A Roma siamo due milioni e ottocentomila abitanti stando alle ultime rilevazioni del 2017
Però deve essere aggiunto almeno un altro milione e mezzo di gente che a Roma ci vive ma è come se non esistesse.
È successo anche a chi vi scrive perché per anni abbiamo abitato nella splendida capitale della Repubblica Italiana, Ma la nostra residenza ufficiale era rimasta a Firenze.
Nonostante tutto quello che si dice e si scrive sui romani, in effetti si tratta di una popolazione composta da individui che in genere hanno una cospicua resilienza, se si considerano le condizioni nelle quali sono tenuti a spendere le loro giornate.
Parlare di Roma e dell'ignobile problema dei rifiuti e' affermare qualcosa di super scontato. Le decine di migliaia di turisti che ogni giorno si riversano nella capitale italiana non riescono a trattenere lo sgomento di fronte allo strabordare dei cassonetti pieni di ogni lordura.*
Mio figlio Marco che da anni vive a Bangalore in India ogni volta che viene a trovarmi dice un po' strafottente che gli sembra di stare a casa quando si trova qui a Roma..
Ma negli ultimi tempi ha inserito una lieve modifica a questa sua affermazione. Sottolineando che da qualche tempo nella capitale della high tech indiana stanno migliorando sensibilmente in termini di servizi alla cittadinanza.
Se uno ha bisogno di un prelievo medico in quella città nel giro di pochi minuti gli infermieri arrivano a casa in moto, ti tolgono il sangue e dopo un'ora hai i risultati on line. Quanto alla monnezza sembra che a Bangalore stiano prendendo dei seri provvedimenti.
La popolazione romana che sopravvive in qualche modo nonostante le migliaia di tonnellate di monnezza e' composta in prevalenza da persone di mezza età, se non anziani.
Specializzati nel lancio del sacchetto contenente i rifiuti di varia natura e classificazione. Lanciare un sacco in eta' avanzata non e' uno scherzo. Qualcuno preferisce lasciarlo per terra.
Spesso andiamo a Siena e ci succede di guardare con attenzione i cassonetti nelle varie strade, non parlo del centro storico, ma della periferia.
Non ci sono sacchetti e tantomeno immondizia fuori dai cassonetti.
A Roma sappiamo bene che il sindaco Gualtieri, al quale ci unisce l'amore per la chitarra, si sta adoperando per cercare di risolvere questo terribile problema di immagine della capitale della Repubblica Italiana.
Ma nonostante il suo impegno e quello dei suoi assessori proprio l'immagine di questa meravigliosa e unica città resta ammorbata da un incredibile disimpegno civile che ha caratterizzato le amministrazioni precedenti.
E all'osservatore che ritorna dopo decenni gli frullano in continuazione i soliti interrogativi: tutto questo dipende solo dai servizi carenti dell'amministrazione pubblica o c'è qualcos'altro?*
E allora emerge che c'è tanta parte di responsabilità anche dei cittadini per i quali il salotto di casa deve essere spazzato e pulito.
Quanto a quello che avanza lo si si butta. In un tipico atteggiamento da paesi del quarto mondo anche se in qualcuno di questi paesi ormai si fa rispettare l'ordine pubblico con le staffilate e in alcuni col taglio della mano.
Disposizioni destinate sia a chi imbratta sia agli operatori della pulizia che non lavorano bene.
A Colombo in Sri Lanka, se qualcuno viene beccato mentre getta qualcosa per strada, non solo viene arrestato. Ma gli viene comminata una pena pari ad una settimana di pulizia intorno al blocco nel quale ha commesso il reato.
Un suggerimento per Gualtieri.
Ed anche questa e' la meravigliosa Italia.
Oscar
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