The women complained of sexually suggestive behavior by Cain that made them angry and uncomfortable, the sources said, and they signed agreements with the restaurant group that gave them financial payouts to leave the association. The agreements also included language that bars the women from talking about their departures.
News and comments from the Capital of the United States (and other places in the World) in English and Italian. Video, pictures, Music (pop and classic). Premio internazionale "Amerigo".
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Cherchez la femme...
Attacco all'Italia
Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se una potenza nemica attaccasse l'Italia? Proviamo ad immaginare. Il Nemico, diciamo la Repubblica delle Banane, dichiara guerra ed ammassa il suo esercito lungo le Alpi e la sua flotta lungo il Tirreno. Primo giorno: il tg 1 dà la notizia dopo lo sport. Nessuna reazione dai politici. Secondo giorno: Berlusconi dice che va tutto bene, lui e' amico del presidente della Repubblica Delle Banane, non sussiste pericolo. Bossi insulta chi lo intervista. Calderoli va in Tv con la maglietta” Repubblica delle Banane merda.” Di Pietro chiede le dimissioni di Berlusconi. Napolitano si appella all'unità nazionale. Casini chiede un gesto di discontinuità. Le parti sociali chiedono di essere sentite. Terzo giorno. Berlusconi compare in TV e dice che, invero, si tratta di una mossa eversiva dei magistrati di Milano. Bossi dice che la Padania non corre alcun pericolo. Degli altri non gli frega niente. (pernacchia). La FIOM dice che e' un complotto della Fiat. Intanto, il nemico sfonda al Brennero. La CGIL esprime contrarietà. Pannella inizia lo sciopero della fame. DiPietro chiede le dimissioni di Berlusconi. Bersani chiede un passo indietro. Quarto giorno: Berlusconi compare in tv e, con un sorriso complice, dice: " ho risolto tutto, grazie ad una serata galante con la figlia del presidente della repubblica delle banane. Ora siamo amici, il loro esercito si e' ritirato dal Brennero." Berlusconi non sa che il nemico ha cambiato strategia ed ora attacca dal mare. Quinto giorno: la tv annuncia che il nemico e' sbarcato in Sicilia. Bossi dice: la cosa non ci riguarda. Gli fanno notare che la Sicilia fa parte dell'Italia. Lui mostra il dito medio. Casini chiede la convocazione di un tavolo di crisi con le forze sociali. D'Alema si dice contrario e propone l'istituzione di una Commissione Bicamerale (si dice pronto a presiederla) per decidere la strategia difensiva. La CGIL minaccia uno sciopero. Sesto giorno. Il nemico arriva in Calabria e, nel contempo, sfonda in Friuli. Il governo convoca le Parti sociali e le Opposizioni, per decidere come difendere la Patria. Napolitano manda un messaggio di auguri nel quale ricorda che sarebbe increscioso essere conquistati da una potenza nemica proprio nel 2011. Bossi chiede cosa c'entra il 2011. Gli spiegano che e' per via del centocinquantesimo dell'Unità d' Italia. Lui rutta. Settimo giorno: Ha inizio la riunione. Berlusconi dà il benvenuto a tutti ma pare distratto: il suo sguardo e' attratto dal vestito trasparente della Prestigiacomo. Bossi si e' portato il figlio Renzo per fare pratica: gli dice di prendere appunti, perché dovrà fare il riassunto del convegno; Renzo appare disorientato e, di nascosto, telefona al CEPU per farsi spiegare il significato di "appunti" (credeva fossero punti appuntiti) e "riassunto". Di Pietro chiede le dimissioni del governo; Bersani chiede un passo indietro. La Russa propone di bombardare il nemico con l'aviazione; Tremonti si oppone perché costa troppo. La Russa propone allora di usare il gas, almeno contro il nemico che ha invaso la Sicilia e la Calabria. Casini si oppone perché sarebbe messa in pericolo la popolazione locale. Bossi dice:" chi se ne frega, son tutti terroni!" Brunetta gli fa notare che sono italiani anche loro. Bossi replica: “non rompere i c...i nano!” E mostra il dito medio. La Russa propone di mandare i Bersaglieri; la CGIL chiede che prima sia rinnovato il contratto, sia concesso un aumento di salario e siano diminuite le ore di lavoro. Sacconi, Ministro del Lavoro, fa notare che non esiste il CCNL dei bersaglieri. La Camusso, indignata, proclama sei giorni di sciopero generale. Pannella inizia