Questo il titolo di un lungo articolo scritto da Laura Blumenfeld e pubblicato in tutta evidenza sul Washington Post.
L'uomo da 700 miliardi di dollari si chiama Neel Kashkari, il giovane responsabile del TARP (The Troubled Asset Relief Program il programma del governo degli Stati Uniti per acquistare gli assets e equity dalle istituzioni finanziarie per sostenere il settore finanziario. Si tratta dell'intervento piu' importante fatto nel 2008, alla fine dell'era Bush, per far fronte alle conseguenze a catena determinate dalla crisi del subprime mortgage.).
Neel Kashkari aveva 35 anni, nel 2006, una laurea in diritto commerciale, originario di Akron, Ohio, quando decise di andare a Washington a imparare come funziona il governo. Poi e' arrivata la recessione e per un insieme di circostanze le piu strane si e' trovato nominato dall'allora segretario al tesoro Hank Paulson come responsabile, appunto, del TARP, mentre intorno a lui tutto il sistema finanziario stava crollando.
La giornalista del Post segue Neel Kashkari nel suo volontario esilio sulle montagne del Nevada. Attaccato da tutte le parti, fatto oggetto di critiche feroci da parte dei senatori che lo interrogavano nelle varie hearings, testimone del crollo per un infarto del suo piu caro amico e collega che con lui lavorava diciotto ore al giorno senza mai tornare a casa, Neel Kashkari decide di piantare baracca e burattini dopo avere in gran parte distribuito i suoi soldi al sistema finanziario in agonia. Dice di no al nuovo segretario Geithner che gli chiede di restare al suo posto. E se ne va in una sperduta localita' del Nevada vicino a quel Donner Pass dove, alla fine dell'800 una carovana di pionieri si e' perduta nella tormenta e i componenti hanno finito per cannibalizzarsi pur di sopravvivere all'inverno.
Neel Kashkari adesso si e' costruito una casetta di legno dove si e' rifugiato con la moglie ricostruendo un rapporto che stava naufragando nella Capitale. ("Una casa per sentire qualcosa di solido e vero tra le mani", dice)Ha perduto dieci chili che aveva messo su per lo stress e per i pacchetti di Doritos che ingurgitava per sfamarsi.
Dice di essersi disintossicato dalla vita di Washington. Ma la notte viene assalito da incubi: gli sembra di essere ancora al ministero del tesoro, anche se vestito da montanaro, e di non riuscire a trovare le carte che deve presentare ad una riunione del senato nella quale dovra' essere spellato.
La moglie, quando lui racconta dei suoi sogni, sostiene che per uno drogato di vita pubblica ci vogliono almeno dieci anni per disintossicarsi. Ammesso che poi ci riesca.
Questo articolo si segnala per la capacita' del buon giornalismo americano (esiste ancora) di raccontare storie vere che illustrano con evidenza aspetti sconosciuti della vita quotidiana di chi si trova (in solitaria angoscia) a gestire decisioni fondamentali per l'economia e la finanza degli Stati Uniti, sentendo sulle proprie spalle tutto il peso della responsabilita' che gli e' stata data.
No comments:
Post a Comment