"Guarda che dobbiamo andare alla ferramenta e poi al supermercato", dice la mia Sposa.
"Non dimenticare il portafoglio, perche' dentro ci sono le schede dello sconto ai vecchi come noi. Altro che America -aggiunge - qui almeno degli anziani si tiene conto.."
Finita la tiritera alla quale non aggiungo alcunche' secondo il noto imperativo "Happy Wife, Happy Life !" infilo il portafoglio nella tasca interna della blusa della mia nuova tuta.
Prendiamo la Pandina e ci dirigiamo verso l'Olgiata perche' devo rintracciare l'agenzia Unicredit.
La mia carta debito Unicredit ha superato il limite mensile, per forza, con tutte le spese per il trasloco e aquisto mega TV.
L'unico modo per avere un po' di contante e' andare appunto in una filiale dove il prelevamento di contanti puo' essere ugualmente effettuato.
Dopo quindici minuti di manovre estreme nel traffico della Cassia, raggiungiamo la filiale della banca presso la quale sono agglutinati i miei pochi risparmi e pensione.
Tocco la mia blusa ma con orrore mi rendo conto che del mio portafoglio non esiste l'ombra.
Come e' possibile?
Un sommario esame mette in evidenza che la tasca interna dell'indumento e' sfondata anche se si tratta di un capo appena acquistato.
Evidentemente il vietnamita di turno che avrebbe douvto cucire la tasca interna se ne e' dimenticato ed eccomi qui disperato a inveire contro la mia balordaggine, perche' non mi sono premurato di esaminare dove stavo ponendo il portafoglio.
Oltretutto oggi e' una giornata 'no' perche' mi gira la testa e adesso dopo la scomparsa del portafoglio il giramento e' complessivo.
"Vedrai che sara' caduto dentro la macchina" dice Franca che non si smesntisce come naturale ottimista al contrario del suo decrepito coniuge che invece oscilla sempre sul negativo.
A fatica mi sposto verso la piazzetta dove abbiamo parcheggiato.
"Lascia fare a me, dice la sposa, tanto voi uomini non sapete cercare.."
E si getta a capofitto dentro la vettura, riemergendo dopo poco con uno sconsolato: "Non c'e' nulla...dove sara' finito?"
Sono appeso alla portiera spalancata e mi sento mancare.. tutti i documenti americani e italiani, la patente internazionale....che disastro..
"Scusi, lei e' il signor Bartoli?"
A meno di due metri si e' appalesato un signore in giacca, un faccino gioviale, un baby face, capelli bianchi.
Balbetto una risposta affermativa con quel poco di energia che mi e' rimasta.
Il gioviale signore mi porge il portafoglio sorridendo.
"L'ho trovato laggiu', di fronte all'edicola...Scusi se ho visto all'interno come lei si chiama... Mi sono messo ad aspettare perche' tanto ero sicuro che il proprietario sarebbe tornato alla macchina.."
Balbetto una serie di benedizioni mentre sento che sto per piangere. Franca mi stringe il braccio piu' volte per ridarmi un po' di comportamento.
"Oggi abbiamo fatto qualcosa di buono.." aggiunge il mio salvatore e se ne va col suo sorriso angelico.
Lo vedo di fronte all'edicola, lontano duecento metri. Abbasso gli occhi un istante ed e' sparito.
Oscar
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Be! Meno male: è la dimostrazione che c’è ancora tanta brava gente, nonostante non manchino i menefreghisti e quelli che tendono a vivere secondo iol concetto che democrazia=anarchia!!
Buona Giornata!
Walter
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Dài, è finita bene Oscar!
Come a tanti è successo anche a me tempo fa e… non me lo ha però restituito nessuno.
Ma da allora esco solo con un portafoglio piccolo piccolo con dentro solo la patente e la carta che mi serve alla bisogna. Così almeno se disgraziztamente…… potrò limitare i danni!
Abbracci
Sandro
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