lo sciopero della sete. Ore 18. La riunione e' sospesa perché quella sera gioca l'Inter in coppa e il ministro della Difesa deve prendere un aereo (di Stato) per arrivare in orario allo stadio. Renzo Bossi ne approfitta per copiare gli appunti della Bindi; poi li manda al CEPU per farsi fare il riassunto. Berlusconi si assenta qualche ora per rilassarsi con la Minetti. Ottavo giorno: arriva un messaggio di Napolitano che contiene un severo monito. Il nemico e' arrivato a Verona. La Russa e' furibondo: l'Inter ha perso ed è eliminata dalla coppa. Bossi arriva in ritardo fumando il sigaro; Casini chiede serietà. Di Pietro chiede le dimissioni del governo. Bersani chiama Penati ed esulta: abbiamo i fondi per finanziare la difesa. Però serve un passo indietro del governo. Si va avanti a discutere sino a sera. Alla fine arriva un telegramma di Napolitano che dice di essersi stufato: si mandi l'esercito a difendere la Patria. (Renzo Bossi chiama di nascosto il CEPU per sapere cosa sia l'apatria). Calderoli é felicissimo perché può mostrare la sua nuova maglietta con scritto: vi romperemo le ossa. La CGIL, pur esprimendo rispetto per il Presidente, fa notare che, sino a quando non si e' rinnovato il CCNL i soldati non si muovono: altri sei giorni di sciopero! Nono giorno: tutti al mare. Decimo giorno: compare in TV il presidente della Repubblica delle Banane ed annuncia di avere conquistato l'Italia e arrestato governo, deputati, senatori e parti sociali. Tutti mandati a lavorare nel circo locale, dove, peraltro, si trovano benissimo: Bossi ha fatto amicizia coi gorilla e rutta in continuazione; Berlusconi ha trovato una femmina di scimpanzé che e' carinissima. Bersani passa il tempo a smacchiare i leopardi. Unico problema, la Camusso: ha convinto i clown del circo a scioperare. Un mese dopo: gli Italiani decidono di fare da soli e, armati di forche e badili, si sbarazzano in tre giorni delle forze nemiche. Secondo voi, andranno al circo a liberare i politici e le parti sociali?
Foster Care: dalla padella nella brace
“Foster Care” è sinonimo di affidamento di un minore difficile ad una famiglia perché sia assistito per un periodo limitato. Dopo il quale il giudice può decidere di far ritornare il minore nella famiglia originaria, farlo adottare da qualche parente oppure dalla famiglia che lo ha ospitato o, in estrema analisi, da un estraneo. La famiglia presso la quale viene ordinato il ‘Foster Care’ non lo fa gratis ma riceve dallo stato un sussidio. La filmografia americana è piena di storie di giovani fuggiti o perseguitati nelle famiglie di affidamento presso le quali, in genere, i ragazzi da seguire sono più di uno. Il che assicura un significativo introito mensile. Nei giorni scorsi i giornali della California hanno dato risalto alla notizia che circa mille indirizzi di pedofili corrispondono ad altrettante famiglie di Foster Care. Ed anche questa è America.
Dialogo Platonico
Occupy: gas, lacrime e manganellate a Oakland
E' andata male alle centinaia di attivisti che hanno inscenato manifestazioni contro le banche a Oakland, California. La polizia ha caricato duro, sostenendo che i manifestanti avevano cominciato a tirare sassi ed altri oggetti. Numerosi i fermati e messi in prigione. Le proteste del movimento "Occupy Wall Street" si sono estese a molte delle principali citta' degli Stati Uniti.
L'editoriale del Direttore del Corriere della Sera
LA NECESSITÀ DI UNA SVOLTA VERA
Mettere il Paese davanti a tutto
Prima il Paese. L'Italia non è la Grecia. È la settima economia al mondo, la seconda industria manifatturiera d'Europa. Ha più patrimonio che debiti. È ricca il doppio della Spagna. È perfettamente solvibile. Fine. Non merita ironie e sarcasmi. Ma il rispetto deve conquistarselo. E poi pretenderlo. Le misure che l'Europa ci chiede sono sempre state necessarie. Ora lo sono anche per gli altri, per la salvezza dell'euro. Le avessimo adottate per tempo, non correremmo il rischio di confezionarle in fretta e male. Da commissariati. Qualcuno dice: no al diktat di Bruxelles. Bene, ma non scordiamoci che: siamo un Paese fondatore dell'Unione europea; che chiediamo ogni anno 200 miliardi in prestito; che viviamo di export e moriremmo di autarchia (è già accaduto). Il resto sono chiacchiere in libertà e perniciose illusioni.
