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6 Gennaio 2021, la conferma che Trump non voleva lasciare la Presidenza e ha benedetto l'assalto al Campidoglio


La Commissione d'inchiesta del 6 gennaio voluta dalla speaker Nancy Pelosi ha lavorato per sei mesi intervistando centinaia di protagonisti della tragica giornata che ha visto l'assalto a Capitol Hill di migliaia di esagitati.

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Se fossi un repubblicano, al termine delle quasi due ore di collegamento, direi che a seconda della dosaggio del mio destrismo:

si tratta di una sporca propaganda televisiva dei democratici afflitti da crescente paranoia perché sanno bene che nelle prossime elezioni di mezzo termine del novembre 2022 prenderanno un sonoro calcio nel culo;

quelle migliaia di goliardi che protestavano talvolta in maniera forse eccessiva spaccando vetri introducendosi all'interno del Campidoglio, cercando il vicepresidente Mike Pence che volevano impiccare (compresa forca con tanto di cappio per farsi capire bene) erano eccitati perché felici di fare una scampagnata nella capitale federale che gli era stata pagata da qualcuno;

E poi, se Donald Trump udendo le migliaia di suoi fan che imploravano l'impiccagione del vicepresidente Mike Pence, ha detto testualmente: "se lo merita…!" il mitico ex presidente non sbaglia mai.

il fatto che di quelle migliaia di fervidi patrioti oltre 800 siamo stati mandati nelle carceri ed ancora non siano stati liberati è un vero attentato alla democrazia che al primo emendamento della costituzione garantisce la libera espressione del proprio pensiero (sì, va bene, forse era un modo un po' eccessivo di esprimere il proprio pensiero ma sono giovani…);

la recita della scontata litania di accuse fasulle nei confronti del mitico ex presidente Donald Trump non fa altro che rinfocolare la convinzione di decine di milioni di americani che si tratta dell'uomo giusto da essere rimesso al posto giusto.

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Se fossi un democratico sarei molto soddisfatto dopo aver assistito alla prima delle sei puntate 'live' di questa tanto discussa Commissione d'inchiesta che tribunale non è perché ogni decisione di carattere giudiziario dovrà essere presa necessariamente dal ministro di Grazia e Giustizia.

Lo show, chiamiamolo così senza offesa, è stato organizzato perfettamente da chi si intende di televisione e non ha mancato di tenere inchiodati davanti al televisore decine di milioni di persone anche se al momento non è ancora chiaro di quale consistenza sia stata la audience di questo importante spettacolo che ha visto come attori principali il presidente Thompson e l'onorevole Cheney repubblicana considerata il peggio della fogna per avere aderito e lavorato con grande impegno in questo consesso accusatorio nei confronti del suo partito di appartenenza e dell'autocrate sconfitto alle elezioni del 2020.

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Ma sono soltanto un osservatore, non posso dire imparziale perché questa qualità è un mito del giornalismo e della comunicazione, troppo spesso dimenticando che chi riferisce una storia lo fa attraverso il filtro della propria sensibilità e base culturale.

Devo dire comunque che lo spettacolo offerto dai membri del comitato del 6 gennaio è stato di estremo interesse, soprattutto perché sono state inserite e rese pubbliche delle video clip che hanno messo in evidenza il livello di violenza organizzata che ha caratterizzato l'azione delle migliaia di seguaci del presidente Trump. Ma anche le evidenti e confermate responsabilità di questo personaggio che non solo ha dato il suo appoggio alla violenza ma ne aveva garantito in precedenza l'organizzazione nei dettagli.

Tra le varie testimonianze ricordo al lettore quella dell'ex ministro della giustizia Barr che ha definito il progetto di sommossa popolare sostenuto da Donald Trump una "stronzata", definizione questa che e' stata condivisa nella dichiarazione fatta al comitato dalla figlia Ivanka.

Mi chiedo quanto l'avere portato alla ribalta la responsabilità di Donald Trump sostenuta da inequivocabili fatti e testimonianze, possa comunque intaccare in qualche modo la fede mitica di decine di milioni di americani che della democrazia non sanno cosa farsene.

Soprattutto considerando il fatto che il prezzo della benzina è arrivato a superare i cinque dollari al gallone e in qualche stato raggiungendo addirittura i sette-nove dollari.

Sì perché, è bene tenerlo in considerazione, la gente vota pensando al proprio portafoglio e non al fatto che l'esperimento della democrazia americana stia rivelando tutta la sua fragilità, a causa dei lasciti della Guerra Civile mai conclusa effettivamente nel 1865.

E gli affanni della nazione americana riguardano anche noi per il principio dei vasi comunicanti.

Oscar



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