Non capisco. Sono Italia da piu' di un mese. L'ho girata tutta dalla Liguria alla Lombardia, da Rimini a Palermo, Catania, Cagliari, Roma, Firenze.
Su ogni giornale leggo annunciati disastri, un'economia in affanno perpetuo, proteste di migliaia di disoccupati, lavoratori precari, il numero di suicidi che cresce ogni giorno.
Poi vai nei ristoranti e non trovi posto. Le autostrade sono piene dei soliti disgaziati che ti si incollano a 50 cm dal parafango posteriore e sfanalano perche' tu stai sorpassando un'altra vettura cercando di non superare i 130 all'Ora.
Dice: ma questi sono una minoranza. Il resto degli italiani tira la cinghia e non sa come finire il mese.
Le gazzette sono piene degli scandali a catena che avvolgono in una spirale di puzzolente odore i partiti, gli uomini politici. Si e' rifatto vivo persino quel Berlusconi che per anni ha contribuito a creare all'estero un'immagine terrificante dell'Italia. "Ma lui - ci dice un caro amico di Roma - ha diritto a portarsi a casa le ragazze, anche minorenni. Sono fatti suoi e non ruba agli italiani."
Non capisco. Monti, presidente del Consiglio, sino a ieri omaggiato, oggi e' il target del pubblico ludibrio perche' sta cercando di far pagare le tasse a quei milioni di italiani che sino a ieri le avevano evase alla faccia dei pensionati e lavoratori dipendenti che se le vedono detrarre in busta paga.
Non capisco.
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