Di questi 221 morti 134 sono bambini e adolescenti.
L'ultimo massacro perpetrato da un diciottenne a Uvalde, un piccolo centro del Texas, ha coinvolto 19 bambini della scuola elementare e due insegnanti (al momento in cui scriviamo le cifre rimbalzano a conferma del caos in cui si agita la polizia locale e quella dello Stato)
Piangere su queste giovani vittime non serve perché l'opinione pubblica da tempo è atrofizzata di fronte alle morti violente che si verificano ormai a cadenze periodiche sempre più ravvicinate.
Il dolore di alcune decine di famiglie non sorprende più di tanto la generalità della popolazione che dopo il "poveretti!" di prammatica pensa bene di andare a cercarsi un film su Netflix.
Scattano invece violentemente i social di ispirazione repubblicana estremista che si scagliano contro i media liberali, i democratici e tutti quanti invocano leggi che finalmente delimitino la libertà di acquisto di armi, dalle pistole ai mitragliatori da guerra.
Le cornacchie della destra e dell'estrema destra americana vociferano affermando che, anche in questa luttuosa situazione del massacro alla scuola elementare della cittadina texana, è evidente invece il tentativo di mettere in discussione ancora una volta il noto Secondo Emendamento della costituzione americana che dal 1787 consente ad ogni cittadino di avere un'arma.
La popolazione americana è composta di 323 milioni di persone secondo l'ultimo censimento.
Su questi 323 milioni sono spalmati oltre 450 milioni di armi in larga maggioranza d'assalto.
Negli Stati Uniti è facile organizzare cortei che raccolgono migliaia di presenze e che sfilano brandendo cartelli nelle varie città, ma soprattutto a Washington, protestando contro questo, contro quello.
E' il caso della Corte Suprema che sta per cancellare la legge che ha consentito l'aborto in tutti i 50 Stati della Federazione.
È il caso delle manifestazioni di massa innescate dalla morte di George Floyd per colpa della stupida brutalità di un agente di polizia nei confronti di questo nero.
Le manifestazioni che si sono succedute in tante piazze americane intendevano riproporre l'antico problema degli Stati Uniti, ovvero lo scontro razziale tra bianchi e neri tuttora persistente eredità della guerra civile mai conclusa nel 1865.
Ma non ci sono manifestazioni di migliaia di persone che protestano per lo scandaloso fenomeno, tutto americano, dei mass killings, le uccisioni di massa, motivate da demenza, odio sociale, motivazioni personali (come ad esempio la perdita del posto di lavoro), volutta' di tanti giovani psicopatici che cercano, anche a costo della propria vita, di avere un effimero spazio sulle prime pagine dei media, e via dicendo.
Anche perché, diciamolo francamente, si prende posizione antagonista su tematiche fondamentali come l'aborto, l'assalto alla libertà del voto, lo scontro tra le minoranze etniche.
Ma nessuno vuole mettere a rischio il diritto personale di portare un'arma addosso.
E questo è un principio estremamente diffuso negli Stati Uniti ad ogni livello indipendentemente dalle differenze culturali, di pelle, di aggregazione sociale.
L'America è diversa da tante nazioni democratiche dove il possesso delle armi e' vigorosamente regolamentato.
L'America che santifica la violenza dei grandi malfattori attraverso i suoi film, l'America dei videogiochi che stimolano la fantasia dei ragazzi all'uccisione, l'America del "no tresspassing" per cui se per sbaglio metti piede nel mio giardinetto sono autorizzato a sparare, l'America della violenza diffusa non può rinunciare al vantaggio di avere armi belliche che, come si dice, possono sempre servire.
Questa America è una nazione molto malata, in grande pericolo, terreno fertile per decine di milioni di suoi votanti che aspirano ad essere governati da un autocrate.
Questa America non ha la possibilità di far passare leggi importanti che possano in qualche modo attenuare la diffusione delle armi perché i numeri in Senato sono 50 a 50 ma, per quanto riguarda i democratici, bisogna tener conto anche di due senatori che ce la stanno mettendo tutta per far naufragare i programmi di sviluppo del presidente Joe Biden.
C'è chi sostiene che questa malattia dell'America sia terminale.
Preghiamo Dio che la classe politica riesca a svincolarsi dalle pressioni suadenti delle lobbies imprenditoriali (vedasi ad esempio la National Rifle Association che distribuisce quattrini a repubblicani e democratici purché non rompano le scatole intralciando la produzione e la vendita delle armi. Tanto per fare un esempio).
Ricordiamo al nostro lettore che, dopo ogni mass killing, i negozi che vendono armi sono presi d'assalto dai compratori che si sottopongono a lunghe file in attesa di poter acquistare.
Ed anche questa, purtroppo, è America.
Oscar
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Ennesima strage con falcidia di bambini e insegnanti. Mitragliati a caso gli acquirenti di un supermarket. Ecc. Ecc. Ogni giorno o quasi, le cronache riportano episodi sconvolgenti.
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