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Finalmente la mummia della giustizia americana è uscita dal sarcofago


Finalmente la mummia della giustizia americana è uscita dal sarcofago e ha parlato. Il ministro Garland che in questi due anni di governo ha sempre evitato pubbliche dichiarazioni, questa volta-18 novembre del 2022, ha convocato una affollata conferenza stampa mettendo in subbuglio i media televisivi perché avrebbe fatto dichiarazioni che del resto erano superscontate.

Tutti attendevano che la mummia parlasse dopo che Donald Trump aveva annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 2024, una mossa questa non solo motivata dall'infinito egotismo dell'ex presidente, ma anche e soprattutto dal timore che le indagini promosse contro la sua persona potessero in qualche modo sostanziarsi in una specifica azione statale nei suoi confronti.

Anche se il suo team di avvocati ha subito commentato le parole del ministro della giustizia con un "ce l'aspettavamo…", la presa di posizione del responsabile della giustizia americana non è che faccia comodo al loro rappresentato tenendo conto oltretutto che lo special counsel  nominato dal ministro è conosciuto per essere un tipo molto solido, ruvido, capace.

Il signor Jack Smith dovrà indagare sulle imprese, si fa per dire, che hanno caratterizzato i quattro anni dell'atroce presidenza di Donald Trump il quale comunque, stando alla ripresa intensa della sua campagna, si propone di attuare esattamente quanto lasciato a metà del suo percorso politico ed in particolare Donald ha in mente e in cuore di distruggere, alla testa dei suoi milioni di fanatici supporters, il sistema democratico americano garantito dalla Costituzione.

Jack Smith ha davanti a sé un impegno preciso: indagare se Trump possa aver gestito male documenti classificati, ostacolato l'indagine o distrutto documenti governativi, nonché il presunto ruolo dell'ex presidente nel tentativo di ribaltare i risultati della sua sconfitta elettorale del 2020. 

"Ruolo presunto" che comunque le audizioni pubbliche del comitato interpartitico del 6 gennaio 2021 hanno messo in evidenza senza alcun dubbio essere meno 'presunto' di quanto voglia affermare il gruppo degli avvocati di Trump.

Ci auguriamo che lspecial counsel Jack Smith riesca a ritagliarsi con la sua indagine approfondita una immagine personale migliore di quella lasciata due anni fa da Robert Mueller al termine di due anni di indagini che hanno portato a ipotesi di vaga responsabilità dell'allora candidato Donald Trump.

Oscar


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