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Noi vecchi non possiamo essere e sentirci vecchi, soprattutto il Giorno del Ringraziamento

Anche se le aspettative di vita sono aumentate negli ultimi decenni, l’imperversare della pandemia ha ridotto notevolmente l’esistenza a milioni di individui a cominciare da noi americani che di problemi sanitari ne abbiamo avuti e ne abbiamo tanti.

Iniziando dal diabete innescato dall’obesità che colpisce più di 130 milioni di individui su una popolazione di 340 milioni.

E l’obesità - diabete è scatenata a sua volta dal cibo spazzatura imposto dalle campagne di marketing che la gente assorbe passivamente nelle ore di consumo televisivo giornaliero.

Perche' noi vecchi non possiamo essere e sentirci vecchi.  Siamo costretti a competere con i giovani. La vecchiaia e' stata cancellata.

La colpa e’ della società (tanto per lamentarsi) e della cultura nella quale viviamo tutti quanti, giovani e anziani.

Il giovanilismo dilagante ha impestato e annullato le corrette distinzioni naturali sulle quali si è basata la vita del cosiddetto homo sapiens da settecento milioni di anni fa sino ad oggi.

Essere anziano è quasi un crimine in molte società occidentali a cominciare da quella nella quale vivo da decenni e cioè gli Stati Uniti d’America.

Sei ancora in vita nonostante l’età? Allora è bene che ti cimenti con la chirurgia plastica perché le rughe e gli appesantimenti della vecchiaia non sono concessi soprattutto alle donne ma sembra ormai accertato anche agli uomini.

Per cui vedi queste facce marmorizzate nelle quali spesso l’intervento del chirurgo o l’iniezione del botulino stanno creando delle cadute asimmetriche della pelle.

I vecchi sono una terribile rottura per il resto della famiglia. Ed allora, se hanno qualche risparmio, meglio cacciarli in quei cimiteri di elefanti che sono le residenze per anziani che qui in America non costano meno di sette-ottomila dollari al mese per pagare i quali si deve vendere qualche proprietà del vecchio pur di levarselo dai piedi.

E bada bene: non è che se stai in uno di quei dormitori di lusso sei garantito quando ti arriva un coccolone perché chiamano immediatamente l’ambulanza e ti scaricano al più vicino pronto soccorso. Dopodiché inizia il calvario prima di arrivare a chiudere per sempre la tua pagina di vita.

Facile immaginare cosa succede a chi non ha possibilità economiche e si vede costretto a immergersi in una bolgia infernale di istituzioni fatiscenti perché in America, ma non solo, se non hai soldi sei finito.

Poi c’è il sesso. Giornali e riviste, radio e televisione parlano sempre più spesso del sesso degli anziani.

Sembra, almeno stando a questi media, che i vecchi rinchiusi nei dormitori di lusso ed anche in quelli meno pregiati pensino soltanto a fare sesso aiutati e sollecitati dalle tonnellate di stimolanti chimici che trovano anche in un settore che sembrava impervio per il marketing aziendale, sbocchi commerciali inauditi.

La chimica sessuale è stato il più grande successo planetario degli ultimi decenni insieme alla chimica del controllo della fertilità.

Il Viagra e gli analoghi prodotti concorrenti hanno modificato miliardi di comportamenti non solo tra i maschi anziani ma anche tra i giovani e meno giovani assetati di prestazioni sovrumane o afflitti da psicosi che ne riducono le capacita’.

Noi vecchi non possiamo essere vecchi se vogliamo avere ancora un minimo di diritto di cittadinanza in una società che, a parte il dolore della pietà familiare, ha applaudito l’ecatombe di massa degli anziani fatta dal virus e dalle sue varianti che hanno scremato, si fa per dire, la società nella quale i vecchi sono una pesante spesa corrente che non produce alcunche.

Per milioni di anni, a cominciare dalle comunità tribali, gli anziani hanno sempre rappresentato un pilastro fondamentale di quelle societa’ anche se allo stato embrionale.

Gli anziani erano i saggi, i depositari degli archivi del ricordo familiare e sociale.

Gli anziani erano il riferimento ai principi etico morali sui quali i giovani dovevano conformarsi.

Gli anziani erano gli eroi sopravvissuti delle battaglie per il mantenimento della specie e quindi modelli di vita sui quali i giovani dovevano orientare le proprie scelte.

Gli anziani erano il rifugio nel quale i giovani potevano attenuare il dolore delle vicende che colpiscono gli affetti.

Gli anziani erano la sicurezza morale in un mondo caratterizzato dalle asperità quotidiane della sopravvivenza.

Oggi tutto questo è cancellato perché la famiglia spesso è distrutta e là dove ancora riesce a sopravvivere la grande mobilità fa sì che il contatto della convivenza con gli anziani sia ormai un capitolo quasi chiuso.

Quanto al ricordo basta andare su Google.  

Il ritrovarsi insieme in una unità familiare resta per una società come quella americana confinato alla ricorrenza del Giorno del Ringraziamento alla quale si assoggettano gli spezzoni dei nuclei familiari impegnati in lunghe trasferte in auto e in aereo per trascorrere insieme alcune ore nelle quali è sempre più difficile rinserrare antichi vincoli affettivi.

Il mercato del lavoro comincia a rifiutarti alla vigilia della anzianità, superati i cinquant’anni.

Se non hai avuto fortuna e sei oppresso dalle conseguenze di un divorzio i momenti di pace con te stesso si sono ridotti fondamentalmente.

Se non sei riuscito a mantenere un buon rapporto con i figli, se la distanza interposta con loro ti rende sempre più difficile il vederli nonostante gli Zoom e Whatsapp (perché quello che conta è il contatto fisico attraverso cui si riversano i sentimenti), allora ti senti ancora di più mutilato nella tua fisicità.
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Dice il maligno:       "Ma allora sei messo proprio male!"
Risposta:                "Grazie a Dio sono molto fortunato e circondato da tanto affetto,"
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Buon Thanksgiving Day



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You are so right. Go ahead with many happy years. 
Robert
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Una valanga di grazie, Oscar, di questa formula lacrimogena per tirar avanti.
Luigi Giacchino

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