La Grande Depressione del 1929 mise in ginocchio i produttori di film e si racconta che famose stars di Hollywood si vendessero sessualmente nei locali di Yamashiro.
Sino alla Seconda Guerra Mondiale Yamashiro e' stato un punto di riferimento per l'industria cinematografica.
Scoppiato il conflitto ed entrata l'America in guerra contro Giappone, Germania e Italia la vita dei giapponesi residenti negli Stati Uniti si fece molto difficile, al punto che furono creati campi di concentramento. Analogo privilegio fu riservato a molti italiani.
Il palazzo pagoda venne danneggiato dai vandali, le sue strutture demolite. Si credeva che la costruzione su una collinetta di 250 piedi fosse un centro di segnalazione per i giapponesi.
Nel 1948 Thomas O. Glover compra per pochi soldi la costruzione che era in uno stato di abbandono. Voleva demolirla e costruire sul terreno un mega albergo. Ma durante i lavori, sotto un mantello di gesso cominciarono a venire alla luce le strutture originarie giapponesi e decise di reecuperare l'edificio originario.
Nel 1960 nasceva cosi' di nuovo il ristorante e il bar Yamashiro, aperto solo la sera. Centinaia le persone che affollano le sale del ristorante dal quale si gode una vista spettacolare di downtown.
Se uno non beve vino e si limita ad un sushi la spesa e' intorno ai 50 dollari. Il cenone dell'ultimo dell'Anno costa 100 dollari e comprende quattro portate, dolci, orchestre e lo champagne per il brindisi. E se uno pensa a dove siamo, non sembra una richiesta eccessiva.
No comments:
Post a Comment