Sarà anche ingiusto, ma oggi siamo percepiti come il lato debole dell'Europa. Perché non siamo più credibili. Abbiamo annunciato per mesi provvedimenti poi smentiti o non attuati. Varato sì una manovra da 59,8 miliardi, di cui 20 però incerti, ma per la crescita, che rende sostenibile il debito, non è stato fatto finora nulla. Alesina e Giavazzi, sul Corriere , hanno proposto misure concrete. Discutiamone. Non basta una lettera d'intenti (Tremonti l'ha firmata?) per dimostrare agli altri, dopo mesi di ondeggiamenti, che facciamo finalmente sul serio. Berlusconi sembra voler sopravvivere a se stesso. Ma se non è in grado di adottare, per l'opposizione della Lega, provvedimenti seri ed equi, non solo sulle pensioni, ne tragga le conseguenze. E in fretta. Vada da Napolitano e rimetta il mandato. Esiste in Europa, piaccia o no (a noi non piace perché vi vediamo anche un pregiudizio anti-italiano) un problema legato alla persona del premier, più che al governo. E la colpa è solo sua. Il Cavaliere, con il quale la storia sarà meno ingenerosa della cronaca, è anche uomo d'azienda. Sa valutare il momento in cui è necessario mettersi da parte per salvare la sua creatura, il partito e le future sorti del centrodestra italiano. Ma prima ancora viene il Paese. Una volta tanto.
E la soluzione quale potrebbe essere? Non è semplice. Più volte, su queste colonne, si è invitato il premier a fare come Zapatero: chiedere le elezioni anticipate e dire che non si ricandiderà. L'avesse fatto, saremmo fuori dal mirino della speculazione. Come la Spagna. Oggi, davanti alla palese dissoluzione di una maggioranza, che vota la fiducia ma non governa, l'esito non potrebbe essere che quello di elezioni ravvicinate, imposte dagli eventi. Un eventuale governo Letta o Schifani, o tecnico (improbabile) di cui si parla in queste ore, si troverebbe comunque nella scomoda necessità di dare una risposta economica credibile ai mercati. E di fare scelte impopolari e costose in termini di consensi. Una proposta utile potrebbe essere quella di considerare il «pacchetto Europa» di un eventuale nuovo esecutivo come un programma bipartisan, aperto al contributo e al voto di tutti. Un'opposizione responsabile, se si trovasse al governo, non potrebbe fare diversamente su molti temi oggi in discussione. E non avrebbe più l'alibi della presenza ingombrante di Berlusconi. Ma a giudicare dalle dichiarazioni di queste ore, sembrano prevalere populismo e opportunismo. Le malattie italiane sono tante, purtroppo.
Obesi di tutto il mondo unitevi...
Violenza e bollicine
David Hemenway, e' un professore alla Harvard School of Public Health. Ha raggiunto il vertice delle prime pagine con i risultati di una ricerca condotta su quasi duemila studenti tra i 15 e i diciotto anni di una scuola media superiore del centro citta' di Boston. Il risultato, dichiarato scioccante dallo stesso professore, e' che i ragazzi che consumano piu' di cinque bibite gasate non dietetiche ogni settimana presentano una percentuale di aggressivita' superiore a quella di chi ne beve meno, che oscilla tra il nove e il quindici per cento rispetto agli altri compagni di scuola. Ovviamente il professore si e' affrettato a dire che occorreranno nuove indagini piu' approfondite. Ma resta il fatto che questo studio e' l'ennesimo calcio negli stinchi alle multinazionali delle bollicine, accusate soprattutto di essere una delle componenti piu' negative della dieta americana che si basa sul cibo spazzatura e che ha portato il numero degli obesi in questo Paese a raggiungere i 130 milioni di persone su una popolazione complessiva di 307 milioni di Americani.
Un assassinio politico in diretta.
