Le critiche alla manovra del Governo Monti sono state violente e in parte continuano ad esserlo, anche se l'intervento del Presidente della Repubblica è riuscito a smorzarne i toni.
Quando il Premier incaricato è andato a Bruxelles a presentare la manovra, la Cancelliera tedesca ha fatto presente che i partner europei e la Germania per prima non avrebbero più sostenuto l'Italia finché il sistema pensionistico e l'età media dell'andata in pensione continuavano ad essere assolutamente insostenibili senza aumentare a dismisura il debito pubblico.
Rientrando in Italia, Monti ha avuto poche ore per rifare la manovra e renderla consona a ciò che l'Europa chiedeva. Questo ha cambiato i tempi e i contenuti del provvedimento, costringendo il Governo a renderlo più duro e meno accettabile e aumentando le tasse.
Riteniamo che il Governo Monti sia stato chiamato a sciogliere i nodi che erano venuti al pettine. Erano presenti da molto tempo nel nostro Paese, ma gravemente peggiorati nei 20 anni di governo Berlusconi.
La fortuna che sorregge il demolitore dell'Italia è diabolica: dimettendosi si è ancora una volta salvato.
Nella memoria corta degli Italiani il peggio è stato cancellato in buona parte; gli indici di gradimento del Cavaliere non fanno che crescere, dato che è riuscito a far credere che non avrebbe mai messo le mani nelle tasche dei suoi concittadini.
È paradossale e molto rischioso che stia crescendo un sentimento antieuropeo, cavalcato dal berlusconismo, quando è proprio con l'aiuto e la solidarietà dei nostri partner europei che potremo risolvere i problemi che ci soffocano.
Alcuni sostengono che si stia combattendo la Terza Guerra Mondiale. Non sappiamo quando finirà, ma siamo convinti che le macerie sono costituite dalla distruzione dei valori della libera democrazia, della morale, dell'etica pubblica e dell'impegno civico e civile. E' da qui che dovremo partire per la Ricostruzione.
Beatrice Rangoni Machiavelli
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