it was current, that license would not have qualified him to operate passenger flights.

The Swede, who lives in Milan, is awaiting trial for forging documents and flying without a license.

A lawyer for Corendon said the company had cooperated with police and had a reserve pilot prepared to take over the flight to Ankara.

rschapiro@nydailynews.com




Come va il Washington Post

da Progress, la newsletter del Rotary Club of Washington
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Our speaker today Mrs. Katharine Weymouth, Publisher of the Washington Post. Mrs. Weymouth became publisher of the Post about two years ago and she opened her remarks by joking about the betting that started a few years ago about when newspapers would be no more. All predictions aside, the Post is doing amazingly well and Mrs. Weymouth noted that the highest readership is among 18-49 year olds. The Post's website also remains very popular, with 90 percent of unique readers coming from outside the Washington metro area. She noted that the Post has very strong competition in every vertical that they are in: print, classifieds, website, etc. Since she took the reins at the Post, Mrs. Weymouth has reinvigorated her staff and the business itself - print and online are now integrated as one cohesive unit, and the organization is now organized around subject matter, not sections of the paper. She has also added to the team experts in web technology to boost their presence in online media (i-Phone applications, Kindle for example) and they are constantly thinking about new and innovative ways to engage us, their readers. Mrs. Weymouth's grandmother Katharine Graham often said that great journalism and great business go hand in hand and Mrs. Weymouth has tried to live by this credo. Interestingly, she receives a lot of face-to-face comments and critiques of the paper (since she spends a lot of time at the local Starbucks) and the one thing that readers have been the most upset about it the cancelling of Book World. Mrs. Weymouth took as many questions as she had time for, received the tree certificate.

I bambini nella torre di controllo

Un controllore del traffico del JFK di New York, visto che non sapeva dove mandare i figli quella mattina, li ha portati con se' al lavoro, ovvero nella torre di controllo.
Ma non e tutto: i ragazzini, un maschietto ed una femminuccia, hanno autorizzato la partenza di alcuni aerei della Jet Blue evidentemente leggendo quanto il padre gli aveva preparato. Le conversazioni radio registrate stanno facendo il giro dei media americani.
Nel coro generale di proteste che sono arrivate alle televisioni alcune sono intonate al buonismo: quel padre avrebbe fatto bene a portare con se' i propri bambini che, del resto, che male hanno fatto?
No comment da parte nostra.

L’Italia come la vedono certi americani informati

John è un nome di fantasia. Corrisponde ad un tale, sui 45, che occupa una posizione di livello in un ‘Think Tank’, una di quelle società che, a caro prezzo, ti preparano delle indagini su come va il mondo. La conversazione che segue è nata intorno ad un tavolo di un famoso ristorante italiano di Washington.

John:

Beh, dovreste essere contenti voi italiani: ormai avete inventato il peronismo all’italiana, dopo il divorzio all’italiana! (il nostro perfido interlocutore si riferisce al film omonimo di Pietro Germi del 1961 in cui il protagonista, Mastroianni, cerca di liberarsi dalla moglie uccidendola, per convolare a nuove nozze con l’amante, ndr,).

Oscar:

Se alludi alle leggi ‘ad personam’ del nostro premier, non posso darti torto. Resta comunque il fatto che una stragrande maggioranza degli italiani lo ha votato e quindi la sua forza deriva dal consenso popolare.

John:

La sua forza deriva dal controllo del suo impero mediatico al quale bisogna aggiungere anche la televisione pubblica. Con questo lavaggio quotidiano del cervello i risultati devono venire per forza.

Oscar:

il Cavaliere ed i suoi giannizzeri sostengono invece che non controlla un bel nulla e che in Italia esiste un partito anomalo che si identifica nel giornale La Repubblica.

John:

Balle. Ma credi forse che noi non seguiamo da vicino le cose del tuo paese? Non foss’altro per ragioni professionali. Repubblica sta facendo il suo gioco. E si tratta soprattutto di un gioco imprenditoriale, perché si è ritagliata uno spazio nell’opinione pubblica che era totalmente scoperto a causa dell’inesistenza di una opposizione compatta e non un Carro di Tespi come l’attuale. Scopo soprattutto è vendere copie e acquisire pubblicità.

Oscar:

Se parli con la gente in Italia a qualsiasi livello è convinta che i mestatori professionali dell’informazione ce l’hanno con il povero Cavaliere tirando fuori tutto e di tutto.

John:

Come no? Sono invenzioni e calunnie le minorenni ‘frequentate’, le mignotte pagate da qualche prosseneta e fatte entrare nella sua residenza che privata non è perché vi risiede il primo ministro? E non basta….