(Dall'editoriale di Barbara Spinelli su Repubblica)
L'EDITORIALE
Lo sberleffo della verità
di BARBARA SPINELLIChi frequenta i summit delle istituzioni europee, e ne conosce le deferenze opportuniste, le verità lente a dirsi, le cerimoniose capricciosità, non dimenticherà facilmente quel che è successo domenica, nella conferenza stampa di Nicolas Sarkozy e Angela Merkel a Bruxelles. Un giornalista li interroga sulla credibilità di Berlusconi, ed ecco che d'improvviso scoppia un'ennesima bolla, fatta sin qui di illusioni e non-detti: una delle tante, nei quattro anni di crisi che abbiamo alle spalle. La bolla di uno Stato-subprime: debitore di seconda categoria, poco affidabile. Alcuni giudicano disdicevole la sbirciata complice che si sono lanciati l'un l'altro Sarkozy e la Merkel, e umiliante quell'attimo muto, terribile, che ha preceduto l'erompere inaudito della risata, subito echeggiata dai giornalisti presenti. È vero, è stata umiliazione e anche qualcosa di più: un atto di sfiducia che non avanza più mascherata, che si esibisce senza pudori sapendo il consenso mondiale di cui gode. Un assassinio politico in diretta.....Rachel Maddow e l'Uomo delle Caverne
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Siria: si avvicina lo showdown
Siamo arrivati al sarcasmo.
VIDEO - BRUXELLES: DOMANDA SU BERLUSCONI.
MERKEL E SARKOZY SGHIGNAZZANO
"Il premier italiano vi ha rassicurato sui provvedimenti che prenderà il suo governo?". A questa domanda, la reazione ilare di Merkel, Sarkozy e di tutta la stampa presente. Poi la risposta del presidente francese: "Abbiamo fiducia nel senso di responsabilità dell'insieme delle autorità italiane, politiche, finanziarie ed economiche"
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Italians in DC
La comunita' italiana presente nel "District" si sta sempre piu' rinforzando, portando con se’ voglia di fare e spirito di iniziativa.
Un gruppo di giovani professionisti, "Italians in DC" www.italiansindc.com ha cominciato ad organizzare eventi per favorire i contatti tra aziende e professionisti legati alla realta' Italo-americana.
Ezio Mattiace (CEO di "Poltrona Frau USA") ha ospitato nella sua showroom il primo "Professional Networking Event".
"Noi italiani abbiamo in comune la passione per il bello e tanta voglia di fare" , ha detto Mattiace. L'America e' ancora la terra delle grandi opportunita', e, chi, come noi, ha il privilegio di respirarne il profumo, allora ha anche sulle spalle tante responsabilita'.”
in questo decennio caratterizzato principalmente da globalizzazione e competitivita' planetaria l'unica strada da perseguire e' quella di favorire il movimento di persone e idee.
Come ha spiegato Lorenzo Montanari (co-fondatore di Italians in DC), c'e' una forte volonta' da parte del gruppo degli ITinDC di organizzare eventi, con lo scopo di creare un "networking" nell'area di DC per chi è interessato al business, ai servizi di professionisti, alle opportunita' presenti sul territorio.
Francesco Ferretti
Sul sedile posteriore della Buick
La signora Rita Daniels qualche decina di anni fa deve essere stata una bellezza. Almeno a giudicare dalla foto segnaletica rilasciata dalla polizia. Oggi a 71 ha dovuto presentarsi alla Corte di Farmingotn Hill nel Michigan per rispondere di ubriachezza e atti sessuali in luogo pubblico. Insieme a lei il suo occasionale partner, un 'giovane' di 54 anni per l'anagrafe Tim Adams. Secondo il rapporto firmato dall'ufficiale Andrew Morche i due si sono conosciuti in un bar dove hanno bevuto abbondantemente. Presi poi da un incontrollato desiderio sessuale sono usciti e si sono appartati nella macchina di lei, una Buick parcheggiata di fronte a due ristoranti, dove liberatisi degli indumenti hanno iniziato le loro ginnastiche erotiche. L'agente Morche ha notato che la vettura si muoveva 'gentilmente' ed aveva i vetri appannati. Ha spalancato la porta posteriore e, visti i due nudi che copulavano, ha detto: "Fermi tutti. Che state facendo?!" Al che e' arrivata la risposta del 'giovane' Paride: “I’m fucking this chick." Che sara' volgare, ma esprime il concetto. Ed anche questa e' America
Adesso tocca alla Siria....
Gentile Signor Assad:
Fatto fuori.
