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Ferragosto, Italia mia non ti conosco

Ferragosto: "tutti al mare a mostrar le chiappe chiare".

In Italia ulteriore vacanza alla quale non si può assolutamente rinunciare al punto che ci sono quelli che parcheggiano i parenti anziani nei pronto soccorso degli ospedali e si indebitano per potersi godere la festività secondo le regole impartite dai social e dalle riviste di pettegolezzo.

In America invece si lavora duro, le vacanze brevi per tutti si sono ridotte e  le scuole stanno per riaprirsi.

Il Ferragosto qui negli Stati Uniti non esiste. Il periodo estivo è semmai caratterizzato dal termine "Dog Days" che si estende per circa 30 giorni di calendario fino ad esaurirsi il 15 agosto.

Ma, a differenza della moda italica, 'Dog Days' non sono giorni di festa, anzi secondo la tradizione greca e romana astrologica sono giorni legati al sistema stellare di Sirio con improvvisi temporali e uragani, caldo estremo, arsura, spossatezza, febbre, depressione. Insomma: il periodo più sfigato dell'anno.

La caduta a precipizio della borsa americana sembra confermare la miscela di negatività collegate a questo periodo della metà di agosto.

Gli osservatori politici che parlano solo se gli garantisci un assoluto anonimato, sostengono per quanto riguarda il campo di Agramante ovvero quello repubblicano che è iniziata la caduta verticale di Donald Trump il quale poteva contare soltanto su una economia che dava la sensazione di poter continuare ad essere più che positiva.

La bolla secondo questi personaggi dell'establishment americano ha cominciato a sgonfiarsi.

Se ne accorgeranno presto i 63 milioni di followers che bevono quotidianamente i twitters lanciati a 360° su tutto e contro tutti dall'inquilino della Casa Bianca.

Negli Stati Uniti in genere dell'Italia interessa assai poco, salvo i soliti luoghi comuni che riguardano il cibo, la cultura, la spensierata vita degli italiani cicale e non formiche.

In questi giorni però i media più importanti dedicano spazio alle contorsioni schizofreniche della politica italiana.

C'è molta attesa per quanto potrà verificarsi il 20 agosto nel Parlamento romano.

Lo scontro tra Salvini e la sua Lega , gli ex partners di governo, i Cinque Stelle, il Partito Democratico squassato da insanabili mal di pancia interni e altre frattaglie movimentistiche rappresentano per gli osservatori statunitensi uno spettacolo che oscilla tra l'opera buffa e la tragedia greca.

Salvini da buon giocatore di poker ha tentato il bluff contando su le indagini di mercato che attribuiscono al suo partito una percentuale di voti pari se non superiore al 40% cui aggiungere quelli dei Fratelli d'Italia e forse di Berlusconi.

Ma la parlamentarizzazione della vicenda politica ovvero il fatto che dai comizi nelle piazze e nelle spiagge si sia passati doverosamente ad un confronto nei due rami del Parlamento rende molto problematica l'azione di Salvini che quanto a numeri rischia di andare a sbattere come del resto gli è successo quando si è trattato di stabilire il calendario della procedura parlamentare.

L'Italia è sempre stata, ma lo è in modo particolare adesso, sotto la lente di ingrandimento non solo dei paesi dell'Unione Europea, ma della Russia di Putin e dell'America.

Salvini ha chiesto ampi poteri, frase questa che riconduce alla memoria analoghe dichiarazioni fatte in Germania più di 70 anni fa.

L'uomo solo al potere fa paura a molti, anche se a Vladimir Putin farebbe molto piacere perché agevolerebbe la sua azione di scardinamento dell'Unione Europea e di controllo del Mediterraneo.

Quanto all'uomo della Casa Bianca una Italia sovranista sarebbe il cacio sui maccheroni e agevolerebbe la realizzazione di quello scenario planetario sul quale lavora da tempo Steve Bannon che continua ad essere l'ispiratore di Donald anche se sotto il tappeto.

Un immenso casino ferragostano con conseguenze forse letali per il popolo italiano che felicemente intontito continua a sguazzare nei mari inquinati della Penisola.

Oscar
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Caro Oscar, 
grazie per avere da così lontano fotografato così bene l’Italia. Buon ferragosto e un caro saluto, da liberale a liberale. 
Enzo Palumbo
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Caro Oscar,
mi piace tanto leggerti e spesso spedisco i tuoi commenti ai miei parenti o amici.
Non commento perche’ sono ignorante e non sono molto opinionata  ma influenzi molto le mie idee e anche mi intrattieni e diverti!
Un abbraccio
Mluisa
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pubblicato qui
https://www.welfarenetwork.it/ferragosto-italia-mia-non-ti-conosco-oscar-bartoli-20190815/
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Caro Oscar,
mi spiace che tu a Washington non possa "al mare mostrar le chiappe chiare"; Ferragosto, questa è una festa antichissima, divenuta romana imperiale, Feriae Augusti, quando l'imperatore Ottaviano, dopo l'intenso periodo di lavori agricoli, istituì giorni di riposo e di festa agli uomini ed agli animali da lavoro. Per tre giorni c'era da mangiare e da bere per tutti, persone e bestie. Poi questa festa così popolare fu acquisita dalla Chiesa romana che la dedicò all'Assunzione di Maria Vergine in Cielo, in spirito, anima, carne ed ossa (alla faccia del paganesimo) !
Ma il bello avverrà nei prossimi giorni, come ben hai descritto tu, dove le possibili soluzioni della crisi di governo in Italia, ripristinando le migliori sceneggiate della Commedia dell'Arte, vedranno coups de théâtre, deus ex machina, giullari, pontifex e stregoni impegnati a dare il meglio di sé attraverso il web, i social, i talk show, i giornali, i comizi. Riavremo un governo Giallo - Verde oppure un inedito Giallo - Rosso ?
Un bel rompicapo per il Presidente Mattarella che, forse, è l'unico che non va al mare a mostrar le chiappe chiare. Sursum corda, nihil sub sole novi, come sempre, fin dal 1500 a. C., come diceva già allora Koelet nell'Ecclesiaste.
Buona estate,
Dario Seglie, Italy
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Caro Oscar,

scriveva Prezzolini in “Codice della vita italiana”: “Si, siamo ridotti a questo, qualche volta: a prendere idealmente un piroscafo e guardarla da lontano questa nostra Italia, per poterla amare davvero… A guardarla come posteri; anzi peggio: come stranieri”.

Abbiamo, nonostante tutto, avuto statisti come De Gasperi, Andreotti, Moro e perfino Craxi. Oggi ci troviamo di fronte a tre individui (Conte, Di Maio e Salvini) che mi ricordano Peter Sellers nel film “Oltre il giardino”.

Un’Italia isolata dall’Europa e con un prossimo Presidente della Repubblica ‘sovranista’, sarebbe un microbo di fronte a sistemi ed economie forti come USA, Russia, Cina ed Estremo Oriente. Quindi bisognerebbe fare di tutto (di tutto) pur di non mandare il più pericoloso dei Peter Sellers al governo grazie al voto degli italiani buoni babbei. D’altro canto, per evitare questo voto, se il PD, che è l’unico partito di opposizione, si alleasse con i 5S in caduta libera e li rivitalizzasse, che ne sarebbe di questo partito – ripeto, l’unico di vera opposizione rispetto al nulla -  che è affatto compatto  e dovrebbe per di più gestire un duro periodo di nuova crisi economica?

Mi sa che il piroscafo lo prenderò per davvero…

Abbracci

Sandro