Anche nel Rotary si nota la differenza tra Italia e Stati Uniti. Lasciatelo dire da uno che nel Rotary milita dal 1977 ed ha contribuito alla creazione di due club a Roma. Mentre nel mondo il principio fondante rotariano e' 'servire', molti che aderiscono al Rotary in Italia lo intendono come 'servirsene'. E cosi' stuoli di liberi professionisti fanno domanda per entrare nei club per ampliare la propria clientela. Quanto alle riunioni queste talvolta vengono utilizzate per promuovere qualcuno, fare pubblicita' a qualche prodotto, sostenere quel candidato politico e via citando. Per fortuna ci sono Presidenti di club che agiscono nella giusta filosofia voluta da Paul Harris. Il Rotary Club di Washington sostiene economicamente e operativamente 140 agenzie che vanno dalla ristrutturazione delle abitazioni per gli anziani diseredati alla lotta contro l'analfabetismo di ritorno, alle cure mediche per i poveri, alla distribuzione di dizionari nelle scuole medie per insegnare correttamente l'inglese.
Vincent A. Keane e' il CEO della Unity Health Care Foundation. A Washington sono circa 14mila gli homeless di cui quasi la meta' costituita da veterani di guerra. Ma la crisi e la recessione hanno reso ancora piu' disastroso il panorama della disperazione e della poverta' nella Capitale della Nazione. Unity Health Care Foundation assiste i senza casa, quelli che non hanno assicurazione sanitaria (e in aAmerica sono piu' di 50 milioni su un totale della popolazione di 304 milioni di abitanti). Assiste i figli di madri singole che non hanno un lavoro, si dedica ai malati di Aids il cui numero a Washington e' in cima alle classifiche nazionali. Vincent A. Keane ha in pratica fondato questa organizzazione e la sostiene con il suo entusiasmo e la sua dedizione. Ormai Unity Health Care Foundation e' una struttura nella quale lavorano 850 persone tra medici, infermieri, personale vario. La Fondazione ha 29 centri dislocati nei quadranti piu' poveri della citta' ed e' dotata di una grande struttura medica mobile. Ogni anno sono piu' di 81mila le persone assistite per un totale di 490mila visite e interventi effettuati. L'anno scorso Michelle Obama ha voluto visitare Unity Health Care Foundation mettendo in risalto quanto questa iniziativa sia valida non solo per la Capitale della Federazione ma anche come esempio da imitare per altre situazioni locali. Al termine della sua appassionata illustrazione Vincent A. Keane e' stato salutato da un grande applauso dei membri del Rotary Club di Washington che, a conferma della stima e riconoscenza nei confronti di chi dedica tempo, denari e fatica ad aiutare chi ha bisogno, hanno messo mano al portafoglio. Ed anche questo e' Rotary. Almeno da questa parte dell'oceano.
Vincent A. Keane e' il CEO della Unity Health Care Foundation. A Washington sono circa 14mila gli homeless di cui quasi la meta' costituita da veterani di guerra. Ma la crisi e la recessione hanno reso ancora piu' disastroso il panorama della disperazione e della poverta' nella Capitale della Nazione. Unity Health Care Foundation assiste i senza casa, quelli che non hanno assicurazione sanitaria (e in aAmerica sono piu' di 50 milioni su un totale della popolazione di 304 milioni di abitanti). Assiste i figli di madri singole che non hanno un lavoro, si dedica ai malati di Aids il cui numero a Washington e' in cima alle classifiche nazionali. Vincent A. Keane ha in pratica fondato questa organizzazione e la sostiene con il suo entusiasmo e la sua dedizione. Ormai Unity Health Care Foundation e' una struttura nella quale lavorano 850 persone tra medici, infermieri, personale vario. La Fondazione ha 29 centri dislocati nei quadranti piu' poveri della citta' ed e' dotata di una grande struttura medica mobile. Ogni anno sono piu' di 81mila le persone assistite per un totale di 490mila visite e interventi effettuati. L'anno scorso Michelle Obama ha voluto visitare Unity Health Care Foundation mettendo in risalto quanto questa iniziativa sia valida non solo per la Capitale della Federazione ma anche come esempio da imitare per altre situazioni locali. Al termine della sua appassionata illustrazione Vincent A. Keane e' stato salutato da un grande applauso dei membri del Rotary Club di Washington che, a conferma della stima e riconoscenza nei confronti di chi dedica tempo, denari e fatica ad aiutare chi ha bisogno, hanno messo mano al portafoglio. Ed anche questo e' Rotary. Almeno da questa parte dell'oceano.
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Un rotariano ci scrive
Egregio Oscar,
evidentemente lei ha vissuto pessime esperienze. Visto che ha fondato due Club nella Capitale , di certo avrà avuto modo di dare un buon esempio e di mettere i Club sulla giusta strada. Questo fa di un rotariano un Rotariano, mentre parlando così negativamente del proprio Paese si fa di un Italiano un italiano.
Cordiali saluti
Renato Ranghieri
Può mettere anche me sul suo Blog ...se vuole
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Rispondiamo:
Boh!
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