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E' nata la televisione del Washington Post

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Se ne parlava da tempo e finalmente e' venuto l'annuncio: il Washington Post ha ultimato i lavori per la creazione di una televisione che sara' dispoinibile su ogni computer, smartphone, televisore domestico. Basta che sia scaricata l'application gratuita.
La televisione del Washington Post e' la dimostrazione di come le grandi testate giornalistiche cerchino di contrastare la perdita di presenze pubblicitarie sui propri giornali e periodici a stampa.
La televisione del quotidiano della capitale e' la dimostrazione che per attirare lettori e fidelizzarli non basta piu' un'ottimo web site (come nel caso del Post) ma occorre reinventarsi un ruolo e un modo di essere. Pena la scomparsa dal mercato come e' successo al prestigioso Newsweek che sta agonizzando ormai anche nell'edizione digitale. Il quotidiano elettronico a pagamento studiato da Rupert Murdoch e' stato un clamoroso flop nonostante le centinaia di milioni di dollari invesititi. Per quanto riguarda quelle testate che fanno pagare per collegarsi ai loro siti e consultare gli articoli dei loro giornalisti di punta, gli ultimi dati indicano che l'esperimento non sta dando risultati positivi.
Ogni persona ha la disponibilita' di migliaia di blogs gratuiti tra i quali puo' scegliere quelli piu' vicini al proprio sentire politico e gusti personali. Si aggiunga il lavoro di erosione compiuto dai social media, costantemente impegnati nel reinventarsi con nuove offerte e soluzioni ed il quadro, per la stampa tradizionale, non e' confortante.
Fino ad ora i quotidiani italiani sono stati toccati solo marginalmente da questo fenomeno, in quanto la diffusione della banda larga e' ancora molto limitata nella Penisola e la cultura digitale stenta ad entrare in una nazione che invecchia sempre piu'. E, come tutti sanno, i vecchi vogliono leggere il giornale di carta standosene a casa o al bar.