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Solo B. ci può salvare!

Dal blog di Jacopo Fo su Il Fatto
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Gli ultimi sondaggi d’opinione ci dicono che solo 1 italiano su 10 è convinto che le cene a casa di B. siano state una roba da educande.

Ma 3 italiani e mezzo su 10 sono convinti che anche se ha fatto il porcello è meglio di tutti gli altri e deve continuare a governare.

Ho avuto occasione di sentire il parere di alcuni di questi sostenitori a oltranza del Ciclope di Arcore…

Un’anziana signora mi guarda negli occhi con uno sguardo di commiserazione e mi dice: “Gli uomini sono tutti uguali. Sono dei maiali. Tutti! Io sono vecchia, li conosco bene! Cosa crede che facciano gli altri?”

E c’è quello con lo sguardo vispo che asserisce: “Almeno gli piacciono le donne, quelli di sinistra vanno a trans!”

C’è poi il ragazzo simpatico che mi colpisce di sorpresa con un: “Ma insomma: è scivolato sulla buccia di banana delle ragazze, ma dimmi una sola cosa sbagliata che ha fatto Berlusconi” (devo ammettere che di fronte a una simile affermazione ho subìto un minuto di vuoto mentale misto a panico, non mi veniva in mente niente da dire, solo vertigine e sgomento).

C’è il virilista: “Se ero al suo posto altro che Bunga Bunga gli davo!”

E c’è il possibilista: “Può capitare a tutti di finire con una che non ti dice che ha 17 anni…”

Ma io sono convinto che ci sia un altro motivo per continuare a sostenere B. che difficilmente verrà tirato fuori in una discussione. Il problema è che siamo salvi grazie a B. e forse questo la sinistra dovrebbe iniziare a dirlo.

B. è un male necessario.

Sento pochi insorgere sul fatto che in Italia il falso in bilancio viene punito con una multa. E anche l’insider trading, l’uso di notizie riservate per speculare in Borsa. Sono reati che nel resto del mondo costano anni di carcere duro.

E anche il fatto che in Italia la giustizia non funzioni fa parte del gioco.

Sarebbe ora di dirlo che l’Italia assolve un compito simile a quello dei paradisi fiscali. Noi siamo un paradiso illegale. Abbiamo cose ghiotte per i riciclatori di denaro come lo scudo fiscale…

Da noi le regole sono lasche e spesso teoriche, opinabili, cavillabili, condonabili.

Ed è così da sempre, l’Italia è stata il ponte dei commerci impossibili: tra paesi arabi e Israele, tra Usa e Urss, tra Sud Africa e Europa…

Da noi si trova sempre una soluzione… Siamo creativi.

Il caso di B. è la prova lampante di quanto sostengo: egli dimostra ogni giorno che la legge italiana è scritta apposta per essere raggirata dai potenti, dai furbi e dagli amici degli amici.

B. ha ragione quando dice che la nostra situazione economica è migliore di quel che sembra perché il calcolo del rapporto tra debito dello stato e PIL (il valore di quanto si produce in un anno) è falsato: non si calcola l’economia sommersa (tutto quello che viene pagato in nero).

Se poi ci aggiungiamo il valore dell’economia della mafie e della corruzione il nostro Pil schizza alle stelle. Per questo la Grecia crolla e noi no.

E oltretutto B. con la sua politica Bunga Bunga Mubarak, ci porta a casa tanti bei contratti firmati con i peggiori dittatori del mondo, da noi si sentono amati, coccolati… Parliamo di contratti miliardari…

Se la sinistra vuol veramente trasformare l’Italia in un paese legale deve dire anche come farà a far galleggiare la nostra economia senza il salvagente della finanza grigia e nera. Ci vogliono idee, ci vuole un programma vero, un modello nuovo di Sistema Italia. Solo se c’è un progetto credibile, che crei entusiasmo e speranza, si può pensare che gli italiani decidano di smettere di essere lo Stato della legalità condizionata.

Ma niente chiacchiere: voglio vedere il piano finanziario.

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