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Dialoghi platonici: Onorevoli italiani… Brava gente!


Platone: 

Mio sempre amato Fedone! Che mai ti è successo dato che ti scorgo così depresso, affranto, senza energia…

Fedone: 

Grande e Illuminato maestro! Forse voi non avete seguito le vicende del Parlamento italiano che hanno visto la fucilazione sul campo di un italiano, rara avis, rispettato ad ogni livello internazionale e eliminato da una accolita congrega di ignobili manutengoli della bassa politica italiana… 

Platone: 

Se alludi alla defenestrazione di super Mario Draghi certo che l'ho vista, e sono convinto che si tratta di una fulgida giornata da iscrivere negli annali della storia italiana…

Fedone: 

Illustre e venerabile grande maestro, constato che la vostra tradizionale inclinazione verso la destra vi porta ad apprezzare quanto fatto al primo ministro italiano. Forse non avete visto i commenti della stampa internazionale tutti orientati alla domanda: ma che diavolo stanno facendo gli italiani immersi in una sorta di cupio dissolvi…

Platone: 

Nessun dubbio da parte mia che Mario Draghi sia conosciuto per essere un super tecnico, un super banchiere, un super addestrato a sopravvivere nei frangenti della politica economica e finanziaria internazionale. Ma è proprio questa sua intangibile capacità di essere il primo dei primi che ha rotto le scatole, come dite voi miei amati studenti, alla maggior parte dei professionisti politici italiani.

Fedone: 

I professionisti politici italiani sono in gran parte mezze calzette e cialtroni proiettati all'interno delle aule parlamentari dalla insana capacità degli elettori italiani di seguire le mode e farsi prendere per il culo dai pifferai del momento…e questo annientando la serieta' e capacita' di quelli che fanno politica ancora in maniera onesta e leale.

Platone: 

Come sei rude mio dolce virgulto e la tua volgarità mi è motivo di grande emozione. Tu certamente dimentichi che il meraviglioso popolo italiano, tra le tante conquiste e le eccellenze culturali, scientifiche, artistiche, è il creatore della commedia dell'arte. E tu dovresti ricordare che i personaggi che si agitano su un palcoscenico lo fanno senza seguire un preciso copione ma inventando la parte al momento. Poi è arrivato Shakespeare che ha ribaltato il tutto obbligando gli artisti a recitare secondo le sue divine invenzioni sceniche.

Fedone: 

La decapitazione di super Mario è la conclusione di un processo instaurato da un para politico inventato, al secolo Giuseppe Conte, uno che pur di rimanere a galleggiare alla testa di un movimento ormai completamente sfarinato per le cospicue fughe di tanti iscritti, ha acceso la miccia ad una bomba micidiale che scoppiando ha fatto spazio alla Lega di Salvini in crisi di identità e al fatiscente partito del vecchio satiro per eccellenza, Silvio Berlusconi, alla ricerca di uno splendore perduto.

Platone: 

Ecco, lo hai nominato, il sublime Silvio. Fino a ieri il Cavaliere è stato prodigo di apprezzamenti quasi intimi nei confronti di super Mario Draghi. Poi con un voltafaccia repentino, tipico anche dei suoi comportamenti da imprenditore di grande successo, ha pensato bene di metterglielo (come dite voi giovani?) all'amato super Mario abbracciandosi di nuovo con quel Salvini che non ha mai amato ma di cui ha estremo bisogno. Il tutto a favore della Giorgia Meloni che, ne sono convinto massimamente, sarà presto il primo capo di governo italiano donna.

Fedone: 

Volete farmi capire che il rigurgito berlusconiano è dovuto alla sua libidine mai compressa di tornare a Palazzo Chigi? Ma vi rendete conto che questo personaggio ha 86 anni, una salute molto incerta, numerosi processi ancora attivi contro di lui, e via citando… Ci sarebbe da morire dalle risate, se non fosse che questo vetusto parlamentare ha tagliato le gambe ad una Italia che grazie al super Mario era riuscita in pochi mesi ad attestarsi al vertice dell'interesse e della stima internazionale.

Platone: 

Mio bellissimo Fedone, ma quanto sei eccessivo nelle tue considerazioni. L'Italia resta in cima ai pensieri di tanta gente che ha avuto l'onore e il piacere di trascorrere qualche settimana in quella meravigliosa penisola o che vorrebbe disperatamente averne la possibilità. Bando alla tua negatività e al tuo pessimismo: guarda il bicchiere mezzo pieno. Si andrà alle elezioni e una grande partecipazione ai seggi è già annunciata annullando la terribile percentuale di astenuti che sta caratterizzando le consultazioni elettorali italiane. Ma non solo italiane.

Fedone:

Si' d'accordo, la voce agli elettori. Ma se siamo arrivati a questo punto di disgregazione politica e parlamentare, la colpa è proprio di quei milioni di votanti che si sono fatti prendere per il naso dai millantatori del momento. Il problema vero è che la democrazia italiana, al pari purtroppo di quella americana, ha le gomme bucate. I prossimi mesi, visti qui dall'Olimpo, non promettono nulla di buono: energia, inflazione e prossima recessione, copertura sanitaria a fronte dell'intensificarsi dei contagi a causa di virus noti e ignoti, la sicura tirata del freno a mano da parte della Unione Europea per quanto riguarda i regali di decine di miliardi assegnati all'Italia perché mettesse qualche toppa al suo sistema economico, industriale, strutturale.

Platone: 

Caro Fedone, mi hai fatto venire una grande acidità di stomaco con la tua malagrazia. Ti lascio per andare a gustare uno splendido gelato alla gelateria italiana dell'Olimpo. Anche in questo gli italiani sono al top. E comunque devo concludere dicendo che sono felice perché dopo tanto sinistrume finalmente anche in Italia riuscirà a splendere il sole della destra, vera e indefettibile. Giorgia, Giorgia "eia, eia, alala'".

(Oscar)

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Amico mio, ma te la immagini già la foto che verrebbe pubblicata, se prevalessero gli italiEni sugli italiani, di uno scompartimento di treno con insieme non più Draghi, Macron e Sholtz ma Meloni, Orbàn e La Russa?

Sandro (Roma)

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