Ricordate le critiche dei repubblicani all'adesione di Obama alla missione 'umanitaria' in Libia? Sono stati scomodati illustri docenti costituzionali per dimostrare che il Presidente aveva bypassato il Congresso al quale spetta l'ultima parola quando si dichiara guerra ad un paese. Ma non era una guerra. La solita miopia politica con la focale ristretta per mettere in difficolta' il nero della Casa Bianca. Senza pensare che Obama aveva inserito l'aiuto americano nella missione Nato non solo per voltare pagina in Libia e eliminare dal potere un truce dittatore, amato solo dal Premier italiano, ma anche per non lasciare la Libia in mano ai francesi e inglesi che si sono precipitati a inneggiare al nuovo governo dei ribelli. Proprio quegli inglesi che nel 2009 avevano rilasciato l'attentatore del crash aereo Pan Am a Lockerbie. Le televisioni americane stanno trasmettendo dichiarazioni fatte da Reagan, George W. Bush su Gheddafi nel tentativo di dimostrare che c'e' comunque un filo comune seguito dalle varie presidenze. Ma, vecchie dichiarazioni a parte, quelli che contano sono i risultati e la coalizione della Nato li ha ottenuti grazie all'intervento americano. Resta da dire infine che circolano voci secondo cui l'attacco finale a Sirte sarebbe stato fatto dai mezzi aerei italiani. Ma anche se fosse vero, figurarsi se gli italiani potranno mai dichiararlo. Pesa ancora purtroppo sull'opinione pubblica internazionale il peso dell'immagine del Premier italiano che bacia la mano al dittatore libico, i ricevimenti imperiali accordati in Italia a quel clown con al seguito donne in uniforme, le centinaia di ragazze italiane convocate per ascoltare le idiozie del Colonnello. Adesso sono cavoli amari per l'ENI.
Aggiungo: in maniera indegna.
Ora arriveranno i fondamentalisti
La Francia e La Perfida Albione "rivedranno" i nostri contratti petrolieri
E noi tutti contenti
"E il popolo minchione,
lontano sulla riva
magna le nocchie e strilla 'Evviva, Evviva'
Alla fragata che sfavilla al sole..."
mtagliavini [mtagliavini@uol.com.br]
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"Don't blame Wall Street. Don't blame the big banks.
"Don't blame Wall Street. Don't blame the big banks. If you don't have a job and you're not rich, blame yourself."
Herman Cain,ex Ceo di una catena di pizza chiamata Godfather (Il Padrino), ha rincarato la dose in occasione dell'ultimo confronto organizzato da CNN nell'albergo Venetian di Las Vegas.
Salutato da una salva di applausi entusiasti ha detto che Wall Street non ha speso trilioni di dollari per non fare niente. Wall Street non sta andando in giro a chiedere che si autorizzino altri 450 miliardi di dollari. Allusione mirata al Presidente Obama che sta facendo campagna per sostenere la sua proposta di legge per rialzare il mercato del lavoro negli Stati Uniti. "Dovrebbero andare di fronte alla Casa Bianca, anziche' a Wall Street", ha detto Herman Cain.
I senza lavoro in America sono circa 14 milioni ai quali vanno aggiunti 9.3 milioni di coloro che hanno un lavoro part time e precario. Le tendopoli ai bordi delle citta' grandi e piccole continuano ad aumentare. Sono centinaia di migliaia le persone che vivono in auto o nei camper perche' hanno perduto la casa non avendo la possibilita' di pagare le rate di mutuo.15 gennaio del 2009 il Capitano Sullenberger salvo' 155 passeggeri e membri del suo aereo
'The Miracle on the Hudson' 'Sully' Sullenberger during his outstanding performance.
Click on link
http://www.youtube.com/watch_popup?v=tE_5eiYn0D0#t=109"Moody'n"
Sere fa nella ball room dello Scottish Rite Center, tempio della massoneria americana, gli altoparlanti hanno diffuso la musica di una jazz band sotto la guida di un ecezionale sax. Molti dei presenti , appassionati di jazz, si chiedevano chi fosse l'autore di quegli assolo eseguiti con tecnica e inventiva musicale di grande respiro. Qualcuno ha informato il pubblico presente che si trattava di Francesco Cafiso, siciliano doc, giovanissimo che ha cominciato a calcare i palcoscenici dei festival internazionali quando aveva appena nove anni. Oggi Francesco Cafiso e' considerato uno dei musicisti piu' innovativi della nuova generazione. Il che conferma che sono tanti i giovani italiani che tentano la competizione, lasciando il campanile del villaggio e gettando il cuore al di la' dell'ostacolo e dell'oceano. Muscisti, chirurghi, cantanti, economisti, al di sotto dei trenta anni che tengono alta l'immagine dell'Italia nel mondo.
Albergo a ore.
