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Afghanistan, tra follia e disperazione

Durante la guerra in Vietnam la ferma era obbligatoria, anche se molti figli di papa' riuscirono a sfangarla. Oggi l'arruolamento avviene negli stati della Federazione piu' poveri, facendo leva sulle minorane etniche e sulla mancanza di lavoro che affligge anocora larga parte dell'America, nonostante la timida ripresa dell'economia. Molti dei soldati presenti sono alla terza missione in quel martoriato paese che continua ad essere il massimo centro mondiale della produzione di oppio.
Non vi e' giustificazione per l'uccisione di bambini e civili fatta da un soldato americano in Afghanistan nei giorni scorsi. Se si tratta, come sembra, di un individuo con gravi problemi psichici potra' essere catalogato alla pari di quegli studenti che periodicamente si introducono nella mensa della loro scuola e fanno fuoco uccidendo colleghi e professori.
Non e' una giustificazione che in questa maledetta guerra in Afghanistan i militari di ogni paese presenti su quel territorio vivano nel terrore di essere fatti fuori da una mina fatta esplodere con un cellulare sul bordo della strada oppure da un bambino suicida. Non dimentichiamo l'eccidio di My Lai che costo' la vita a 400 vietnamiti ad opera del tenente William Colley e della sua squadra. Questo ufficiale fu graziato dal presidente Nixon dopo tre anni di arresti domiciliari.
Un marine ha raggiunto gli onori delle prime pagine, si fa per dire, postando un blog dal titolo "Nobama" in cui sostiene di avere il diritto di rifiutare di eseguire gli ordini del Commander in Chief cioe' del Presidente che ritiene siano illegali in quanto non approvati dal Congresso.
Questa iniziativa si inserisce in una serie di colpi bassi preparati dai repubblicani, simpatizzanti e sostenitori che cercano di contrastare l'ascesa di consenso del Presidente Obama con accuse di vario tipo che gli vengono sparate a palle incatenate ogni giorno.
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...?...E cosa ci consente di pensare che questa testa di latta, solo perché è un poveraccio e non nasce da lombi d'alto lignaggio, sia più squilibrato di quei folli che hanno sostenuto sul piano politico la necessità di questa guerra o che sia di mente meno acuta, il soldataccio miserabile e disperato, di quegli altri matacchioni che, senza mai riuscire a dimostrare che Saddam avesse più che le tricchebballakke per festeggiare il capodanno islamico, hanno mosso guerra all'Iraq con la scusa del possesso di armi di distruzione di massa? E, ancora,che sia meno "polite" di quegli altri gentiluomini che vanno cianciando di armamenti nucleari gestiti dall'Iran?
Si tratta di pazzia isolata o di un atto rivelatorio,di uno di quei gesti fiammeggianti che dicono tutta una verità altrimenti trovata in frammenti, di uno di quegli strappi che pongono in luce, oltre il velo delle apparenze, una più estesa e radicale forma di follia?
Senza una giusta e radicale correzione di rotta, questi fantocci dell'avere, dell'usare, del possedere, del potere e dello stravolere dello strapotere vanno menando danze sull'orlo di un baratro che può ingoiare l'umanità intera.
Si provi a ricordare solo quel che un grande rispose a chi lo interrogava sulla possibilità di una terza guerra mondiale guerreggiata: "Ricordate. Ricordate che siete Uomini".
L'uomo era Albert Einstein.

Yesbama!
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