Roma, 29 maggio 2013
I
Fratelli tutti del Grande Oriente d'Italia - Palazzo Giustiniani si stringono
al cuore del Gran Maestro, Gustavo Raffi, per la prematura scomparsa del figlio
Michele, giurista, studioso dei Templari e di storia medioevale. Con il saggio
'Apologia dei Cavalieri Templari' (ed. Il Cerchio), ha dimostrato dal punto di
vista giuridico come la condanna dei Cavalieri del Tempio sia stata
un'ingiustizia verso un Ordine benemerito nella storia della cristianità.
Nel saggio, spinto da passione per la verità e dal desiderio di risalire ai
fatti, Michele Raffi contesta nel merito le accuse confermate dai Templari
sotto tortura e sottolinea le violazioni procedurali compiute nel corso dei
processi ai monaci guerrieri, sorprendentemente attuali per le analogie con
altri grandi processi del nostro secolo.Sull'esempio dell'arcivescovo di Ravenna, Rinaldo da Concorezzo, lo studioso Michele Raffi ha dimostrato come la tortura e la calcinazione non portino mai alla giustizia, perché la verità - lungo le strade del Medioevo e in ogni tempo della storia - abita nei cuori degli uomini che sanno lottare per la verità. Liberi sempre per una storia da vivere. Soli con le loro idee, in cerca della Bellezza che salva.
Roma, Villa il Vascello 29 maggio 2013