"Oppure facciamo la rivoluzione", B. dixit
GLI USA FESTEGGIANO “IN ITALIANO” I 150 ANNI DELL’UNIFICAZIONE
Da Washington a Los Angeles, da Houston a San Francisco: un programma ricco di eventi negli Stati Uniti per la XI Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (17-21 ottobre 2011), quest’anno intitolata “Buon Compleanno Italia!”. L’Ambasciata d’Italia, insieme a tutti i Consolati e gli Istituti di Cultura presenti sul territorio americano, ha messo a punto un intenso calendario che quest’anno, insieme ai 150 anni dell’Unita’ d’Italia, saluta anche l’avvio dei corsi dell’Advanced Placement Program (AP) in lingua e cultura italiana che permettera’ agli studenti delle scuole americane di acquisire crediti formativi riconosciuti a livello universitario, grazie all’iniziativa del Governo italiano e al sostegno finanziario delle comunita’ italo-americane. La settimana della lingua negli Usa quest’anno sbarca anche sul web, con due iniziative rivolte interamente a studenti e docentiil nuovo sito dell’Osservatorio sulla Lingua Italiana US Speaks Italian (www.usspeaksitalian.org) mirato, nel quadro del programma AP, a far interagire ed informare studenti, genitori e insegnanti; il nuovo portale interattivo Italy4Kids, creato dall’Ambasciata italiana per fornire ai giovani americani dai 5 ai 18 anni informazioni sul nostro Paese e sull’apprendimento nelle scuole dell’italiano. “Imparare l’italiano e’ sempre piu’ popolare negli Stati Uniti”, ha dichiarato l’ambasciatore italiano a Washington Giulio Terzi di Sant’Agata inaugurando il programma americano. I dati sono molto positivi: “secondo I dati della Modern Language Association -ha proseguito l’ambasciatore Terzi- tra il 1998 e il 2009 gli studenti di italian nelle università americane sono cresciuti di circa il 60%, superando il numero di 80 mila, mentre il numero degli alunni delle scuole superiori che imparano l’italiano sono passati da 65mila a 78mila nel periodo tra il 2004 e il 2008”. Un elenco delle principali manifestazioni in calendario e’ disponibile al sito dell’Ambasciata (www.ambwashingtondc.esteri.it). |
Ieri e oggi Martin Luther King, mentre Roma brucia....
Il 4 luglio del 1968 Martin Luther King veniva assassinato in Menphis, Tennessee. Immediatamente esplodevano tumulti in 110 citta' della Federazione. I piu' gravi 'riots' si verificarono a Washington DC. La capitale per cinque giorni fu messa a ferro e fuoco da migliaia di dimostranti . La situazione torno' alla normalita' solo dopo l'invio di migliaia di agenti della Guardia Nazionale e 13,670 agenti federali. Dodici morti, 1097 feriti e oltre 6mila arresti. 900 edifici dati alle fiamme, centinaia di negozi sventrati e bruciati. La Capitale degli Stati Uniti inizio' un lungo periodo di degrado. Quando chi scrive arrivo' a Washington i taxi si rifiutavano ancora di andare nel sud est della citta'. Oggi la situazione e' completamente cambiata grazie alla lungimiranza di un sindaco, Anthony Williams, che per due mandati e' riuscito a far rinascere i distretti che erano in mano alla criminalita' organizzata ed alla droga.
Tempi duri per giornalisti e editori
Tempi duri per i giornalisti e editori.
"Flaking"
The Drug Policy Alliance è un gruppo di volontari che sta conducendo una battaglia contro i metodi illegali della polizia di New York nella cosiddetta ‘guerra alla droga’, stando a quanto pubblicato dallo Huffington Post. Da una testimonianza in tribunale di Stephen Anderson, un ex poliziotto, è emersa una realtà più volte denunciata da questo gruppo di cittadini: i poliziotti della squadra antinarcotici praticano il ‘flaking’. Ovvero drogano i malcapitati che vengono fermati per controlli (soprattutto neri e ispanici). Lo scorso anno 50mila persone sono state fermate dalla polizia di New York per detenzione e consumo di marjuana. E molti di questi casi sono ‘flaking’. I poliziotti a loro volta si difendono cercando di dimostrare che la colpa è del clima di intimidazione che devono subire dai loro capi ossessionati dai traguardi numerici che devono raggiungere in fondo all’anno. E si tratta di accuse confermate da registrazioni rubate nelle riunioni delle squadre di antinarcotici.
'He took me to his bedroom'
(From Mail Online)
'He took me to his bedroom': George Clooney's astonishing night with Silvio Berlusconi
Star talks for first time about meeting with Italian PM
By Daniel Miller
Last updated at 8:46 PM on 7th October 2011
George Clooney has denied attending one of Silvio Berlusconi's 'bunga bunga' sex parties but claims the Italian leader did show him his double bed.
