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D DAY i morti della nostra liberta'

 

Le recenti commemorazioni che si sono tenute in Normandia alla presenza di numerosi capi di Stato hanno rilanciato il giro turistico di quella regione al punto che è pressoché impossibile trovare un biglietto per il Tour of Normandie.

Sainte-Mère-Église In questo villaggio un paracadutista americano rimase impigliato sul campanile della chiesa durante la notte del 6 giugno 1944, segnando l'inizio del D-Day. 

Sainte Mère Eglise è nota per essere il primo comune del Cotentin liberato dai paracadutisti americani.  

È proprio qui che ha avuto inizio la battaglia di Normandia e rappresenta uno dei luoghi più significativi di tutta la zona dello sbarco degli alleati. 

L’immagine di John Steele, il paracadutista americano rimasto impigliato col paracadute sul campanile della chiesa durante il lancio la notte del 6 giugno 1944, ha fatto il giro del mondo ed è diventata il simbolo non solo del D-Day ma anche della cittadina di Sainte Mère Eglise. 

Nella notte tra il 5 e il 6 giugno 1944, diverse dozzine di paracadutisti americani furono lanciati sopra Sainte Mère Eglise. Il soldato John Steel rimase appeso per due ore sul campanile della chiesa, prima di essere fatto prigioniero dai tedeschi. Tuttavia, riuscì a fuggire per tornare in Inghilterra. 

La vicenda fu narrata nel famoso film 'Il giorno più lungo' e oggi il manichino del paracadutista veglia su Sainte Mere Eglise dall’alto della chiesa, come ricordo perenne di questo* momento cruciale della storia. 

Ma il paracadute appeso permanentemente sul campanile della  chiesa non riesce a far dimenticare che il pavimento di quella Piazza era tappezzato da decine e decine di corpi dei giovanissimi paracadutisti alleati che erano stati portati fuori rotta da vento che aveva cambiato direzione.  

Ed è questa la ragione per cui I cittadini di Sainte Mere Eglise non amano soffermarsi su quell'episodio che conferma il collaborazionismo di tanta parte del popolo francese con il nazismo.

De resto noi itaiani siamo conosciuti a livello internazionale come quel popolo che è specializzato nel correre in soccorso del vincitore. Le centinaia di migliaia di morti dei nostri sodati sui campi di guerra di tutto i mondo non contano nulla.

Anche le vetrate della chiesa sono dedicate ai paracadutisti americani.. 

Lo Airborne Museum è dedicato ai paracadutisti americani dell’82° e 101° Divisione Aviotrasportata. 

Il Terminal 0 indica il punto di partenza della Route de la Liberté e il percorso seguito dalla 3a Armata del generale Patton fino a Bastogne in Belgio. 

Il museo custodisce un’importante collezione di uniformi, armi e altri cimeli bellici. I visitatori possono vedere da vicino le armi utilizzate dalle unità aviotrasportate americane durante la Seconda guerra mondiale. 

La collezione custodisce il famoso aereo da trasporto delle truppe Douglas C-47 (noto anche come Skytrain) e un aliante Waco, unico nel suo genere in Francia. 

Dalla sua apertura nel 1964, i veterani hanno donato incessantemente oggetti di guerra legati alle loro esperienze individuali e hanno quindi dotato il museo di un approccio umano profondamente commovente. 

Nel giugno 2014 ha aperto i battenti un’estensione del museo. La moderna scenografia presente in un’area speciale del museo permette ai visitatori di condividere e vivere i sentimenti di quei paracadutisti americani come se, ad esempio, sorvolassero la Manica, schiacciati all’interno della cabina di un aereo C-47.

Alle porte del villaggio, inizia la Voie de la Liberté, ovvero il percorso storico marcato da bianche pietre militari che segue la marcia della Terza Armata del Generale Patton:

Questo sentiero storico commemora non solo la Liberazione della Francia, ma anche quella del Belgio e del Lussemburgo durante la Seconda Guerra Mondiale: infatti viene chiamata da alcuni Voie Patton, dal generale alla testa della 3a armata americana che guidò l’ operazione “Cobra”: si occupò non solo dello sfondamento in Normandia ma completò la sua avanzata nel maggio 1945 in Cecoslovacchia al bivio con l’avanguardia delle truppe sovietiche. 

Le pietre che marcano il percorso sono decorate con la fiamma della Statua della Libertà.

Dopo* la chiesa di*Saint Mere Eglise, Sono cinque le spiagge dello sbarco alleato sulla costa francese alle quali gli alleati Hanno imposto il nome delle località americane. 

La data dello Sbarco e della battaglia di Normandia segnò la Seconda Guerra mondiale e le terre normanne. I musei delle grandi città della Normandia, i cimiteri militari tedeschi o alleati e le loro cinque spiagge (Utah, Omaha, Gold, Juno e Sword) ricordano il D-Day e le sue diverse tappe.

Omaha Beach è nel settore americano. Omaha Beach è semplicemente un nome in codice dato dagli Alleati. Questa spiaggia del D-Day si estende da Vierville-sur-Mer a Colleville-sur-Mer.

Sull’altra spiaggia americana la situazione è difficile. Le spiagge di Omaha per le truppe della 1ª e 29ª divisione sono una vera e propria trappola. La prima ondata di assalto è stata selvaggiamente eliminata, la seconda scopre una spiaggia disseminata di feriti, cadaveri, attrezzature distrutte. Infine, attingendo alle loro ultime risorse, i soldati sono riusciti a salire sul ripido terrapieno che domina la spiaggia e a far saltare il filo spinato. Verso mezzogiorno, cominciarono a prendere alle spalle i tedeschi e così la battaglia si volse a vantaggio degli alleati.






2400morti a  Omaha Beach il 6 giugno 1944.:un massacro..

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