Caro Oscar,
Mi sembra strano che, a fronte della tua saggezza e profonda conoscenza degli usi e costumi di noi italici, tu ti possa meravigliare della polemica sui Massoni. Da noi, sai bene, vige l'inveterato detto :" E' una cosa che si fa, ma non si dice". Questa e' una regola basilare per il ns. quieto vivere. Come sai, sono cattolico credente, rotariano e quanto altro. Ma se devo confessarmi, devo evitare di dire che sono massone (i miei nonni e zii erano scomunicati per questo e, conseguentemente, se la facevano lontano dai "baciapile", pur avendo rapporti culturali con dei prelati di sana apertura mentale) ed al mio Rotary (dove, come sai, ci sono almeno 7 Massoni di livello) devo nascondere la mia appartenenza, salvo "incazzarmi" quando qualche cattocomunista afferma che la Massoneria e' deviazione e malaffare e che essere Rotariani esclude l'essere Massoni. Quindi, sono Massone, lo faccio, ma non lo dico. E con me tutti.
Purtroppo, come dici, e' meglio concentrare l'attenzione del Bel Paese sulle trame massoniche piuttosto che guardare allo sfascio della ns.societa'. In ogni inchiesta di malaffare mafioso o camorristico salta sempre fuori una compartecipazione di "Logge Calabresi" deviate (un paio di gaglioffi che si costituiscono sovente in Loggia) e che fa tuonare il ns. GM Raffi sulla totale estraneita' del GOI a tali agglomerati di malaffare. Pero' il solito magistrato di turno va alla ribalta ed i giornali si scatenano. Allora passano sotto silenzio le "vigliaccate" della ns. classe politica (tutta presa insieme), dove il gioco delle parti e' svolto da copione, ma ove si concorda sempre e tacitamente sulla DEITA' della CASTA.
Ti porgo un modesto esempio. Nella prima versione Tremonti della stretta finanziaria troneggiava la proposta che la classe politica avrebbe fatto i suoi sacrifici: 10% di taglio stipendi, soppressione di Provincie, taglio dei rimborsi elettorali ai Partiti, riduzione del 5% per gli stipendi dei burocrati di Stato, tagli alle spese di Camera e Senato. Ebbene, nella proposta ultima all'approvazione del Parlamento (dopo il solito iter costituzionale) tutto questo e'
scomparso. Con una piccola variante, pero'. I Parlamentari avranno un taglio agli stipendi ( 3 - 5%) a partire dalla prossima legislatura e solo per tre anni, le Provincie non verrano soppresse, la piu' parte degli enti rimarra' dov'e', i rimborsi elettorali rimarranno per questa legislatura per foraggiare gli oltr 250 Partiti che hanno partecipato alle elezioni, la riduzione degli stipendi ai burocrati sara' fortemente ridimensionata (se non annullata) per l'annunciata ondata di scioperi. A questo punto e' un'offesa al bene dell'intelletto (per chi ce l'ha) sentire le interviste ai membri del Governo ed a quelli dell'Opposizione. Gli uni affermano l'aver portato in Parlamento una manovra finanziaria equa, gli altri trattarsi di una manovra iniqua, che fa pagare soltanto i poveri ed i lavoratori.
Pero', NESSUN ACCENNO AGLI OBLIATI TAGLI DELLA CASTA! In Francia un cittadino paga ogni anno 1.35 € per i costi della politica, in USA 0.50 $ soltanto per il rimborso dei costi della campagna presidenziale (ogni 4 anni), in Italia 6.75 € anno.
Pero' la Sinistra (ove imperano i cattocomunisti Bindi & Company) tuona sull'appartenenza alla Massoneria e non sulla possibilita' o necessita' di riforme strutturali. Ovvero, se ne chiacchieri pure, ma non si accenni mai ai costi della politica!
Caro Oscar, siamo nel Bel Paese e con un'Isola dei Famosi, il Grande Fratello, una mandolinata, un concerto rock, un paio di scioperi conditi da concerti a tarallucci e vino, si sistema tutto.
La volonta' di spostare sempre al prossimo mandato parlamentare non realizzabili riforme strutturali ed il continuare a parlare che i mali del Paese sono attribuibili alla Massoneria e' quello che calma gli animi.
Un abbraccio
Aldo
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