Speaking for the first time about the incident the actor said he had gone to meet Mr Berlusconi in Rome to discuss the possibility of Italy providing helicopters for the relief effort in Sudan.
But he told the Time magazine website the Italian Prime Minister seemed far more interested in socialising and begged him to stick around for a party.
George Clooney said he had gone to meet Silvio Berlusconi in Rome to discuss the possibility of Italy providing helicopters for the relief effort in Sudan
He claimed 75-year-old Berlusconi led him up to his bedroom to show off a double bed given to him by Vladimir Putin.
Clooney said: 'I've had one evening with Berlusconi and it was one of the more astonishing evenings of my life.
'I went to speak about Darfur. I'd done my homework.
'He took me to see his bedroom and the bed that Putin gave him. It became a very different evening than anyone thought.
Berlusconi is accused of abusing the office of Prime Minister and paying for sex with an underage prostitute.
'I was like "I have to go" and he was saying "where are you going there's going to be a party", and I was like 'No, I gotta go, I really do.'
Berlusconi's lawyers want the actor to appear as a witness during the Italian Prime Minister's trial.
He is accused of abusing the office of Prime Minister and paying for sexual intercourse with an underage girl.
Nightclub dancer Karima El Mahroug (left) and escort girl Patrizia D'Addario have been named in connection with sex parties allegedly held by Berlusconi
The prostitute, nicknamed Ruby the Heart Stealer, claims Clooney had attended one of Belusconi's infamous 'bunga bunga' sex parties in Milan.
Clooney, who owns an 18th century villa in Northern Italy, flatly denied attending the event claiming the only time he has met with the Italian leader was at the 2008 meeting in Rome.
He said he would be happy to give evidence on behalf of Berlusconi.
The Internet Sperma
Si chiamano coffee shop baby e sono l’ultimo esempio di ciò che si può trovare in Internet. Chi vuole restare in cinta sino ad ora poteva rivolgersi ad una banca dello sperma che per la somma di circa 2000 dollari offre una scelta per razza e religione. Ma omette il nome del donatore. Ma ci sono coppie che vogliono avere l’identità sicura se un domani il figlio o la figlia dovessero chiedere chi è il padre naturale. Ed ecco allora sorgere una miriade di donatori autonomi. Una volta fatta la selezione e riempiti dei formulari, avviene l’incontro in un motel. Dopo avere fraternizzato di fronte ad un caffè il donatore si apparta nel bagno ed esce. È la volta poi della donna che porta a compimento l’operazione. Il prezzo è ragionevole, l’identità assicurata. In qualche caso si tratta persino di donatori che dichiarano di essere vergini e riescono in questo modo a far quadrare il bilancio giornaliero.
Meno male che Giuliano c'e'!
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Grazie per avermi dato la possibilità di ascoltare la conferenza di Giuliano Amato che non avevo avuto modo di sentire.
E' affascinante swempre ascoltarlo.
Lo vedo, oggi, come il più accreditato ad essere il prossimo Presidente della Repubblica. Oggi forse è l'unico.
Cordiali saluti,
Michele Trobia
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Purtroppo “Giuliano” è anche quello che tanti anni fa – e ancor mi brucia -, quando fu Presidente del Consiglio, di notte, furtivamente, mi sottrasse i soldi dal mio Conto Corrente, per poi “sputtanarseli” scommettendo assieme a Ciampi sulla lira! g.c.
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Caro Oscar, l'amato Amato sarà stiloso, parlerà un inglese perfetto, sembrerà un gentiluomo ma passerà alla storia per aver derubato nottetempo i C/C Bancari degli italiani. Mi dispiace per il tuo entusiasmo per lui. Ma resterà bollato per aver fatto una porcata incredibile agli italiani. La cosa grave é che la sua porcata é anche stata inutile perché Ciampi si é sputtanato 60 mila miliardi di lire per difendere una lira indifendibile e che 3 giorni dopo é stata svalutata del 30%. Beato te che ti entusiasmi. Io con tutta la più buona volontà non ci riesco e se lo fanno Presidente della Repubblica rinuncio alla nazionalità.
Maurizio (Torino)
In dubio pro reo
Dispiace doverlo dire ma Perugia, come altre piccole universita' di citta' medievali, e' nota non tanto per la serieta' degli insegnamenti che vengono impartiti agli studenti, quanto per essere un concentrato di eccessi dei giovani che vengono a trascorrervi qualche mese. Alcool, droghe e sesso. Ma siccome fare sesso per i ragazzi di oggi e' come mettersi un dito nel naso, allora ci si dedica al "famolo strano". Con il risultato che, a parte la libidine degli appassionati della cronaca nera, gli unici a rimetterci sono stati: la vittima e il nero (anzi 'negro', come si dice in Italia). Restiamo in fervida attesa del libro di Amanda e di una sua probabile carriera cinematografica.
