A fare gli onori di casa il nuovo ambasciatore nella persona di Mariangela Zappia, prima donna a gestire la difficile posizione di collegamento diplomatico tra l'Italia e gli Stati Uniti.
Ospite ufficiale della serata il Presidente della Camera, Roberto Fico, che in un breve intervento al microfono ha detto di avere avuto contatti con colleghi parlamentari americani, democratici e repubblicani, ai quali ha spiegato le cose dell'Italia. Che deve essere stato uno sforzo tremendo del mite Fico se si tiene conto delle turbolenze che stanno squassando il suo Movimento.
Ma, con tutto il rispetto per la massima carica parlamentare italiana, e' stato l'intervento di Mariangela Zappia che ha dato un tono all'incontro che riapriva una consuetudine bloccata per tanti mesi dalla pandemia. (ad ogni ospite e' stato chiesto in anteprima di inviare il certificato di vaccinazione americana).
Aiutata da una 'presenza' molto gradevole (adesso le valchirie del 'Me-too' si scateneranno) l'ambasciatrice (come vuole essere chiamata) ha parlato dello stupito apprezzamento che gli americani stanno rivolgendo all'Italia per quanto fatto e quanto si sta facendo, non solo per contenere e superare la falcidie del Covid 19, ma per consolidare una forte ripresa economica, garantita da una intensificazione delle nostre esportazioni in America di cui la Zappia ha voluto portare testimonianaza.
Una Italia aggiungiamo noi che brilla incredibilmente nello sport, un'Italia che ha organizzato con successo il pericoloso appuntamento del G20 appena concluso a Roma (tutti si aspettavano la solita caciara alla vaccinara , ma non certo la perfezione organizzativa voluta e garantita da Mario Draghi).
Il vostro cronista a Villa Firenze ha partecipato a tanti incontri negli oltre venti anni di permanenza sul suolo americano.
Ma non gli era mai successo di sentirsi cosi' orgogliosamente superinnamorato della sua lontana Italia, splendidamente rappresentata da quel nuovo ambasciatore con alle spalle un impressionante ruolino di marcia.
Ed anche, pensate voi, da Elisabetta Savigni Ullmann, l'interprete dei presidenti americani, famosa ormai a livello planetario per la sua mimica facciale e fiondatasi di nuovo a Washington per assistere il Presidente della Camera nella sua interlocuzione americana.
Potrete dire che i vecchi hanno la lacrima facile. E magari avete ragione.
Ma scrollarsi di dosso decenni di rassegnato cinismo non e' stato facile per il vostro redattore.
Grazie a Mariangela Zappia.
Oscar
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Grazie Oscar per questa bella notizia su come siamo, oggi, percepiti negli States. Merito delle figure istituzionali, a capo del governo, a capo di questa nostra Ambasciata, e nelle Scienze e nella Cultura e nello Sport che oggi ci rappresentano.
Spero che i nuovi barbari (è inutile ripetere i loro tre cognomi) - che, per ora, stanno stazionando alle porte del nostro Stato di diritto – prossimamente non rovinino e distruggano tutto, di nuovo.
Abbracci
Sandro
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