Oscar:

Vedo che ce l’hai in modo particolare con Silvio Berlusconi…

John:

Personalmente lo ammiro perché è un personaggio a tutto tondo. Ma lo seguo professionalmente da anni e devo dire che mi fa venire i brividi nella schiena. Perché si tratta di un soggetto capace di tutto. E mi fa paura per l’Europa l’idolatria che ha scatenato in milioni di italiani. Si tratta di un virus che può determinare una epidemia.

Oscar:

Non esageriamo. E poi Berlusconi non è il solo ammalato di satiriasi se si pensa che abbiamo avuto il presidente della regione Lazio, felicemente sposato e padre di due figlie che andava a trans. Del resto qui in America non è che le cose siano migliori. Prima di tutto ci avete insegnato che in politica non si fanno prigionieri. Basta un senatore con la testa confusa che fa filibustering per cinque giorni per bloccare una legge che doveva sostenere il pagamento degli assegni di disoccupazione. Quanto al sesso le cronache degli ultimi decenni sono state incorniciate nelle avventure erotiche dei tre fratelli Kennedy, nei blow job che si faceva fare il presidente Clinton tanto per attenuare lo stress, nell’autolesionismo del senatore Edwards, (quasi sicuro candidato alla vicepresidenza con Obama) con amante, figlia e moglie ammalata terminale di cancro, nei politici che vengono beccati nelle latrine pubbliche a fare piedino (poveri loro) a qualche poliziotto, nell’uso che si fa delle intern a Washington (alcune delle quali poi ci scrivono dei libri). Insomma: parliamoci chiaro. Non è che questa America possa dare troppe lezioni di morale.

John:

Forse…ma non ho mai letto su qualche giornale americano che ci sono degli imprenditori che si fanno delle allegre risate, commentando il terremoto che si è appena scatenato all’Aquila e dintorni uccidendo centinaia di persone. A loro interessano gli affari che verranno fuori grazie ai loro agganci politici.

Oscar:

Questo dipende dal fatto che qui non vengono pubblicate le intercettazioni telefoniche.

John:

Va bene. E cosa mi dici di questa commedia all’italiana della bocciatura delle liste alle elezioni regionali presentate male e fuori tempo massimo dai rappresentanti del PDL, il partito voluto da Berlusconi? Se fossi un elettore di centro-destra di fronte a casi del genere mi domanderei: “Ma questi da dove spuntano? E vengono a chiedere il mio voto quando non sanno nemmeno gestire un elementare atto amministrativo.” E guarda che chiedono il tuo voto per governare la tua regione. E quale regione: la Lombardia e il Lazio. E poi tutta questa guerra dichiarata contro le istituzioni, contro la magistratura….Aggiungi la dichiarazione del ministro della difesa La Russa che avrebbe detto: “Siamo pronti a tutto”. E questo mi ricorda i fascisti quando preparandosi alla marcia su Roma gridavano il motto garibaldino “O Roma o morte”, urlo imperativo subito ribattezzato dal pittore scrittore Mino Maccari in “O Roma o Orte (cittadina a 40 km da Roma, ndr). Ma non è finita: nel bordello giornaliero degli scandali, delle intercettazioni, del malaffare si è inserita anche la nota del cantore del Coro della Cappella Sistina che procurava incontri maschili ad un alto dirigente, nonché ‘sediario del Papa’, attualmente agli arresti per accuse di corruzione negli appalti. Il Vaticano si è affrettato a dire che non si tratta di un seminarista o di un sacerdote, ma di un laico. La commedia all’italiana funziona alla grande, devi ammetterlo.

Oscar:

Qui da voi si fa più alla svelta: si eleggono giudici vicini al partito che comanda ad ogni livello sino alla Suprema Corte Costituzionale, che è poi quella che prende le decisioni che incidono per decenni sulla vita di una intera popolazione.

John:

A questo punto mi devi dire perché hai deciso di stare in America, se ci sono tante cose che non vanno bene.

Oscar:

Perché, anche se questo non è il migliore dei mondi possibili, ci si rende conto che se uno ha voglia di spendersi, qui ce la puoi fare senza andare a prostituirsi con il potente di turno o cercando il classico calcio nel culo all’italiana. Ed aggiungo che qui mi sento un cittadino di serie ‘A’, perché pago le mie tasse sino all’ultimo centesimo ma so bene che la stragrande maggioranza della popolazione fa altrettanto. Qui in America ci sono tanti farabutti. Ma quando vengono beccati la pagano cara. Ed in genere vengono scoperti. Insomma: quello che mi strazia ogni volta che torno in Italia (e ci torno spesso) è immergermi in una atmosfera cupa e grigia, in cui tutti si guardano in cagnesco, in cui gli ideali sono andati a farsi fottere e la gente vive in un materialismo osceno e immorale. Generalizzazioni, potrai dire. D’accordo: peccano per eccesso. Ma spesso ci azzeccano. I giovani, sono soprattutto i giovani italiani che mi fanno paura perché i loro modelli di riferimento per il futuro sono mutuati dalla televisione del più basso livello. Cameriere! Il conto per favore.

