Un amico sottoposto ad una angiografia in un ospedale di Washington dopo due giorni di degenza ha dovuto pagare un conto di oltre 60mila dollari nel quale ogni misurazione della pressione era stata fatturata 500 dollari. Questo succedeva alcuni anni fa.
Sono andato in farmacia per acquistare una confezione di Nasonex un inalatore per allergie. Costo 120 dollari. In Spagna costa l'equivalente di 21 dollari.
In America ed in altri paesi industrializzati la colonscopia e' diventata un esame di routine. In America, dove ogni ospedale ha creato un centro specializzato solo per questo test che presuppone l'anestesia totale e la camera operatoria, il costo e' superiore ai 1200 dollari mentre in Svizzera si pagano solo 655 dollari.
Questi dati emergono da un'inchiesta pubblicata dal New York Times e mettono, una volta di piu' in risalto, gli scompensi del sistema sanitario americano se confrontati a quelli di altri paesi avanzati.
La spesa media per la sotituzione di un'anca e' negli States 41mila dollari. Ma si arriva tranquillamente a superare i 75mila dollari. In Spagna si pagano 7mila dollari. Una confezione di Lipitor costa 120 dollari, mentre in Nuova Zelanda lo stesso Lipitor viene venduto a 6 dollari.
Tutto dipende dal sistema perverso della copertura sanitaria: gli ospedali scaricano sulle assicurazioni private i costi sopportati per le emergenze di chi non puo' pagare. I medici a loro volta chiedono agli ospedali di diminuire i costi praticati per ogni paziente. Molti specialisti tuttavia prescrivono esami di controllo anche quando non vi e' uno stretto bisogno. Le aziende farmaceutiche si giustificano dicendo che devono ammortizzzare le spese della ricerca. Le assicurazioni innalzano i premi ai privati che vengono buttati fuori quando insorge qualche grave malattia. La storia della madre del Presidente Obama e' significativa.
Alla fine chi paga il conto sono i cittadini, le imprese che coprono l'assicurazione dei dipendenti, lo stato federale con la sua Medicare e Medicaide.
Il parziale fallimento della Obamacare, la strombazzata rivoluzione sanitaria, e' la dimostrazione che contro le lobbies del mondo della sanita' i politici che vogliono mantenersi puliti e indipendenti possono molto poco. Quanto agli altri sguazzano con piacere nei vantaggi diretti e indiretti che vengono loro assicurati dalle aziende. Fino a quando vengono scoperti. Fino a quando.
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Caro
Dottor Oscar Bartoli
grazie
per il tuo preciso resoconto sanitario internazionale.
Purtroppo
fino a quando la malattia non tocca noi personalmente,
non ci rendiamo conto dell'urgenza di
trovare una giusta soluzione per tutti.
La
persona in buona salute alla quale chiedete “Come sta?”, si accontenta di
rispondere: «Bene»; e in effetti, non c’è nient’altro da aggiungere. Ma ponete
la stessa domanda a una persona la cui salute sia malferma… Ah, in quel caso,
sentirete delle storie senza fine! Dalla testa ai piedi, ci sono talmente tanti
punti nel corpo che possono essere difettosi! Quante complicazioni, allora, per
mangiare, bere, dormire, respirare, camminare, e via dicendo. Si può dunque
dire che la salute è una; in compenso, le malattie sono in numero infinito, e
ne appaiono sempre di nuove, create dagli irragionevoli modi di vivere degli
esseri umani.
La funzione degli organi è quella di lavorare insieme
per mantenere quell’unità che è la salute, la vita. Vedete, allora: la salute è
l’unità, la vita è l’unità. La malattia e la morte, invece, sono la divisione,
la dispersione, lo smembramento. Tutti i nostri sforzi devono condurci quindi
verso l’Unità, perché è in quell’Unità che troveremo la salute.
Prof.
Giuseppe Savazzi
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