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Il presidente Obama ha tenuto un discorso memorabile in occasione della celebrazione del centenario della NAACP, l'associazione che riunisce gli African Americans.
Spesso lasciando da parte il testo che personalmente ha preparato durante le ultime due settimane, nonostante gli impegni di governo e gli appuntamenti internazionali, Obama ha elettrizzato le migliaia di persone che affollavano il teatro nel quale si e' tenuta la manifestazione.
Dopo avere ricordato che la situazione in cui vivono gli African Americans e' stata creata dai sacrifici, dalle sofferenze dal dono della vita dei leaders che si avvicendati sul palcoscenico della realta' americana, il presidente Obama ha detto: "Non facciamo un errore: il dolore della discriminazione e' ancora sentito in America."
La parte piu' incisiva del discorso di Obama e' stata quando ha detto, sollecitando gli African Americans ad essere realistici: 'Il vostro destino e' nelle vostre mani, voi siete African Americans, e la possibilita' di vivere in mezzo al crimine nelle gangs e' piu' alta. Si', se voi vivete in un quartere povero, voi dovete fronteggiare delle sfide che quelli che vivono nei quartieri bene non devono sopportare. Ma non c'e' motivo - ha continuato il Presidente Obama -perche' si debbano prendere brutti voti, non c'e' ragione per cui si debba fare sega a scuola, non c'e' ragione di lasciar perdere con la vostra educazione lasciando la scuola. Nessuno ha scritto il vostro destino. Il vostro destino e' nelle vostre mani, non lo dimenticate. Non ci sono scuse, non ci sono scuse. Dovete avere una educazione. Tutte le difficolta' della vita vi renderanno piu' forti, piu' preparati a competere. Si', ce la possiamo fare."
L'intervento di Obama ha ricordato che l'attuale presidente degli Stati Uniti ha dedicato anni a Chicago come organizzatore delle comunita' piu' povere di quella citta'. E questa esperienza si poteva cogliere nella passione civile che ha animato il suo discorso. Chi ha letto il suo primo libro "The dreams of my father" ha ritrovato gli stessi accenti e la stessa forza.
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