John:

Questa è la mia carta di credito. Facciamo a metà. Anche questo fa parte del nostro modo di essere americani.

Il senatore repubblicano che vota contro i disoccupati.

Si chiama Jim Bunning, ha 78 anni, e' senatore a Capitol Hill eletto in Kentucky e non ha intenzione di essere riconfermato. Da giovane è stato un campione professionista di baseball.

Il senatore Bunning e' diventato l'uomo piu' odiato d'America perche' si e' opposto all'approvazione di una legge a favore della disoccupazione. Il senatore Bunning e' riuscito in un colpo solo a farsi nemici, non solo i democratici, ma anche la maggioranza del suo partito, il repubblicano, oltre che l’opinione pubblica. Molti repubblicani, sia al senato che alla camera, sono insorti nell'aula denunciando che la mancata approvazione del 'bill' per colpa del loro collega, compromette l'assegno di disoccupazione per centinaia di migliaia di lavoratori espulsi dalle aziende a causa della recessione che continua a mordere l'economia degli Stati Uniti.

Nelle ultime ore, dietro le quinte si è raggiunto un accordo bipartisan che ha sbloccato la situazione tenendo conto che il numero di senza lavoro in America ha superato gli undici milioni.

Quanto all'arrogante senatore Jin Bunning del Kentucky passera' alla storia del parlamentarismo americano come il massimo esponente della insensibilità politica.

THE CONSTANTINO BRUMIDI SOCIETY, Joseph N. Grano, Chair, Washington, DC

"In memory of the Artist of the U.S. Capitol

and America’s ideal immigrant-citizen,

who brought the best of Italy to the U.S.A."

RECIPIENT TO BE OF OUR NATION'S HIGHEST CIVILIAN AWARD:

The Congressional Gold Medal (July 2010)

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EXHIBIT ON PALLADIO DRAWINGS COMES TO NEW YORK IN APRIL

AND POSSIBLY WASHINGTON,D.C.

DEAR FELLOW ITALOPHILE:

See the attached forwarded message from the "The Morgan Library and Museum" in New York City for the announcement of an exhibition of rarely seen architectural drawings by Andrea Palladio, which will go on view April 2.

Italian-born Andrea Palladio (1508-1580) is considered to be the most influential architect in history. His influence spread from Italy to Europe and England and then to the future United States. American buildings built in the 17th and early 18th Centuries which are called "Georgian" and "Federal" are styles heavily under the influence of Palladio.

Our most famous example of this is The White House, a Palladian-style building, designed by Irish-born architect James Hoban in 1793. His model was, in turn, the Anglo-Palladian "Leister House" in Dublin.

There is no better example than Palladio of how Italian High Culture has spread and influenced the Western world for many centuries.

Next week, watch for my message on how you can persuade Congress to pass resolutions honoring two of Italy's brightest stars: Andrea Palladio and Galileo Galilei:

2008 was the 500th anniversary of the birth of Palladio;

2009 was the 400th anniversary of Galileo’s first use of the

telescope for astronomical observation.

Both anniversaries deserve official recognition by Congress.

For the Italophiles in the Washington, D.C. area: there is a possibility of this exhibit coming to the National Building Museum in September, if the necessary funding can be secured. This exhibit will also make stops in Pittsburgh and Milwaukee.

Thank you for your attention.

To learn more about "The Constantino Brumidi Society" see below.

Joe Grano

Tel.: 202.364.2526

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THE CONSTANTINO BRUMIDI SOCIETY, located in Washington, D.C., was organized in 2000 by a group of Italophiles and devoted students of the U.S. Capitol. The Society is dedicated to giving proper recognition to Constantino Brumidi (1805-80), “The Artist of the U.S. Capitol.”

Brumidi was born in Rome in 1805 of an Italian mother and a Greek father. He studied art and worked in Rome and at the Vatican. He immigrated to the U.S. in 1852 and spent much of the next 25 years painting in the U.S. Capitol in Washington, D.C. and in Manhattan, in a church now called “Our Lady of the Scapular and St. Stephen” (formerly St. Stephen’s Catholic Church) on East 28th street. Brumidi also painted in St. Aloysius Church in Washington, D.C. and churches in Baltimore and Philadelphia. He died in 1880, and he was buried in an unmarked grave in Glenwood Cemetery in Washington, D.C. The present bronze and stone grave marker was put there by an act of Congress in 1951.

His most famous work of art is the monumental fresco painting in the ceiling of the dome of the Capitol called the “Apotheosis of Washington.” To learn more about Brumidi go to the Architect of the Capitol website: www.aoc.gov, key word “Brumidi.”

