(Foto da Dagospia. Ma noi siamo convinti del contrario, ne vedremo delle belle, ndr.)_______________________________________________
Disastro a Napoli, persa Milano
Il Cav: "Sconfitti, andiamo avanti"
De Magistris sfonda il 60%, Pisapia travolge la Moratti. Berlusconi: "Abbiamo perso, ma io sono un combattente. I milanesi preghino, i napoletani si pentiranno"
La Lega: "E' una sberla (Il Giornale)
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Da padre storico dei democratici sorride anche Romano Prodi, che si presenta in piazza del Pantheon a Roma per festeggiare. L’avvertimento dell’unico uomo che abbia battuto Berlusconi (per due volte) è tanto chiaro quanto perentorio: “Non più di cinque minuti per festeggiare – ammonisce – poi subito mettersi al lavoro”. C’è da augurarsi che i suoi seguano il consiglio. (Il Fatto)
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E tra i primi ad essere messi sul banco degli imputati sono i tre coordinatori nazionali, "rei", a detta dei più malpancisti, di una gestione troppo verticistica del Pdl. Tant’è che l’annuncio di dimissioni di uno dei tre, Sandro Bondi, fedelissimo di Berlusconi suona a più di qualcuno come una mossa per mettere nell’angolo anche gli altri due, Denis Verdini e Ignazio La Russa. (La Stampa)
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(Da La Nazione-Resto del Carlino-Giorno)
I dieci comandamenti che Pdl e Lega hanno rispettato per essere presi a legnate
di Xavier Jacobelli
Dopo il primo turno, per Pdl e Lega foriero di sinistre previsioni in chiave ballottaggio, la curiosità generale era una sola: verificare se, nelle due settimane a sua disposizione, il centrodestra avrebbe fatto di tutto per perdere ancora. L'ha fatto. Rispettando rigorosamente i dieci comandamenti per prendere una legnata.
1) Trasformare le consultazioni amministrative in un referendum pro o contro Berlusconi. L'hanno fatto.
2) Promettere il trasferimento di due ministeri al Nord, anche se agli elettori non fregava proprio niente. L'hanno fatto.
3) Promettere il trasferimento di due dipartimenti al Nord (anche se agli elettori non fregava proprio niente) perchè sui ministeri è subito scoppiato un grande casino. L'hanno fatto.
3) Scaricare in corsa la Moratti e Lettieri, definiti "candidati deboli", dopo avere detto che avrebbero stravinto. L'hanno fatto, salvo aggiungere subito che non era vero nulla, ma è stata la solita smentita da ridere.
4) Invadere i tg con le noiosissime interviste-monologo del premier che hanno causato una fuga di massa dal video, come ha certificato l'Auditel. L'hanno fatto.
5) Attaccare i magistrati perchè "da diciassette anni perseguitano il Cavaliere,vittima innocente della giustizia ingiusta" e bla bla bla bla. L'hanno fatto.
6) Riportare il premier a Porta a porta dove, invece, non dovrebbe mettere più piede per quindici anni, così i telespettatori si disintossicano. L'hanno fatto.
7) Esportare al G8 la teoria del complotto comunista e delle toghe rosse contro il premier, imbarazzando Obama e Medvedev. L'hanno fatto.
8) Dichiarare che chi vota per De Magistris e Pisapia è senza cervello. L'hanno fatto.
9) Proclamare che, in caso di vittoria di Pisapia, Milano sarebbe diventata una Zingaropoli islamica. L'hanno fatto.
10) Ostinarsi a pensare che il problema del centrodestra non sia Berlusconi, il cui appeal politico nelle città dov'è stato sconfitto, oggi è inversamente proporzionale ai processi in cui è coinvolto. Cioè zero. L'hanno fatto.
E il peggio deve ancora venire.
Il Cav: "Sconfitti, andiamo avanti"
De Magistris sfonda il 60%, Pisapia travolge la Moratti. Berlusconi: "Abbiamo perso, ma io sono un combattente. I milanesi preghino, i napoletani si pentiranno"
La Lega: "E' una sberla (Il Giornale)
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Da padre storico dei democratici sorride anche Romano Prodi, che si presenta in piazza del Pantheon a Roma per festeggiare. L’avvertimento dell’unico uomo che abbia battuto Berlusconi (per due volte) è tanto chiaro quanto perentorio: “Non più di cinque minuti per festeggiare – ammonisce – poi subito mettersi al lavoro”. C’è da augurarsi che i suoi seguano il consiglio. (Il Fatto)
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E tra i primi ad essere messi sul banco degli imputati sono i tre coordinatori nazionali, "rei", a detta dei più malpancisti, di una gestione troppo verticistica del Pdl. Tant’è che l’annuncio di dimissioni di uno dei tre, Sandro Bondi, fedelissimo di Berlusconi suona a più di qualcuno come una mossa per mettere nell’angolo anche gli altri due, Denis Verdini e Ignazio La Russa. (La Stampa)
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(Da La Nazione-Resto del Carlino-Giorno)
I dieci comandamenti che Pdl e Lega hanno rispettato per essere presi a legnate
di Xavier Jacobelli
Dopo il primo turno, per Pdl e Lega foriero di sinistre previsioni in chiave ballottaggio, la curiosità generale era una sola: verificare se, nelle due settimane a sua disposizione, il centrodestra avrebbe fatto di tutto per perdere ancora. L'ha fatto. Rispettando rigorosamente i dieci comandamenti per prendere una legnata.
1) Trasformare le consultazioni amministrative in un referendum pro o contro Berlusconi. L'hanno fatto.
2) Promettere il trasferimento di due ministeri al Nord, anche se agli elettori non fregava proprio niente. L'hanno fatto.
3) Promettere il trasferimento di due dipartimenti al Nord (anche se agli elettori non fregava proprio niente) perchè sui ministeri è subito scoppiato un grande casino. L'hanno fatto.
3) Scaricare in corsa la Moratti e Lettieri, definiti "candidati deboli", dopo avere detto che avrebbero stravinto. L'hanno fatto, salvo aggiungere subito che non era vero nulla, ma è stata la solita smentita da ridere.
4) Invadere i tg con le noiosissime interviste-monologo del premier che hanno causato una fuga di massa dal video, come ha certificato l'Auditel. L'hanno fatto.
5) Attaccare i magistrati perchè "da diciassette anni perseguitano il Cavaliere,vittima innocente della giustizia ingiusta" e bla bla bla bla. L'hanno fatto.
6) Riportare il premier a Porta a porta dove, invece, non dovrebbe mettere più piede per quindici anni, così i telespettatori si disintossicano. L'hanno fatto.
7) Esportare al G8 la teoria del complotto comunista e delle toghe rosse contro il premier, imbarazzando Obama e Medvedev. L'hanno fatto.
8) Dichiarare che chi vota per De Magistris e Pisapia è senza cervello. L'hanno fatto.
9) Proclamare che, in caso di vittoria di Pisapia, Milano sarebbe diventata una Zingaropoli islamica. L'hanno fatto.
10) Ostinarsi a pensare che il problema del centrodestra non sia Berlusconi, il cui appeal politico nelle città dov'è stato sconfitto, oggi è inversamente proporzionale ai processi in cui è coinvolto. Cioè zero. L'hanno fatto.
E il peggio deve ancora venire.
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