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Basta turarsi il naso!


Lettera aperta ad un Gentile Cittadino Italiano con diritto al voto:

“In un celebre editoriale del 1976 Indro Montanelli invitava i suoi lettori del Giornale (non ancora berlusconiano) a “turarsi il naso” e votare Democrazia Cristiana contro il pericolo di una possibile affermazione del PCI di Enrico Berlinguer alle elezioni politiche dello stesso anno. Il grande giornalista sintetizzava così il concetto secondo il quale solo il voto al grande partito cattolico di massa, pur con tutti i suoi difetti ben noti già allora, avrebbe potuto contrastare efficacemente l’ascesa al governo del Paese da parte dei “nipotini di Stalin”. (da Mentecritica)
“Turarsi il naso” è uno sport nazionale. Milioni di italiani hanno acclamato Mussolini e le sue follie imperiali, anche se molti lo facevano turandosi il naso e rifugiandosi nelle battute da salotto del tipo “O Roma o Orte!”.
L’invito che rivolgiamo a Lei, Cittadino Italiano che dovrebbe andare a votare, è quello di dare la sua preferenza a un uomo e a un partito, senza turarsi il naso.
Il lezzo che viene dai buglioli della politica, del sottogoverno, delle conventicole mafiose, delle legioni di femmine pronte a vendersi per un po’ di Euro, delle opposizioni specializzate nel salto della quaglia, di quelli che stanno con una gamba di qua e l’altra di là, bene: questo lezzo ammorbante non si evita tappandosi le narici. Fa parte del costume sociale ormai e del DNA nazionale. Basta rileggere la storia dei Papi e del Vaticano per rendersi conto a quale grado di ingnominia la parola di Cristo sia stata umiliata, sfruttata e imbrattata nel corso dei secoli.
Allora, gentile cittadino italiano se vuol votare Berlusconi vada al seggio, sapendo che il Cavaliere è un personaggio molto controverso nel quale gli aspetti negativi della sua personalità troppo spesso prendono il sopravvento sulle qualità positive. E voti sapendo che il suo è un giudizio basato sui fatti e non su lusinghe mediatiche.
Se decide di votare per Bersani e i candidati del PD lo faccia sapendo che quel partito è un pollaio nel quale alcuni galli spelacchiati continuano a beccarsi tra loro. Ma si tratta, purtroppo, dell’unico argine democratico contro lo strapotere di una destra arrogante che ha contribuito ad abbassare il livello della morale nazionale spacciando il mercato delle anime e dei corpi. E se le viene da dire che non riesce a capire quel che dice Bersani quando parla in TV, non si scoraggi: non conta il Bersani di oggi ma qualche giovane che potrà prendere le redini del maggior partito di opposizione domani.
Se invece si orienta per il terzo Polo, si ricordi degli sculettamenti politici dei Casini e dei Rutelli che aspirano oggi a gestire la politica dei due forni di conio andreottiano e forse ce la faranno. Ma non si turi il naso e ricordi anche i precedenti storici di questi politici.
Se decide di votare per Fini e il FLI non si turi il naso dimenticando che questo esponente politico ha convalidato per anni le decisioni dell’attuale nemico Berlusconi. Provi a mettere sulla bilancia i pro ed i contro di un progetto politico che dovrebbe far rinsavire la destra riconducendola sui binari della credibilità.
Quanto alla Lega, se deve votarla, non dimentichi la cultura secessionista (messa da parte solo per convenienze momentanee), e non si turi il naso sulle volgarità di linguaggio e di atteggiamento che rendono penoso il discernimento della proposta politica di questo partito. Voti essendo cosciente di tutto questo e convinto che, nonostante tutto, la Lega rappresenta qualcosa di buono per l’Italia.
Se poi, gentile cittadino avente diritto al voto, Lei appartiene alla numerosa schiera di quegli italiani ai quali fa schifo la politica (“che è una cosa sudicia”) e pertanto decide ancora una volta di non andare a votare, allora a questo punto Lei non ha più diritto alla lamentazione quotidiana. Si prenda quello che Le passa il convento gestito da coloro che sanno convincere la gente a votare in una certa maniera. Lei si sta sparando nelle ginocchia ed anche un po’ più sopra.
Gino Bartali era solito dire: “Gli è tutto sbagliato e tutto da rifare.” Ma per ‘rifare’ ci vuole qualcuno che abbia la volontà di agire con scelte razionali, senza turarsi il naso. Perché chi si tura il naso non si accorge che c’è sempre qualcuno pronto a turargli qualche anfratto, intonando l’inno del Bunga Bunga insegnatoci dal dittatore libico.
E comunque ricordi che, Lei gentile cittadino italiano, quando decide di buttare il cuore al di là dell’oceano, tentando l’avventura in un mondo che vive solo sulla competizione più esasperata, Lei cittadino italiano con diritto al voto, dimostra di avere due marce in più rispetto ai concorrenti di altre pelli, religioni e culture. E riesce sempre ad affermarsi accettando la gara costi quello che costi.
Provi a farlo anche in Italia.
I wish you all the best.
Oscar Bartoli

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