Caro Presidente:
tutti i commenti letti in questi giorni sostengono che lei ha perduto nel favorire il compromesso che ha portato alla elevazione del tetto del debito ed ha evitato il default degli Stati Uniti. I democratici arrabbiati si ritengono traditi. I repubblicani fondamentalisti del Tea Party esultano perche', secondo loro, sono riusciti ad imporre a lei ed al proprio partito le proprie condizioni esasperate.
I sondaggi dicono che il suo gradimento e' ora molto basso perche' gli americani, che sono affetti da miopia, giudicano sulla base del portafoglio e del giorno per giorno. "It's the economy, stupid", la famosa frase di James Carville, stratega della vittoria di Bill Clinton nel 1992 su Bush padre.
Ma che cosa avrebbe dovuto fare il Presidente degli Stati Uniti? Spezzare tutto in nome di un confuso liberalismo?
Lei ha scelto la dignitosa strada del bilanciamento tra diverse tesi ognuna delle quali stingeva in un radicalismo fondamentalista. Ed ha evitato, almeno per il momento, il disastro d'immagine in una situazione mondiale che si va deteriorando di ora in ora.
Molte altre dure prove l'attendono al varco.
In questi due anni e mezzo di presidenza i suoi capelli si sono ingrigiti, sempre piu' magro e scarsa voglia di sorridere. Oggi Lei compie 50 anni. Un giovane presidente per la piu' 'antica', moderna democrazia.
Auguri doppi, signor Presidente.
Lei e' un Leone, come chi, molto piu' modestamente, Le scrive.
Con Grande stima
Oscar Bartoli
(momentaneamente a Los Angeles)
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