Sono Incinta

 

MG, ovvero Maria Grazia, era una gran bella ragazza, cordiale, espansiva circondata da una fama di divoratrice di uomini che alla fin dei conti non le dispiaceva,

MG lavorava come commessa nei migliori negozi del centro di Firenze. Curava molto la sua persona ed era sempre a tono nell'abbigliamento.

Si era incontrata casualmente con Mario un giovane quasi avocato che tentava la scalata nelle fila del Partito Liberale, impresa non facile nonostante le ridotte dimensioni di quel piccolo movimento politico di antiche tradizioni.

Uscivano spesso insieme anche se Mario era impegnato nella preparazione degli orali dell'esame di procuratore legale che negli anni successivi avrebbero chiamato 'esami di avvocato'.

La sessione di esami doveva tenersi a Bari presso la facolta' di giurisprudenza Aldo Moro.

Il 4 novembre 1966 Firenze era stata quasi totalmente sommersa dalle tonnellate di fango e detriti scaricati dal fiume Arno sul quale si era riversata l'acqua della diga di Levane le cui cataratte non erano state chiuse in tempo dal personale scarsamente qualificato.

 Il giovane avvocaticchio Mario, richiuso nel suo mini appartamento al terzo piano di via Torta, un vicolo antistante Piazza Santa Croce nel quale l'altezza dell'acqua della alluvione aveva raggiunto i sette metri e mezzo, tentava in qualche modo di studiare circondato da libri, Bignami, appunti.

 Il comune non aveva ancora ristabilito l'erogazione dell'acqua potabile considerato l'alto livello di inquinamento che l'alluvione aveva determinato.

 Ogni giorno MG  si faceva tre piani di ripide scale per portare alcune grosse confezioni di acqua potabile al suo amico studente. 

 Come Dio volle  l'esame a Bari fu superato. E non è da escludere che tra gli esaminatori vi fosse stata una grossa componente di empatia nei confronti di quel giovane che a sua volta era stato sommerso. dalla componente psicologica di quel terribile avvenimento della natura.

 Con il suo pezzo di carta che mai avrebbe utilizzato, perché Mario di fare l'avvocato proprio non gliene poteva importare di meno dato che era tutto proiettato nel mondo della comunicazione, era ritornato Firenze, bussando a decine di porte per interviste di assunzione personale.

 Dopo  Bari le uscite confidenziali con MG si erano molto rallentate.

 "Dobbiamo vederci al più presto. " Questo  il contenuto di una telefonata fatta da MG a Mario.

L'incontro avvenne nella piccola NSU Prinz sempre meglio di una 500  di fronte alla abitazione di Maria Grazia.

 Mg non si era truccata.Aveva il volto molto segnato.

 "Di che cosa dobbiamo parlare? ", chiese Mario.

 "Sono incinta, Mario. Dobbiamo decidere cosa fare..."

 " Guarda Maria Grazia., Devo dirti qualcosa che non ti farà certamente piacere. All'inizio della nostra relazione siccome mi sentivo pronto a costruire qualcosa di definitivo con te, ho assunto delle informazioni. Ed è venuto fuori che oltre a uscire con me tu mantenetevi  strette frequentazioni con altri tre giovanotti tra i quali il noto Ascanio, ricco macellaio del Mercato Centrale. Da allora ho deciso di utilizzare sempre il preservativo ogni volta che facevamo all'amore. Mi dispiace ma è meglio essere sinceri?. " 

 MG ascoltava Mario. Con la bocca aperta per lo stupore.

 Apri la portiera della vettura. E disse al suo ex amico avvocato: "Sei una merda. "

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