Through our efforts and the efforts of two national Italian American organizations (NIAF and OSIA) and a Greek American organization (AHEPA), the Congress has approved the following measures to honor and recognize Brumidi:

In 2003, Congress authorized the president to issue a proclamation

in commemoration of the 200th anniversary of the birth of

Brumidi;

In 2005, Congress held a ceremony in the Rotunda, marking the 200th

anniversary of the birth of Brumidi; and

In 2008, Congress passed a law, which President Bush signed, to

award Brumidi, posthumously, our nation’s highest civilian honor,

the Congressional Gold Medal. The bill's sponsor in the House was

Representative BILL PASCRELL, Jr. of New Jersey, Co-chair

of the Italian American Delegation to Congress. The Senate

sponsor was Senator MICHAEL B. ENZI of Wyoming. Mr. Pascrell and

Senator Enzi were responsible for getting two-thirds of each body

to become co-sponsors of the bills. THIS WAS A MONUNMENTAL TASK,

INDEED, FOR WHICH THE SOCIETY AND ALL BRUMIDI FANS WILL BE EVER

THANKFUL!

The U.S. Mint is presently designing the medal and as soon as the medal has been minted, Congress will have a ceremony in the Rotunda, beneath Brumidi’s magnificent “Apotheosis of Washington.” This ceremony will probably take place around July 26, this year, which will be Brumidi's 205th birthday.

The Society is a non-membership organization which does not solicit or accept money from outside sources _______________________________________________________________________

“Pain medicine and treatments”

Riceviamo da Leonardo Zangani:

In all these years pain has been a Taboo in the medical arena the same way infertility and impotence were. For these reasons I have created this new group in LinkedIn:
Pain medicine and treatments”.

We also wanted to create a Universal platform for professionals, patients and families to exchange knowledge and experiences regarding this condition.

Your help and support will be appreciated.

Let help the needy.

http://www.linkedin.com/e/vgh/2811438/

Leonardo.:

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In tutti questi anni il dolore e’ stato considerato nella comunita' medica un Taboo, come erano l’infertilita' e l’impotenza.

Queste sono le ragioni che mi hanno spinto a creare su LinkedIn il sito “Medicina del dolore e trattamenti”.

Inoltre abbiamo voluto creare una piattaforma dove professionisti, pazienti e famiglie possono scambiarsi informazioni su esperienze vissute in questo campo.

Il vostro aiuto e supporto in questo pregetto sara' apprezzato.

Aiutiamo i bisognosi.

http://www.linkedin.com/e/vgh/2811438/

Leonardo.:

La salute di Obama

Il Presidente Barack Obama e' andato all'ospedale di Bethesda dove vengono eseguiti gli accertamenti di laboratorio sulla salute dei presidenti americani.
Il responso e' stato che Obama, 48 anni, gode di ottima salute con qualche distinguo.
Prima di tutto non e' riuscito a smettere di fumare anche se prima di iniziare la campagna per le presidenziali aveva promesso a Michelle che avrebbe lasciato le otto sigarette che allora fumava. Adesso fuma saltuariamente come ha dichiarato recentemente in un'intervista.
Il secondo distinguo riguarda il suo colesterolo che e' aumentato durante il suo primo anno di presidenza. I medici che lo hanno visitato suggeriscono che il Presidente controlli la sua dieta e stia attento all'alcool. Il che non significa che Barack Obama e' un alcoolizzato come per sua stessa ammissione era stato George W. Bush. Ma, considerando gli impegni gravosi da cui e' assillato il capo degli Stati Uniti, anche qualche birra in meno puo' contribuire a mantenerlo in buona salute.
Obama prende degli antinfiammatori per controllare una tendinite al ginocchio sinistro, causata dal giocare a pallacanestro, grande passione insieme al golf del giovane presidente. Obama continua a giocare ogni giorno qualche mezz'ora nella palestra della Casa Bianca.
Il fatto che ogni cittadino americano sia informato sulla salute della persona da cui dipende la sua vita ed il suo futuro, disegnano una chiara linea di demarcazione con la cultura europea e in particolare italiana, secondo la quale il Capo gode sempre di perfetta salute e nessuno puo' dubitarne.
Basterebbe ricordare il precedente di Pompidou in Francia o di Yeltsin in Russia, ammalati gravi e non in grado di prendere importanti decisioni.
Quanto a Berlusconi si sa, di straforo che ha avuto una seria operazione alla prostata, e gli e' stato posto un pacemaker (ma qualcuno sostiene che invece si tratta di un bypass cardiaco). Ma agli italiani non e' dato conoscere quale sia lo stato di salute del proprio primo ministro.
Ed anche questa e' democrazia. Almeno vista da questa parte dell'oceano.