News and comments from the Capital of the United States (and other places in the World) in English and Italian. Video, pictures, Music (pop and classic). Premio internazionale "Amerigo".
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CNN e il giornalismo indipendente che non fa lecchini
CNN sta perdendo ascolti a causa di MSNBC che ha un carnet di anchors di tutto rispetto a cominciare da Rachel Meadow, lesbica e super odiata da Trump.
Allora uno si chiede perchè il presidente continui a scagliarsi contro CNN e la ragione sta nel fatto che questa TV è vista in tutto il mondo.
Per risalire negli ascolti CNN ha deciso di creare segmenti nelle fasce orarie di punta affidati a giornalisti che si siano distinti per capacità nell’intervistare personaggi scomodi.
Chris Cuomo, figlio del governatore dello stato di New York, è il conduttore della fascia di prima mattina da anni. Ottimo giornalista che si fa apprezzare per la sua professionalità che tappa la bocca a chi maligna sui lombi paterni.
A Cuomo è stata affidata la conduzione di ‘Prime Time’ ed ha esordito intervistando KellyAnne Conway, assistente di Trump, conosciuta per essere un personaggio che riesce a parlare del nulla, senza rispondere alle domande.
Questa tecnica di filibustering adottata dai collaboratori che Trump decide di mandare a coprire i media televisivi è insopportabile per lo spettatore che voglia farsi un’idea di quale sia il pensiero dell’intervistato.
Sicuramente viene apprezzata dai fans del presidente che odiano CNN, alla quale invece Trump dovrebbe fare un monumento perchè è stata proprio questa emittente a dedicare ore di trasmissione al Donald candidato alle presidenziali.
Jack Tapper, altra colonna giornalistica della CNN, nei giorni scorsi ha chiuso in anticipo il suo segmento quando intervistava Stephen Miller, White House senior adviser, che rifiutandosi di rispondere alle sue domande impediva con la sua logorrea di svolgere in maniera democratica l’intervista.
“A questo punto, ha detto Jack Tapper, credo di avere perduto molti dei miei spettatori e chiudo la trasmissione”.
Non è escluso che Tapper debba pagare per questa sua decisione, ma leviamoci il cappello di fronte ad un professionista dell’informazione, che rifiuta l’aggressione verbale di cui sono specialisti Trump e i componenti del suo team.
Un esempio di giornalismo che non è quello del “Ci dica, ci dica” di tanti super pagati esponenti dei media americani e italiani.