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Fulvio Damiani ha chiuso il collegamento

 


 Fulvio Damiani era democristiano




Fulvio Damiani

Fiorentino si è laureato nel ’62 alla Facoltà di Scienze Sociali e Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze. Allievo dei Prof. Giovanni Spadolini e Giovanni Sartori si è sempre interessato di politica nazionale già dal Giornale del Mattino dove nel ’62 ha iniziato la professione di giornalista. Venuto a Roma nel ’67 ha lavorato ai notiziari del Giornale Radio diretto da Vittorio Chesi fino al ’69 e nello stesso anno fu chiamato da Willy De Luca al telegiornale dove è stato giornalista politico fino al ‘96 seguendo tutti i maggiori avvenimenti sia in studio che come inviato. Dal ’97 al ’99 è stato notista a Telemontecarlo e successivamente ha condotto a Stream Tv una trasmissione settimanale in diretta “Italia domanda” di analisi e approfondimenti sulle diverse problematiche italiane. Ha diretto un quotidiano di informazione su Internet (www.romaone.it) che, essendo dotato di studi televisivi, consente dibattiti ed interviste “on line”. Autore di saggi ed articoli su quotidiani italiani e stranieri ha scritto un libro sul mondo della comunicazione, Obiettività e Potere (D’Elia Ed.)

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Ecco questo era Fulvio Damiani noto volto del Tg1 per almeno vent'anni.

Ma Fulvio, per chi ha avuto l'opportunità di conoscerlo da vicino, era molto di più.

Nel ristretto gruppo di ex fiorentini emigrati a Roma, Fulvio rapprresentava a pieno titolo il personaggio di gran stile.

Ma non rifiutava le zingarate che ogni tanto organizzavamo quando ci trovavamo tutti quanti invitati ad una cena con ospiti accidiosi e pieni di sé.

Gilberto Fabretti, Cesare Palandri e Fulvio Damiani venivano dall'esperienza  fatta al Giornale del Mattino di Firenze. 

La mia strada professionale era stata molto diversa ma a Roma avevamo rinverdito una antica amicizia.

Come quella sera che, annoiati per la sicumera di un colonnello dell'esercito Incontrato a casa di un amico, avevamo deciso sull'unghia di imbastire una trucida storia assolutamente inventata.

Gilberto Fabretti nel gruppo era il più mansueto e docile.

Così all'impronta cominciammo a raccontarci di quando Gilberto frequentava i bordelli di Calcutta. Pensate voi.

Ognuno di noi aggiungeva qualche particolare inventato ma venduto con grande sicurezza, dando consistenza ad una storia che finì per scandalizzare l'odiato colonnello il quale, dopo la frutta, si alzò con una scusa qualsiasi e prendendo a rimorchio l'insulsa consorte lasciò la serata.

Stavamo bene insieme noi quattro fiorentinacci ed era un piacere ritrovarci per festeggiare qualche evento circondati dalle nostre famiglie.

Gilberto e Cesare se ne sono andati alcuni anni fa.

Adesso è la volta di Fulvio che chiude la sua pagina di vita con dignità, mettendo fine ad un calvario che gli aveva determinato persino l'amputazione di una gamba.

Alla carissima Anna che gli è stata vicina con tutto il suo amore inviamo il nostro abbraccio vero e affettuoso.

Difficile augurare buon anno.
Oscar
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Ciao zio Fulvio, 
mi mancherai molto. 
Sfogliero'  i bei ricordi dei momenti passati tutti insieme, con i fratelli, il babbo, le risate, le chiacchierate più serie, il tuo impegno, la tua intelligenza, la tua ironia, il tuo affetto per noi. 
Ci hai regalato tanto. Ma sopratutto  ci hai insegnato che l'amicizia vera è una terreno sicuro dove si può trovare serenità senza condizione. 
Possa tu riposare in pace, e continuare a seguirci. 
Ti porteremo sempre dentro di noi.
Federico F.
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Ciao Oscar , mi ricordo molto bene di Fulvio Damiani , ero molto giovane , però lo ricordo perché mio padre guardava i suoi programmi , gran  Bel giornalista , elegante . 
Grazie Oscar di averlo ricordato . 
Bruno 

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