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Storia di una morte annunciata: Novak Djokovic

Novak Djokovic appena arrivato a Dubai con lo stesso volo Emirates che aveva preso all'andata il 6 gennaio convinto che avere vinto nove volte gli Australian Open ed essere il numero uno a livello mondiale nel tennis professionistico, gli avrebbe garantito il tappeto rosso anche se i suoi comportamenti-ostentatamente diffusi sui media-confliggevano con le rigide disposizioni anti Covid del governo australiano. 

 A 34 anni la carriera di un grande atleta minaccia inevitabilmente di allungare i tempi della ripresa fisica. 

 Adesso per il tennista serbo nulla sarà più come prima. 

 Prima di essere stato preso a pedate nel sedere dal governo australiano che ha fatto valere le sue leggi,Novak Djokovich ha dimostrato che non si può essere perfetti a 360° anche se si è il numero uno nel prendere a racchettate una pallina gialla. 

 Il caso di Novak Djokovic arricchirà i test degli psicologi ed anche degli psichiatri a livello planetario. 

Pesanti incertezze organizzative del suo team unite alla strafottenza di un personaggio costantemente pieno di sé nella convinzione di essere ispirato da Dio in ogni suo gesto e atteggiamento pubblico. 

La gente segue il grande sportivo non solo come modello sul campo da tennis, sulle piste di sci, sugli autodromi, eccetera. 

Ma lo segue anche come esempio di comportamento sociale. 

Novak Djokovic ha voluto ritagliarsi una icona mondiale come sostenitore antivaccino ad oltranza. 

Ma siccome nulla è gratis nella vita è facile pronosticare che abbia dato con questo episodio australiano una terribile bastonata alla sua carriera di professionista sportivo, di padre e marito, di presunto oracolo del bene contro il male. 

Novak Djokovic ha voluto suicidarsi nella convinzione di essere il Mosé del tennis professionistico. 

Comincia adesso la risalita e non sarà facile per questo campione che ammiriamo sul campo da tennis ma non nella vita reale. 

 Oscar
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Le regole sono regole e sopratutto se sono regole sociali. 
Non si può pensare che il propio comportamento non abbia una influenza sull’altro.
E oggi non solo dobbiamo essere patrioti per il nostro paese ma anche per il resto del mondo le cui porte tra paesi non si chiudono più!
Erminia

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