Cesare Palandri, la mitica 'voce' della radio italiana ci ha lasciato
Max, mio figlio, mi ha appena telefonato dall’Italia, Te ne sei andato in una calda sera di autunno romano, inebetito dalla morfina per attenuare il dolore causato dalla malattia che ti straziava pezzo per pezzo.
Cesare: so bene che le rimembranze a te non sono mai andate a genio. A noi fiorentini di un certo tipo le lacrime a comando, gli occhiali scuri dei funerali, le omelie della cerimonia pagata, i conciliaboli di quelli che seguono la bara ci vanno di traverso.
Ma la tua morte annunciata è una pagina che si chiude della tua e della mia vita. Per tanti anni insieme con le nostre famiglie, i viaggi in camper, le cene nelle quali scandalizzavamo ignari commensali inventando sordide storie nelle quali Gilberto Fabretti, altro nostro grande amico sparito anzitempo, recitava la parte dell’eroe remissivo.
E poi, dopo il mio trasferimento in America le settimane di vacanze passate insieme a Baia Sardinia, le schitarrate cantando le canzoni degli anni ’60, i lunghi bagni alla scoperta dei fondali con il tuo nipotino per il quale stravedevi e che ti adorava perché, con la sua istintiva innocenza, vedeva nel Nonno quelle qualità che tutti noi che ti conosciamo da tanto tempo abbiamo sempre apprezzato.
A cominciare dalla tua bontà che in un ambiente come quello della RAI non è certo un talento. Quante volte commentando i repentini balzi di carriera di tuoi colleghi ti abbiamo accusato di essere troppo Buono, di non adeguarti agli stili di vita di quell’ambiente che esigevano schieramenti partigiani prima ancora che una seria professionalità.
Tu ci ascoltavi sorridendo e fumando l’ennesima sigaretta Nazionale senza filtro. E rispondevi che se uno è bravo alla fine viene apprezzato.
Per anni hai gestito le trasmissioni del primo mattino della radio. Andavi a lavorare alle quattro e mezzo in via del Babuino e poi a Saxa Rubra. Era un gran sacrificio personale e familiare. Ma poi ci confidavi che vedevi una Roma che pochi altri immaginavano.
Quante volte, Cesare, abbiamo spazzolato i nostri ricordi di goliardi. La tua gigantografia di quando durante una festa delle matricole eri stato immortalato nelle vesti di una ballerina hawaiana. E la tua mamma a pregare quel negozio di fotoottica di piazza della Libertà a Firenze perché togliessero di mezzo quella foto.
E poi le auto da corsa. Che passione in comune. Tu che avevi fatto alcune gare con una mitica OSCA.
Ma soprattutto il tuo lavoro. La tua voce conosciuta da milioni di ascoltatori. Entravi nelle nostre case al mattino, quando appena risvegliati ci facevamo la barba o stavamo per andare in ufficio. E ti sentivamo dalla macchina. Ed era un modo per cominciare bene la giornata.
E la malattia che si è manifestata qualche anno fa colpendoti in varie parti del corpo. Al tuo fianco Renata, raro esempio di moglie che rinnova il suo amore attraverso i decenni, le gioie e le avversità della vita. Conosciuta proprio in una lontana festa delle matricole e poi sempre vicina a te sino all’ultimo momento. Lucida, forte, animata da una fede religiosa inossidabile che ti aiutava a non perdere la tua di fede, nei momenti tragici e dolorosi del tuo calvario. I figli vicini anche se distanti fisicamente: Lello con le sue splendide figlie ed Eleonora che al Nonno aveva regalato di recente il secondo amato nipotino.
Caro Cesare: in RAI hai lasciato allievi diventati veri amici che ora piangono lacrime vere.
Io non so piangere, scusami. Ma ti stringo forte in un abbraccio, come quelli che ci siamo sempre scambiati quando dopo mesi di forzata assenza ci siamo rivisti in qualche parte del mondo. Trovando nel tuo sorriso e nel tuo corrosivo modo di commentare tra noi i fatti del giorno un comune legame spirituale, io liberale laico e tu cattolico praticante.
Da dove sei ora, carissimo Cesare, prova a mettere una buona parola a favore di questo mondo che va a catafascio.
Con tanto affetto,
Oscar