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Parlate pure male di me, ma parlate!

Lettera ad un 'qualsiasi' Uomo di Potere

"Better to be spoken of badly than not spoken of at all." Oscar Wilde nel Ritratto di Dorian Gray (1890)
"There is only one thing in the world worse than being talked about, and that is not being talked about."
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Lo sai bene. Chi sta al vertice del potere (politico, economico) ha bisogno che si parli di lui. Non solo perche' chi parla di Te, solletica il tuo Ego. Ed e' cosi bello sentirsi adulati. Ma, anche perche' quando si parla male di Te la tua presenza viene rimpolpata e rafforzata nell'immaginario collettivo. Pensa che sarebbe la tua vita se nessuno parlasse di Te, se andassi a finire nel dimenticatoio.
E non credere che il tuo comportamento sia assolutamente originale. Se lo raffronti con quello di altri Uomini di Potere che Ti hanno preceduto prima nella cronaca e poi nella storia, dovresti renderti conto che gli utensili sono piu' o meno sempre gli stessi. Come dire che per fare l'amore bisogna seguire il Kamasutra. Figurati: le posizioni 'base' non cambiano nei millenni.
Quando i mezzi di comunicazione di massa dovevano essere inventati il Potente di turno si circondava di 'aedi' che infiorettavano le sue gesta a futura memoria.
Ma per restare a tempi piu' vicini a noi basta ricordare che Hitler, con il suo Goebbels e Mussolini con il Ministero della Cultura Popolare, avevano creato una struttura di pubbliche relazioni che doveva illustrare costantemente le gesta del Capo. (E Stalin? Non ne aveva bisogno. Gli bastava il KGB e i sotterranei della Lubianka.)
A cominciare dalle gesta sessuali. Perche' il Capo e' un esempio per i sudditi non solo in termini di sapiente conduzione della cosa pubblica, ma rappresenta il simbolo di una perenne 'erezione' che deve suscitare invidia e ammirazione nel volgo maschile e sublime attrazione in quello femminile sempre alla ricerca del Grande Seminatore, del Leader del Branco. E le avventure sessuali di Mussolini erano sussurrate con ammirazione di bocca in bocca. (Del resto un consistente partito italiano ha coniato da tempo il termine "celodurismo").
Viene poi la prestanza fisica che si ricollega intrinsecamente con quella erotica. Il Capo lavora sempre ed esprime nella voce, nel body language (linguaggio del corpo)l'energia positiva che deve rassicurare il popolo al quale si chiede (con le buone o le cattive) di non impicciarsi di cose che non gli competono. Gli si chiede di fare la sua parte che e' quella di obbedire agli ordini, tirare la carretta e andare a farsi ammazzare per la Causa. La luce costantemente accesa nello studio di Mussolini a Palazzo Venezia diceva alla gente: "Il Capo non dorme mai, veglia e lavora solo per te."
Dicono: ma questo vale solo per una dittatura, dove, tra l'altro, il dissenso manifestato viene stroncato sul nascere (vedi quello che sta succedendo in Iran).
Il problema, lo sai bene, e' quello delle cosiddette democrazie, dove le minoranze credono di potere alzare la voce. Ed allora bisogna seguire un piano (nemmeno troppo raffinato) che prevede da un lato l'omogeneizzazione di tutte le voci mediatiche, comprando quelli che non aspettano altro che di essere comprati, emanando norme ad hoc, intimorendo le voci ostili con minacce velate ed esplicite e confermando che senza di Te vi sara' il Diluvio, perche' Tu sei il Salvatore, la personificazione del Destino, perche' il Futuro e' nelle tue mani. Mani che sanno seguire le morbide fattezze di qualche splendida prontaatutto che ti hanno infilato nel letto, mani d'acciaio in guanto di velluto pronte a strangolare anche gli affetti piu' vicini pur di raggiungere la Meta. Mani pronte a dare e ricevere perche', lo sai bene, "pecunia non olet".
E se, nel mentre Tu con i tuoi Bravi (la cui prostrata disponibilita' ti costa un occhio della testa)stai cercando di sistemare la galassia dell'informazione, qualcuno si ostina ancora a parlare male del Manovratore, allora sara' bene far scattare il vittimismo che inumidisce sempre l'occhio dei semplici di cuore e di coloro che credono solo nel Dogma, di coloro che non possono concedersi l'ombra del Dubbio. Perche' i dubbiosi rompono le palle e fanno perdere tempo agli Uonini del Fare.
E poi, parliamoci chiaro: cosa saresti Tu, Grande Uomo di Potere, se dovessi scomparire dalla ribalta mediatica? Sarebbe un dramma per Te e per stuoli di fedeli.
Percio' ecco il tuo motto: parlate pure male di me (almeno per il momento, fino a che non vi avro' sistemato.) Ma parlate!

Con sofferta ammirazione.

Oscar Bartoli

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